Le polemiche sulla scuola e i risparmi per la vecchiaia
Italia: Renzi criticato dopo l'arresto del presunto autore dell'attentato a Tunisi
Madrid, 22 mag - (Agenzia Nova) - L'uomo che mercoledì sembrava essere un pericoloso terrorista, ora non è neanche chiaro se abbia commesso o meno un reato, a prescindere dal fatto di essere in Italia illegalmente. Il giovane marocchino Abdel Majid Touil, che la polizia italiana ha arrestato due giorni fa in provincia di Milano con l'accusa di essere uno dei presunti responsabili dell'attentato contro il Museo del Bardo a Tunisi il 18 marzo, in cui persero la vita 24 persone - tra cui due spagnoli e quattro italiani - a quanto pare si trovava in Italia il giorno dell'attacco. E non solo: ci è rimasto anche il giorno prima e il giorno successivo. Questo contraddice nettamente con la versione fornita dalle autorità tunisine le quali hanno emesso un mandato di cattura internazionale contro il ragazzo per il suo presunto ruolo nella strage. L'arresto del giovane marocchino ha, inoltre, generato una raffica di critiche verso il governo di Matteo Renzi. Da un lato, per aver scatenato l'allarme in Italia quando ancora non è chiaro se il ragazzo sia stato realmente coinvolto nell'attentato. "Non ha senso dire ora che sarebbe stato meglio non arrestarlo", si è difeso ieri il primo ministro italiano. Dall'altra, perché Majid Touil è arrivato in Italia il 17 febbraio a bordo di un barcone con ad altri 639 immigrati, partito dalla Libia e che ha raggiunto la costa della Sicilia grazie all'aiuto della Marina militare italiana.
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La scuola in Italia, una classe divisa
Londra, 22 mag - (Agenzia Nova) - Il governo riformista italiano guidato da Matteo Renzi ha davanti a sé, secondo il settimanale britannico "The Economist", due grandi ostacoli: la sfiducia nella concorrenza e nella selezione e la paura di un cambiamento che peggiori i problemi esistenti. Questi ostacoli minacciano anche il piano di riforma della scuola. I risultati dell'attuale sistema dell'istruzione pubblica sono contrastanti, stando agli ultimi test Pisa (Programme for International Student Assessment), al di sotto della media dei paesi dell'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Un miglioramento potrebbe promuovere la produttività e forse ridurre la disoccupazione giovanile. Tuttavia, il disegno di legge ha provocato scioperi e defezioni nel Partito democratico. Tra le altre cose, si prevedono premi per i migliori insegnanti, la promozione della collaborazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro, quattro miliardi di euro per l'edilizia scolastica e 500 euro all'anno per i docenti da spendere per l'aggiornamento in libri, software e visite ai musei. I punti più controversi sono l'ampliamento del potere dei presidi, le donazioni fiscali e la riduzione dell'esercito di supplenti.
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Telecom Italia pianifica l'ipo delle torri di telecomunicazione
New York, 22 mag - (Agenzia Nova) - Telecom Italia ha annunciato ieri che intende cedere una quota del 40 per cento dell'unità che gestisce le torri di telecomunicazione, Infrastrutture wireless italiane (Inwit). L'azienda italiana sta pianificando un'offerta pubblica sulla Borsa di Milano, ed è in attesa del via libera da parte della Consob. Inwit opera e cede in concessione circa 11.500 torri wireless in tutta Italia.
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Un'azienda italiana usa la sabbia per produrre energia
New York, 22 mag - (Agenzia Nova) - L'azienda italiana Magaldi Group ha sviluppato a Salerno, non distante dalla Costiera Amalfitana, una centrale a concentrazione solare dimostrativa (Concentrating solar power, Csp) in grado di produrre e accumulare per circa sei ore 100 kilowatt di energia elettrica. Gli impianti Csp, che usano specchi per concentrare la luce solare su un ricevitore di dimensioni contenute, sono già abbastanza diffusi in Medio Oriente, in paesi come la Spagna e in alcuni Stati degli Usa, come la California, ma solitamente impiegano come “assorbitore” dell'energia termica sali disciolti. Secondo Magaldi, che ha realizzato l'impianto con un investimento di 10 milioni di euro, la sabbia rappresenta una soluzione meno costosa e altrettanto efficace. “Abbiamo circa 270 tonnellate di sabbia immagazzinate nel ricevitore, così quando il sole tramonta l'impianto può continuare a produrre vapore per altre sei ore utilizzando l'energia termica accumulata all'interno”, spiega un ingegnere dell'azienda, Matteo Mauro. Stando all'azienda, la tecnologia consente di realizzare impianti collegati a turbine e capaci di generare 500 kilowatt di energia elettrica, abbastanza da alimentare una piccola città.
