Ecco lo stadio di Mosca, pronto per i mondiali 2018
Lo stadio originale è stato demolito nel 2013 per dare la possibilità di costruire un nuovo stadio e a oggi i lavori sono quasi terminati
Le immagini aeree dello stadio Luzhniki di Mosca, dove si terrà la prima partita e la finale dei mondiali di calcio 2018 – quelli a cui l'Italia non si è qualificata, insomma. In queste immagini notturne si vedono la Moskova, il sistema delle circonvallazioni e l'università di stato. Nel novembre 2013 il governo russo ha lanciato una gara d’appalto 612 milioni di dollari per la riqualificazione del Luzhniki Stadium in vista del campionato mondiale, che fa ritorno in Europa dopo ben 12 anni, dopo l'ultima edizione organizzata dalla Germania nel 2006. Lo stadio originale è stato demolito nel 2013 per dare la possibilità di costruire un nuovo stadio e a oggi i lavori sono quasi terminati: la copertura autoportante è stata mantenuta. Anche il muro della facciata è stato mantenuto, per il suo valore architettonico e in seguito è stato ricollegato a un nuovo edificio. Demoliti i vecchi spalti ed eliminata la pista d'atletica, ora la panchine sono più vicine al terreno di gioco e la capienza è stata portata da 78 a 81mila posti, mentre per avere un manto erboso perfetto per la prossima estate sono state predisposte delle lampade artificiali sul campo. Normalmente il campo è rivestito di erba sintetica, poiché quella regolare non sopporterebbe i rigidi inverni russi e dovrebbe essere sostituita spesso, con costi molto alti.
Costruito nel 1956 dal governo dell'allora Unione sovietica e noto all'epoca come stadio Lenin, era capace di più di 100.000 posti ed era completamente privo di copertura. Nel 1980 fu lo stadio scelto come sede dei giochi della XXII Olimpiade che si tennero nella capitale sovietica. Dopo la fine dell'URSS il governo russo, che ne ereditò la proprietà, lo sottopose a ristrutturazione al termine della quale l'impianto fu totalmente coperto, riducendo però i posti a sedere. In questo impianto si disputano le partite casalinghe dello Spartak Mosca e della nazionale russa, tra il 2007 e il 2011 anche quelle del Cska Mosca.
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