Cinquant'anni fa l'alluvione che devastò Firenze e gran parte della Toscana
I cosiddetti angeli del fango all'opera
La catena di mani per salvare dal fango i libri della Biblioteca Nazionale
Gli archivi danneggiati dall'alluvione
Durante l'alluvione il Crocifisso di Santa Croce, dipinto da Cimabue tra il 1272 e il 1280, venne travolto dalle acque e danneggiato irrimediabilmente. Restaurata con la massima cura possibile, la pittura in superficie appare oggi perduta in molte porzioni. Nonostante ciò restano le fotografie a testimoniare lo straordinario valore dell'opera.
Piazza Santa Croce
Una strada del centro storico dopo il ritiro dell'acqua
La spalletta del lungarno distrutta dalla piena
Auto coperta di fango
Piazza del Carmine dopo il ritiro dell'acqua
Piazza del Carmine invasa dal fango
Sottopassaggio del Viale Fratelli Rosselli ancora invaso dall'acqua. Sul muro è ben visibile la traccia lasciata da questa, nelle ore della massima inondazione
Una ricostruzione digitale del livello delle acque in tutta la città durante l'alluvione del 1966
I restauri in Santa Croce
Paolo VI in Piazza Santa Croce
Il loggiato degli Uffizi diventa il rifugio di volumi antichi pronti per l'inventariato
In Via San Remigio, nella zona più bassa della città, esiste una targa dell'alluvione del 1333 dove una manina scolpita indica il livello raggiunto dalle acque; ancora più in alto la targhetta che ricorda il livello raggiunto dalle acque nel 1966. Le targhe sono a circa quattro metri d'altezza
Scorcio di Santa Maria del Fiore con l'inondazione
Era il 4 novembre del 1966, cinquant'anni fa, quando l'Arno a causa di un'ondata eccezionale di maltempo straripò inondando gran parte del suo bacino idrografico. Si ritrovarono sott'acqua diversi quartieri della città di Firenze, gran parte dei quartieri periferici del capoluogo toscano oltre che molti centri del Casentino, del Valdarno in provincia di Arezzo e del Mugello. Morirono nell'inondazione 35 persone. Pesanti furono i danni al patrimonio artistico: i magazzini della Biblioteca Nazionale centrale e i depositi degli Uffizi furono inondati rovinando migliaia di volumi e centinaia di opere d'arte, il Crocifisso del Cimabue nella Basilica di Santa Croce fu irrimediabilmente rovinato per l'80 per cento.
Nelle stesse ore anche la Maremma fu colpita da esondazioni, Grosseto fu sommersa e gran parte della piana della Maremma.