Lifting cinese per il G20 di Hangzhou. Tra spese da record e "ferie forzate"

Redazione

L’Economist scrive che Pechino avrebbe speso fino a 21 miliardi di euro (quattro volte quelli spesi nelle Olimpiadi di Rio) per modernizzare e costruire nuove infrastrutture. Ma nelle intenzioni della dirigenza del Partito comunista anche il primo 'G20 cinese' - in calendario del 4 e 5 settembre prossimi a Hangzhou - sarà la definitiva affermazione del ruolo globale del paese, che si propone come modello di sviluppo per il nuovo millennio. Da settimane la stampa di regime rilancia articoli nei quali la Cina è rappresentata come la soluzione alla crisi dell’economia mondiale. Anche al G20 tutto deve andare per il meglio e accreditare il presidente Xi Jinping come credibile leader internazionale: persino il cielo azzurro è stato pianificato, con centinaia di fabbriche a riposo negli ultimi giorni in cinque province circostanti. 760mila i volontari - soprattutto pensionati - coinvolti in attività legate al G20 e una settimana di ferie extra per i residenti della metropoli. Oltre al controllo dei media, alla repressione del dissenso e a un apparato di sicurezza impressionante.

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