I vincitori del World Press Photo 2017
Un combattente dello Stato islamico catturato a Tripoli. Alessio Romenzi/Courtesy of World Press Photo Foundation
Residenti di Luhanskaya
Incarcerati in attesa di essere interrogati a Manila, Filippine. Daniel Berehulak for The New York Times
Un uomo ferito dall'Isis in Libia. Alessio Romenzi.
Una famiglia irachena in fuga da Mosul, in Iraq. Sergey Ponomarev for The New York Times
Romeo Joel Torres Fontanilla ucciso a Manila, nelle Filippine. Daniel Berehulak for The New York Times
Un bambino viene trasportato in campo profughi vicino Mosul, in Iraq
Residenti di Mosul in fuga dallo Stato islamico. Sergey Ponomarev for The New York Times
Edwin Mendoza Alon-Alon, un giovane ucciso da una banda criminale a Manila, nelle Filippine. Daniel Berehulak for The New York Times
I resti di un cadavere gettato in una fossa comune a Hamam al-Alil, Iraq. Sergey Ponomarev for The New York Times
Una donna e il suo bambino vengono allontanati dai combattimenti ad Al Jiza, Libia. Alessio Romenzi
Il candelabro in una sala conferenze di Ouagadougou, in Libia. Alessio Romenzi
Un uomo ispeziona un palazzo danneggiato a Luhansk, in Ucraina. Valery Melnikov, Rossiya Segodnya
L'istantanea dell'attentato all'ambasciatore russo ad Ankara - il killer con la pistola ancora in mano e il corpo del diplomatico steso al suolo in secondo piano - ha vinto il World Press Photo, il premio più ambito del fotogiornalismo internazionale.
L'immagine, “Un assassinio in Turchia”, è opera del fotoreporter turco Burhan Ozbilici, che da 28 anni lavora per l'agenzia Associated Press. L'istantanea è stata scattata il 19 dicembre 2016, quando un poliziotto fuori servizio, Mevlut Mert, crivellò di colpi d'arma da fuoco l'ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, in una galleria d'esposizione ad Ankara.
"È stata una decisione molto, molto difficile, ma alla fine abbiamo sentito che l'immagine dell'anno è quella immagine esplosiva che testimonia l'odio della nostra epoca", ha detto Mary F. Calvert, membro della giuria che ha assegnato il premio. Visualizzata 18 milioni di volte nelle ore immediatamente successive all'attentato, l'immagine "ha segnato un momento importante nella storia della Turchia", ha detto lo stesso Ozbilici. "Trovandomi lì dovevo fare il mio mestiere - ha aggiunto - non potevo scappare per salvarmi la vita".
L'immagine vincitrice è stata scelta tra oltre 80 mila immagini di più di 5mila fotografi di 125 paesi: 45 immagini sono state premiate in otto differenti categorie. Ozbilici, fotoreporter di 59 anni, fotogiornalista da 28 anni all'Associated press, è stato testimone della prima guerra del Golfo e ha realizzato numerosi reportage dal Medio Oriente, dall'Arabia Saudita all'Egitto alla Siria.