“Io al Credo non ci credo”. La messa fai da te del prete torinese
L'ultima uscita di don Fredo Olivero durante la celebrazione dello scorso Natale. In passato aveva detto la funzione può essere celebrata da chiunque e non solo da un ministro ordinato
L'ultima uscita di don Chiaffredo Olivero (don Fredo per gli amici), presbitero che da anni opera nell'Arcidiocesi di Torino – appena arrivato in Piemonte, l'arcivescovo Cesare Nosiglia lo rimosse dalla guida della Pastorale per i migranti – è stata contro il Credo. “Non recitiamo il Credo perché non ci credo”, ha detto celebrando la messa di mezzanotte, lo scorso Natale. Un momento ripreso da qualche smartphone e subito finito su YouTube. Poco prima, don Fredo aveva raccomandato di non insegnare ai figli l'esistenza dell'Inferno perché “fa male”. In passato si era distinto per aver sostenuto che la messa può essere celebrata da chiunque e non solo da un ministro ordinato – secondo il sacerdote, a dirlo sarebbe stato Gesù – e che il dogma della transustanziazione andrebbe rivisto in “chiave spirituale”.
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