Così Facebook prova a riconquistare la fiducia dei genitori
Il social network introdurrà regole speciali per tutelare la privacy dei minorenni. Dal riconoscimento facciale alla raccolta dei dati, ecco le novità
Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, Facebook è ancora impegnata a migliorare la gestione dei dati degli utenti e la loro privacy. Le ultime novità riguardano i ragazzi minori di quindici anni, sui quali la compagnia applicherà delle limitazioni nell'utilizzo del social network in vista dell'entrata in vigore della nuova normativa europea sulla privacy, il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell'Unione europea (Gdpr, acronimo di General Data Protection Regulation- Regolamento UE).
"Le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni Paesi dell'Ue avranno bisogno del permesso di un genitore o di un tutore per compiere alcune azioni specifiche sul social network", ha detto la società in un documento ufficiale. Per esempio verrà chiesto il permesso di profilare i dati delle interazioni con i contenuti degli amici per generare pubblicità personalizzata, e anche la possibilità di pubblicare opinioni religiose e politiche dovrà essere autorizzata. "Questi adolescenti vedranno una versione meno personalizzata di Facebook, con condivisione limitata e annunci meno rilevanti, fino a quando non otterranno il permesso da un genitore o tutore di utilizzare tutti gli aspetti di Facebook", spiega l'azienda di Mark Zuckerberg.
Tra le altre misure pensate per tutelare i ragazzi, Facebook ha deciso di limitare chi può vedere o cercare informazioni specifiche che i minorenni hanno condiviso, come la città natale o il compleanno. Sarà inoltre disabilitato il riconoscimento facciale per chiunque abbia meno di diciotto anni.
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