Ultime notizie dal fronte. I colori della Grande Guerra come non li avete mai visti

Sono tantissime le fotografie d'epoca trattate con la tecnica della fotocromia dall’elettricista gallese Royston Leonard: "Un modo per ricordare quella generazione perduta"

Redazione

La vita di trincea, le spedizioni, i militari in alta uniforme e l'orrore degli scontri. La realtà della Prima guerra mondiale è stata riportata in vita da una serie di immagini a colori. Le fotografie d'epoca sono state trattate con la tecnica della fotocromia dall’elettricista gallese Royston Leonard. Documenti che mostrano la violenza dei combattimenti, le sofferenze e le difficoltà del conflitto, per la prima volta rese ancora più vivide grazie al colore. La fotocromia è una tecnica sviluppata alla fine dell'Ottocento quando ancora la vera fotografia a colori era commercialmente impraticabile. Si usano negativi in bianco e nero, e una serie di pietre litografiche (tra le quattro e le quattordici) per colorare le stampe con differenti inchiostri.

 

Tra le fotografie di Royston – 56 anni, di Cardiff che ha anche una pagina Facebook e un profilo Flickr su cui pubblica i suoi entusiasmanti esperimenti – soldati britannici in posa nelle trincee, la cavalleria indiana alla Somme nel 1916 e un soldato solitario che gironzola nel fango a Passchendaele. Oppure le truppe canadesi nella battaglia di Amiens del 1918, le truppe russe in attesa di superare una vetta in Ucraina nel 1917 e i fucilieri del Lancashire su una barca a Gallipoli nel 1915.

 

Leonard spiega che "dobbiamo ricordare quella generazione perduta, proveniente da tutte le parti del mondo, per assicurarsi che una guerra come questa non accada mai più. L'abbiamo già fatto due volte, quindi guardiamo bene queste immagini. Il resto dipende da noi".

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