Grexit, "Italia lontana dalla linea del fuoco", dice Renzi

Redazione
La rassegna della stampa internazionale a cura di Agenzia Nova sui proincipali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Libre Belgique, Le Parisien, Bloomberg e Independent

    Renzi e i morti del Mediterraneo

    Berlino, 1 lug - (Agenzia Nova) - Non sono solo sentimenti di pietà quelli che spingono Matteo Renzi a recuperare i corpi delle centinaia di migranti dalle profondità del Mediterraneo: Il premier italiano vuole trasformare le vittime del Mediterraneo in un atto d'accusa politico contro l'egoismo dei vicini dell'Italia in materia di immigrazione. Allo stesso tempo Renzi vuol far capire che l'Italia non rinuncia ai propri valori, anche se è lasciata sola dai suoi partner europei. La frustrazione di Renzi è comprensibile, scrive il quotidiano tedesco "Suedeutsche Zeitung": anziché alleviare l'emergenza migratoria dell'Italia e contribuire all'accoglienza dei rifugiati, infatti, gli altri Stati europei si limitano a dichiarazioni d'intenti non vincolanti, e nel frattempo l'emergenza mette sotto pressione il governo di Roma, che vede calare il proprio consenso tra cittadini sempre più preoccupati a favore di partiti anti-immigrazione come la Lega nord.

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    Crisi Grecia: secondo Renzi l'Italia è al riparo dal contagio

    Parigi, 1 lug - (Agenzia Nova) - "L'Italia è già lontana dalla linea del fuoco" ha affermato martedì il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi in risposta alle inquietudini per le eventuali ripercussioni della crisi greca sul suo paese. In un'intervista Renzi ha ricordato che "noi abbiamo effettuato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l'economia si è incamminata verso la ripresa e il paracadute della Banca centrale europea ci protegge: sono queste tre caratteristiche che rendono la crisi attuale diversa da quella che quattro anni fa colpì l'Italia", ha spiegato il capo del governo italiano.

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    La destra italiana sta con la Grecia

    Londra, 1 lug - (Agenzia Nova) - Tutta la destra italiana appare schierata a sostegno del governo di estrema sinistra della Grecia nella battaglia contro le potenze europee, riferisce il quotidiano britannico "The Independent". Figure di rilievo di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, come Daniela Santanchè, sostengono che stare dalla parte di Alexis Tsipras vuol dire stare dalla parte della democrazia. A fianco del primo ministro greco anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha invitato gli italiani a ritirare tutto il loro denaro dalle banche per mandare un segnale all'Europa.

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    Berlusconi accusato di aver comprato il silenzio di Ruby per 7 milioni di euro

    Bruxelles, 1 lug 08:30 - (Agenzia Nova) - L'ex capo del governo italiano Silvio Berlusconi è sospettato di aver pagato milioni di euro per comprare il silenzio delle giovani testimoni del processo detto "Rubygate": lo ha reso noto la procura di Milano chiudendo l'indagine con la richiesta di rinvio a giudizio dell'ex presidente del Consiglio. In questa vicenda, una delle molte inchieste lanciate contro Berlusconi, la Corte di Cassazione lo ha già definitivamente assolto dall'accusa di sfruttamento della prostituzione di minore e di abuso di ufficio.

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    Italia, il governo rimanda gli sconti fiscali per le banche che hanno riordinato i loro bilanci

    New York, 1 lug - (Agenzia Nova) - Le banche italiane che negli ultimi anni hanno purgato i loro bilanci da decine di miliardi di euro di crediti deteriorati, dovranno attendere più a lungo per godere dei crediti fiscali promessi dal governo di Roma. Una legge approvata la scorsa settimana dal governo del premier Matteo Renzi prevede che le perdite delle banche già ascritte al bilancio ma non ancora detratte a fini fiscali dovranno essere distribuite su un periodo di 10 anni anziché cinque. La norma è concepita per liberare credito a favore delle imprese italiane. UniCredit e Intesa Sanpaolo figurano tra le cinque banche italiane che tra il 2013 e il 2014 hanno accantonato in tutto 46 miliardi di euro per compensare le perdite e ripulire i loro bilanci.

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    Panorama internazionale

    Lo spagnolo Rajoy auspica una sconfitta di Tsipras al referendum per poter negoziare con un altro governo spagnolo (foto LaPresse)


    La difficile scelta dei greci

    Londra, 1 lug - (Agenzia Nova) - Crisi greca in primo piano sulla stampa britannica e al centro di numerosi commenti. I greci sono di fronte a una difficile scelta, secondo l'editorialista del "Financial Times" Martin Wolf, che si mette nei panni degli elettori: votando "no" al programma di salvataggio, non possono essere sicuri che per il loro paese ci sarebbe un futuro più prospero al di fuori dell'euro; votando "sì", non possono avere la certezza che l'offerta sia ancora valida, anche se c'è la possibilità che i creditori stiano bluffando. Per John Rentoul, commentatore di "The Independent", i greci possono scegliere di rimanere nell'area dell'euro o di mettere fine all'austerità, ma non possono avere entrambe le cose. Sullo stesso giornale Sean O'Grady sostiene che il ritorno alla dracma non sarebbe necessariamente un disastro e cita alcuni precedenti storici. Un editoriale non firmato del quotidiano "The Guardian", attribuibile alla direzione, sottolinea che nel voto referendario di domenica la posta in gioco è il progetto europeo, che da sessant'anni garantisce la pace. "The Times" e "The Telegraph", infine, suggeriscono alla sinistra di riflettere sulle vicende greche.

