La Nasa ha trovato i resti di Schiaparelli
A due giorni dalla missione ExoMars, il destino della sonda dell'agenzia spaziale europea Schiaparelli è chiaro: qualcosa è andato storto e il prezioso mezzo è precipitato sul suolo di Marte. La conferma ufficiale che Schiaparelli si è schiantata sulla superficie del pianeta rosso arriva da Thierry Blancquaert del centro comando missione Esa di Darmstadt in Germania. Blancquaert spiega che la Nasa è riuscita a fotografare l'area di atterraggio e a confermare lo schianto della sonda.
L'immagine mostra due macchie scure: una, più luminosa e definita, è il paracadute, l'altra è il cratere generato dall'impatto e si trova a poco più di 5 chilometri a ovest del punto in cui Schiaparelli avrebbe dovuto toccare Marte. "Quando i retrorazzi sono stati spenti ed è precipitato al suolo, il lander stava eseguendo una manovra corretta", ha detto Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell'Esa. Schiaparelli è entrata nell'atmosfera marziana alle 14:42 del 19 ottobre per i previsti 6 minuti di discesa verso la superficie, ma il contatto è stato perso poco prima del touchdown previsto.
Schiaparelli sarebbe quindi precipitato da un'altezza tra i 4 e i 2 chilometri a una velocità superiore a 300 chilometri orari. È anche possibile che il lander sia esploso al momento dell'impatto, essendo i serbatoi dei propulsori ancora pieni. La prossima settimana si potrà dare uno “sguardo” più ravvicinato ai resti del lander, grazie a HiRISE, la fotocamera a più alta risoluzione a bordo della MRO. Queste immagini potranno anche rivelare la posizione dello scudo termico anteriore.