I leader ebraici contro Fiamma Nirenstein e le nuove regole per l'annullamento del matrimonio
Crisi migranti, l'Unhcr esorta i milionari italiani a donare 15 mila euro per i rifugiati
Madrid, 8 set - (Agenzia Nova) - L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in Italia ha fatto un appello ai milionari che vivono nel paese affinché effettuino una donazione di 15 mila euro a favore dei rifugiati, un importo che aiuterebbe dieci famiglie di rifugiati siriani in Giordania per un anno. "In Italia, 219 mila persone possiedono una ricchezza personale di oltre un milione di euro", ha riferito l'agenzia Onu in un comunicato sottolineando che "se solo l'1 per cento di questi milionari donasse 15 mila euro" ciò garantirebbe "i fondi sufficienti per assistere 22 mila famiglie siriane e ridurre il rischio che migliaia di bambini finiscano nelle reti dei trafficanti di esseri umani".
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Leader ebraici italiani contrari alla nomina della parlamentare di destra ad ambasciatrice israeliana a Roma
Tel Aviv, 8 set - (Agenzia Nova) - Figure di spicco della comunità ebraica in Italia hanno chiesto al Presidente israeliano Reuven Rivlin, durante la visita della settimana scorsa, d’intervenire per bloccare la nomina dell’ex parlamentare italiana di destra, Fiamma Nirenstein, ad ambasciatrice d’Israele a Roma. Il mese scorso “Haaretz” aveva riferito l'intenzione del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di attribuire a Nirenstein l'incarico diplomatico; la decisione del premier, secondo molti, è inusuale in quanto il mandato dell'ambasciatore attualmente in carica, Naor Gilon, scade solamente tra un anno. Tuttavia, la nomina non è ancora stata approvata dal Consiglio dei ministri. Stando alle fonti consultate dal quotidiano, il presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello e il rabbino capo di Roma, Ricardo Di Segni, hanno chiesto di discutere privatamente la questione col presidente Rivlin durante la sua visita in Italia, la scorsa settimana.
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L'Europa è male equipaggiata per un mondo tecnologico senza frontiere
Londra, 8 set - (Agenzia Nova) - Dopo l'accordo tra la Grecia e i suoi creditori, l'area dell'euro vive un momento di pausa dai problemi finanziari, aiutata dai prezzi petroliferi e dai tassi di interesse bassi. Tuttavia, per una tempesta che si allontana, ce n'è un'altra in arrivo. Se ne è parlato al Forum Ambrosetti di Cernobbio (Como), riferisce il "Financial Times": la forza dirompente della tecnologia minaccia molte delle industrie sulle quali l'Europa ha costruito la sua prosperità e con le quali sfida gli equilibri di potere nel mondo.
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Delitto Perugia, la Cassazione spiega le ragioni dell'assoluzione di Knox e Sollecito
New York, 8 set - (Agenzia Nova) - La Corte di Cassazione ha depositato ieri le motivazioni dell'assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, sospettati della morte della studentessa britannica Meredith Kercher a Perugia, nel 2007. Nel documento, in primo piano sulla stampa Usa, la Corte denuncia “colpevoli omissioni” nelle indagini, e l'assenza di un “insieme probatorio” contrassegnato da “evidenza oltre ogni ragionevole dubbio”. Il documento di 52 pagine depositato dalla Corte, che presenta toni insolitamente duri contro gli ordini inferiori di giudizio e la magistratura e gli investigatori che hanno condotto le indagini, parla di “clamorose amnesie investigative”, e cita elemento come “l'assoluta mancanza di tracce biologiche a loro riferibili” sulla scena del delitto.
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Vaticano: Papa Francesco modifica norme di annullamento del matrimonio
Rio de Janeiro, 8 set - (Agenzia Nova) - Papa Francesco dovrebbe presentare oggi due riforme del diritto canonico che riguardano l'annullamento dei matrimoni. Lo riferisce "Jornal do Brasil". Le modifiche sono state apportate attraverso il "motu proprio", cioè una normativa della Chiesa cattolica con la quale il Papa emana direttamente le leggi sotto forma di decreto. Le due riforme del Pontefice sono state battezzate "Mitis iudex Dominus Iesus" e "Mitis et Misericors Iesus", e il loro contenuto verrà presentato durante una conferenza stampa fissata per oggi al Vaticano cui presenzieranno il presidente della Commissione speciale per la riforma del processo matrimoniale canonico, monsignor Pio Vito Pinto, e altri cinque religiosi.
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Panorama internazionale
David Cameron e Francois Hollande (foto LaPresse)
L'Ue prepara il piano per ricollocare 160 mila rifugiati, il Regno Unito non ne accoglierà neanche uno
Londra, 8 set - (Agenzia Nova) - L'Unione Europea sta elaborando un piano per la ricollocazione di 160 mila rifugiati arrivati in Italia, Grecia e Ungheria e al Regno Unito non sarà chiesto di accettarne neanche uno, riferisce il quotidiano britannico "Mirror". La Gran Bretagna accoglierà, invece, siriani provenienti dai campi profughi vicini al confine con la Siria. Il governo di Londra, riferisce "The Times", è sotto pressione affinché accresca il suo impegno sull'emergenza rifugiati.