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    Germania, intelligence denuncia la presenza di 950 agenti Hezbollah e 300 membri di Hamas

    Gerusalemme, 1 lug - (Agenzia Nova) - Il numero degli islamisti in Germania è aumentato raggiungendo quota 43.890 unità nel 2014, rispetto ai 43.190 del 2013: è quanto riferisce un rapporto pubblicato martedì dall'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), un'agenzia d'intelligence della Germania. Il radicalismo islamico rappresenta "il più grande pericolo per la Germania", ha avvertito Hans-Georg Maassen, a capo dell'agenzia. Stando ai dati forniti dal Bfv, Hezbollah conta 950 membri attivi nella Repubblica federale, mentre Hamas, che Berlino considera un'organizzazione terroristica, ne ha 300. L'amministrazione Merkel ha bandito l'ala militare di Hezbollah nel 2013, ma consente alla sua fazione politica di operare liberamente. Secondo il rapporto BfV, il numero dei salafiti nel paese è aumentato a 7 mila unità nel 2014, 1.500 i n più rispetto all'anno precedente, e rappresentano ad oggi "il movimento islamico più dinamico in Germania", oltre al principale bacino tedesco di reclutamento dei movimenti jihadisti attivi in Siria e in Iraq.

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    Merkel: "L'Islam è parte integrante della Germania"

    Berlino, 1 lug - (Agenzia Nova) - In occasione del mese sacro del Ramadan, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto ai suoi concittadini di garantire il massimo rispetto alle altrui religioni. "E' evidente che l'Islam costituisce ormai una parte integrante della Germania", ha dichiarato ieri sera la cancelliera nel corso di un ricevimento pubblico. Di fronte ai rappresentanti di diverse confessioni religiose, Merkel ha denunciato gli atti di violenza perpetrati in tutto il mondo in nome delle confessioni religiose, e troppo spesso dell'Islam. Ciononostante, ricorda Merkel, ogni esclusioni o emarginazione dei musulmani in Germania è inammissibile, poiché la quasi totalità dei musulmani sono cittadini "onesti e fedeli alla Costituzione".

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    Spagna, rischio Grexit: Rajoy auspica una sconfitta di Tsipras al referendum per poter negoziare con un altro governo spagnolo

    Madrid, 1 lug - (Agenzia Nova) - Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, auspica che il referendum sull'austerità indetto dal premier greco Alexis Tsipras per domenica sconfessi la linea del governo di sinistra e apra una crisi, così che l'Europa possa negoziare con un altro esecutivo le condizioni di salvataggio della Grecia. Lo riferisce "La Vanguardia". "Se invece dovesse vincere il 'no' alla proposta dell'Ue (come auspicato dal primo ministro ellenico, ndr), la Grecia non avrà altra scelta se non uscire dall'euro", ha dichiarato Rajoy, dopo aver affermato che bisognerà aspettare il risultato del voto di domenica per capire come evolverà la crisi. "A volte si ha la sensazione che alcune persone credano di poter creare così tanto caos da costringere l'Europa a fare quello che dicono. Ma io non la vedo così", ha affermato il premier spagnolo, il quale ha ribadito che "quando si fa parte di un club si hanno dei diritti, ma anche dei doveri". In ogni caso, Rajoy è fiducioso che la Grecia alla fine non lascerà l'euro, perché tale scenario avrebbe un effetto "molto negativo" per i cittadini greci, per la Grecia e per l'Europa, che vedrebbe crollare il dogma dell'irreversibilità dell'euro.

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    Austria, Ungheria e Serbia concordano aumenti dei controlli alle frontiere

    New York, 1 lug - (Agenzia Nova) - Austria, Ungheria e Serbia hanno concordato ieri il rafforzamento dei pattugliamenti congiunti ai confini, con l'obiettivo di stroncare i flussi migratori clandestini provenienti dal Medio Oriente e dall'area dei Balcani. I ministri degli Interni dei tre paesi hanno firmato un memorandum d'intesa che prevede il rafforzamento dei pattugliamenti di confine lungo i confini della Serbia con Macedonia e Ungheria. Il memorandum prevede anche la collaborazione all'equipaggiamento ed addestramento delle forze di sicurezza serbe preposte ai controlli delle frontiere, oltre a un generale rafforzamento della cooperazione tra le forze di polizia dei tre paesi. In generale, l'annuncio rappresenta un altro colpo all'impalcatura dei trattati di Schengen, con un gran numero di paesi europei intenti a rafforzare i controlli di polizia permanenti ai confini per fronteggiare gli ingressi clandestini. Il fenomeno non riguarda soltanto l'area a nord dei Balcani e i paesi vicini all'Italia, ma anche il Nord Europa: il governo conservatore danese neoeletto, ad esempio, ha decretato un rafforzamento dei pattugliamenti ai confini con la Germania.

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