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I tedeschi risparmiano per la vecchiaia, gli italiani no
Berlino, 22 mag - (Agenzia Nova) - In uno studio condotto dall'Istituto demoscopico statunitense Pew sul comportamento di cittadini statunitensi, tedeschi e italiani rispetto alla previdenza per la vecchiaia, risulta che i cittadini del Belpaese sono quelli che risparmiano meno ma che si prendono più cura degli anziani. Secondo lo studio, inoltre, il 68 per cento dei nonni italiani ritengono sia un obbligo aiutare i figli e i nipoti, tra i nonni tedeschi e statunitensi, invece, a pensarla così sono rispettivamente solo il 54 e il 40 per cento. Viceversa, anche il senso di responsabilità dei più giovani nei confronti delle generazioni più vecchie è più forte in Italia: l'87 per cento degli italiani, il 76 per cento degli statunitensi e il 58 per cento dei tedeschi ritengono che sia un dovere dei figli adulti aiutare finanziariamente i genitori in vecchiaia, se necessario. "Abbiamo scelto questi tre paesi perché dopo il Giappone, Germania e Italia sono le società che invecchiano più velocemente al mondo", ha dichiarato l'autrice dello studio, Juliana Menasche Horowitz.
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Panorama internazionale
Germania, direttore servizi segreti: "Siamo dipendenti dall'Nsa, non il contrario"
Berlino, 22 mag - (Agenzia Nova) - Il presidente dei servizi segreti tedeschi Bnd, Gerhard Schindler, ha ammesso gli errori del suo istituto nella cooperazione con l'agenzia di intelligence statunitense Nsa, ma ha difeso a spada tratta l'esigenza di una collaborazione tra le due agenzie. I criteri di ricerca usati dall'Nsa per intercettare i dati nella stazione di Bad Aibling non sono stati controllati a sufficienza, ha dichiarato il numero uno del Servizio Federale di Infomazione (Bnd). "La verifica delle parole di ricerca è stata incompleta fin dall'inizio. Ci sono errori organizzativi che devono essere eliminati ma la cooperazione con l'Nsa è indispensabile", ha aggiunto Schindler. Le due agenzie conducono una collaborazione fondamentale nel contrasto al terrorismo internazionale: il Bnd sorveglia via satellite zone di crisi come l'Afghanistan o la Somalia e trasmette i dati all'Nsa.
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Terrorismo: trionfo jihadista
Madrid, 22 mag - (Agenzia Nova) - A poco meno di un anno dalla proclamazione del Califfato, lo Stato Islamico (Isis) ha segnato due importanti vittorie militari con la conquista, in 72 ore, delle città strategiche di Ramadi, in Iraq, e Palmira, in Siria. A poco sono servite, secondo un editoriale del quotidiano "El Pais", le "pompose dichiarazioni" fatte mesi fa circa la "necessità di frenare la realizzazione concreta" del progetto politico jihadista. I bombardamenti da parte della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti non hanno per nulla piegato questa forza militare che è "ancora in espansione" e che "continua ad attirare seguaci". Inoltre, spiega il quotidiano, lo sforzo di formare un esercito iracheno in grado di opporsi con successo all'Isis sono ancora in alto mare. L'espansione dell'Isis "non è una esotica guerra orientale che può essere contemplata con curiosità dall'Occidente". Si tratta di una "minaccia reale" che ha già agito "dentro e contro l'Europa".