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Il Regno Unito accoglierà ventimila rifugiati siriani, ma non dall'Europa
Londra, 8 set - (Agenzia Nova) - Il primo ministro britannico, David Cameron, ha annunciato tra le critiche, in patria e all'estero, che il Regno Unito accoglierà ventimila rifugiati siriani, ma non parte di quelli già arrivati nell'Unione Europea. Rivolgendosi alla Camera dei Comuni, il premier ha detto che i profughi saranno prelevati dai campi allestiti in Turchia, Giordania e Libano, spiegando che il Regno Unito, essendo fuori dall'area Schengen, può decidere liberamente quale approccio adottare. Il presidente della Francia, Françoise Hollande, ha prontamente replicato che non aver sottoscritto gli accordi di Schengen non esenta Londra dal fare uno sforzo per condividere il peso dell'emergenza con gli altri paesi membri dell'Ue. L'offerta di Downing Street è insufficiente per i quotidiani progressisti "The Guardian" e "The Independent", per i quali Cameron ha agito soprattutto per tenere uniti i Tory. Per il conservatore "The Times", invece, è una posizione di buon senso quella secondo la quale la questione siriana va risolta in Siria.
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Francia, Hollande giustifica le sue "scelte" di fronte alle crisi
Parigi, 8 set - (Agenzia Nova) - Nella sesta conferenza stampa del quo quinquennato, lunedì 7 settembre il presidente francese Francois Hollande si è concentrato sulle questioni internazionali piuttosto che sui temi economici e sociali interni. Davanti a circa 200 giornalisti riuniti al palazzo dell'Eliseo, Hollande ha assunto una veste assai "presidenziale" ed ha rivendicato a più riprese il suo diritto di assumere "scelte" per "proteggere i francesi" dalle minacce poste dall'attualità; scelte che, secondo le parole del capo dello Stato, potranno essere giudicate soltanto dalla Storia con la "S" maiuscola. Resta tuttavia, come sottolinea il quotidiano conservatore "Le Figaro" che non è mai tenero con il presidente socialista, che le "scelte" annunciate oggi contraddicono le scelte fatte nel passato: in particolare la decisione di unirsi anche sul territorio della Siria alla campagna aerea contro lo Stato islamico (Isis); in precedenza Hollande lo aveva "categoricamente" escluso, limitando all'Iraq la partecipazione della Francia ai raid aerei anti-Isis. Marcia indietro anche sulla spinosa questione dei flussi migratori: oggi Hollande milita a favore delle "quote obbligatorie" di rifugiati che ogni paese dell'Unione Europea sarà tenuto ad accogliere se sarà accolta la proposta formulata dalla Commissione di Bruxelles; ma appena nello scorso mese di maggio aveva sdegnosamente respinto una analoga proposta avanzata dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker e sponsorizzata dal capo del governo italiano di centrosinistra Matteo Renzi. Sulla questione nei prossimi giorni si terrà un dibattito nel Parlamento francese, mentre Hollande ha annunciato che la Francia proporrà una conferenza internazionale da tenersi a Parigi sul tema dei rifugiati in tutto il mondo.
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La Danimarca avverte i rifugiati che non sono i benvenuti
New York, 8 set - (Agenzia Nova) - Il governo conservatore danese è ricorso a una peculiare iniziativa nel tentativo di disincentivare i flussi migratori dal Medio Oriente verso il proprio territorio. Copenaghen ha acquistato spazi sui principali quotidiani libanesi in lingua araba per pubblicizzare le iniziative adottate dal nuovo governo per contrastare i flussi migratori, incluso un taglio del 50 per cento ai benefit concessi ai rifugiati: "I Cittadini stranieri cui è concesso asilo temporaneo in Danimarca non avranno il diritto di operare il ricongiungimento familiare durante il primo anno della loro permanenza", recita un passaggio del testo preparato dal ministero dell'Immigrazione, dell'integrazione e delle politiche abitative. In generale - scrive il "Wall Street Journal", che dedica un articolo all'iniziativa - la campagna del governo danese esprime un messaggio inequivocabile: "migranti e rifugiati non sono i benvenuti nella piccola nazione del Nord Europa". Negli ultimi mesi il governo danese ha più volte rifiutato le richieste di accogliere più rifugiati da parte dei suoi vicini e delle autorità europee. Il ministro dell'Immigrazione, Inger Stojberg, ha dichiarato ieri, nel corso di una intervista televisiva, che il governo sta studiando ulteriori misure restrittive come promesso durante la campagna elettorale e per far fronte a flussi migratori "ancora eccessivi".
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Regno Unito: Cameron sconfitto dagli euroscettici sulle regole del referendum sull'Ue
Londra, 8 set - (Agenzia Nova) - Il governo di David Cameron ha subito la prima sconfitta della legislatura alla Camera dei Comuni del Regno Unito, in evidenza sulla stampa nazionale. I conservatori euroscettici, unendo le forze con l'opposizione, hanno messo in minoranza il primo ministro sulle regole del referendum sull'appartenenza all'Unione Europea. I Tory ribelli, votando col Labour e con l'Snp, il Partito nazionale scozzese, hanno respinto il tentativo di ammorbidire le norme che limitano l'intervento dell'esecutivo alla vigilia di voti referendari, convinti che avrebbe dato un vantaggio ai sostenitori della campagna per la permanenza nell'Ue. In tema di Brexit, "The Guardian" segnala un intervento del ministro degli Esteri dell'Irlanda, Charles Flanagan, per il quale è vitale per gli interessi irlandesi che la Gran Bretagna resti nell'Unione.
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