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Obama: la promessa democratica della Tunisia va sostenuta
Washington, 22 mag - (Agenzia Nova) - I presidenti di Stati Uniti e Tunisia, Barack Obama e Béji Caid Essebesi, firmano un editoriale sulla “Washington Post” in occasione del loro incontro alla Casa Bianca, il primo tra un presidente statunitense e un leader tunisino democraticamente eletto. Il confronto di ieri, scrivono i due capi di Stato, “è un'opportunità per rimarcare il progresso democratico della Tunisia e rafforzare la partnership tra le nostre nazioni, e per aiutare la nuova democrazia tunisina a concedere ai suoi cittadini la sicurezza e la prosperità che meritano”. E' in Tunisia – ricordano Obama e Essebesi – che ha preso il via la Primavera araba, ed è in quel paese, nonostante il generale quadro di violenza e instabilità del Mondo arabo, che “la democrazia e il pluralismo stanno mettendo radici”. Dalla rivoluzione del 2011 “i tunisini hanno espresso più volte il loro voto in elezioni libere ed equilibrate”. Dopo un “dibattito vibrante” e una “impressionante dimostrazione di compromesso e consenso”, il paese si è dotato di una nuova costituzione “che poggia sul primato del diritto, sulla libertà religiosa e sulla garanzia dell'eguaglianza e dei diritti umani per tutti i cittadini, incluse le donne e le minoranze”. Soprattutto – scrivono Obama e Essebesi – “l'attuale governo di unità nazionale tunisino include secolaristi e islamisti, a dimostrazione che Islam e democrazia possono prosperare l'uno affianco all'altra”. Stati Uniti e Tunisia “hanno oggi l'opportunità senza precedenti di forgiare una partnership duratura fondata su valori e interessi comuni”. Dalla rivoluzione del 2011 – ricorda Obama – gli Stati Uniti hanno già impegnato 570 milioni di dollari alla causa dell'evoluzione democratica tunisina, e sostenuto due importanti prestiti fiduciari per aiutarne i cittadini a “perseguire riforme politiche, economiche e di sicurezza”. Nel 2014 Washington ha raddoppiato l'assistenza al paese, e per il prossimo anno intende portarla a 134 milioni di dollari. Si tratta “di un investimento intelligente per un futuro comune”, con lo sguardo fisso su “tre priorità”: anzitutto, l'edificazione di istituzioni democratiche “trasparenti e responsabili nei confronti dei cittadini”, il rafforzamento “della società civile e della stampa libera” e il sostegno di valori quali “la tolleranza, l'inclusività e la libertà di parola”; in secondo luogo, “la creazione di una partnership che assicuri, dopo la rivoluzione politica, “una rivoluzione economica capace di ridurre la povertà e apportare miglioramenti concreti nella vita di tutti i cittadini”. In questo senso, sono già state avviate riforme per “ridurre la burocrazia, attrarre gli investimenti e incoraggiare le attività in grado di generare occupazione”. Specie per i giovani. Infine,la partnership strategica tra i due paesi deve estendersi “a una cooperazione sul frotne della sicurezza che garantisca la protezione dei nostri cittadini”. Washington “intende raddoppiare l'assistenza finanziaria alle forze armate tunisine il prossimo anno”, con una particolare attenzione “alle minacce comuni dell'Isis e delle forze destabilizzatrici nella vicina Libia”. Anche in questo quadro, si inserisce l'annuncio del presidente Obama riguardo la prossima concessione alla Tunisia dello status di alleato non membro della Nato. In Nordafrica – concludono Obama ed Essebesi - “sta nascendo la nuova democrazia del Mondo arabo, che avrà sempre un amico e un partner leale nella più antica democrazia del mondo, gli Stati Uniti d'America”.
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Usa: stato di emergenza in California, si tenta di rimediare al disastro petrolifero
New York, 22 mag - (Agenzia Nova) - Le autorità californiane sono al lavoro nel tentativo di contenere gli ingenti danni ambientali causati dalla rottura di un oleodotto lungo la costa pacifica, non lontano dalla città di Santa Barabara. Stando alle ultime stime – ben più gravi di quelle formulate nelle ore immediatamente successive all'incidente di martedì notte – il guasto della conduttura ha causato al fuoriuscita lungo la costa e nelle acque antistanti di oltre 2.500 barili di petrolio greggio. Sino a questo momento, il personale al lavoro per la bonifica ha rimosso 7.700 galloni di acqua contaminata e 400 tonnellate di suolo dal tratto di spiaggia vergine devastato dall'incidente. In prima fila i dipendenti di Plains Alla American Pipeline Lp, gestore dell'oleodotto la cui prima risposta all'incidente è stata tutt'altro che tempestiva.
Continua a leggere l'articolo del Wall Street Journal
Medio Oriente: Hamas diviso tra una tregua a lungo termine e una nuova guerra
Tel Aviv, 22 mag - (Agenzia Nova) - Le divisioni tra i leader del movimento islamico palestinese di Hamas a Gaza, e il braccio di ferro che lo oppone all'Autorità nazionale palestinese (Anp) e all'Egitto, influenzeranno gli eventi nella Striscia di Gaza nei prossimi mesi. E’ quanto sostiene un’analisi del quotidiano israeliano “Haaretz”. La crisi finanziaria di Hamas potrebbe incentivare un nuovo ricorso alla violenza, così come la pressione economica esercitata dal Cairo sulla Striscia lo scorso anno è stato un fattore chiave che ha condotto alla guerra contro Israele. Al momento la leadership politica di Hamas si sta sforzando di evitare un nuovo conflitto e sta cercando la sponda dell'Arabia Saudita, mentre la leadership militare del gruppo, rappresentata da Mohammed Deif, è ancora interessato a ricucire lo strappo con l'Iran. Il dissidio tra le due leadership potrebbe portare a nuovi attacchi contro Israele lungo il confine della Striscia di Gaza.
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