Lo scontro verbale tra Italia ed Egitto su Regeni

Redazione
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Bloomberg Business Week, New York Times, Figaro e Telegraph.
POLITICA

 

Caso Regeni, l'Italia pronta a misure contro l'Egitto in assenza della verità

New York, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - L'Italia ha minacciato ieri di adottare misure "immediate e proporzionali" contro l'Egitto nel caso quest'ultimo non collabori senza reticenze a individuare i responsabili del sequestro, della brutale tortura e dell'uccisione del ricercatore Giulio Regeni, sparito al Cairo alla fine dello scorso gennaio e ritrovato pochi giorni dopo senza vita.Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, nel corso di un'informativa sulla vicenda al Senato. "E' per ragione di Stato - ha detto il ministro - che non consentiremo venga calpestata la dignità del nostro paese". Il governo egiziano ha reagito con irritazione alle parole del ministro italiano: "Ci asteniamo dal commentare queste dichiarazioni che complicano la situazione, specie perché rilasciate alla vigilia della visita del team investigativo egiziano (che lavora al caso, ndr) in Italia", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri egiziano Ahmed Abu Zeid. Il sospetto di tante associazioni per i diritti civili egiziane ed internazionali è che Regeni sia rimasto vittima delle violenze delle forze di sicurezza egiziane, che lo sorvegliavano per le sue attività di ricerca e i suoi contatti nel mondo dell'attivismo sindacale e civile del paese nordafricano.

Leggi l’articolo del New York Times

 

Caso Regeni: governo egiziano, le dichiarazioni di Gentiloni "complicano la situazione"

Madrid, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Il governo egiziano ha replicato alle ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, in merito alle indagini sull'omicidio del ricercatore Giulio Regeni, affermando che le parole del ministro "complicano la situazione". Ieri Gentiloni ha avvertito che il governo italiano è pronto ad adottare misure "immediate e proporzionate" contro l'Egitto, se le autorità del paese nordafricano non coopereranno pienamente a fare piena luce sulla morte del giovane studente italiano, scomparso lo scorso 25 gennaio dal Cairo e ritrovato senza vita il 3 febbraio lungo una strada alla periferia della capitale egiziana. "Se non ci sarà alcun cambiamento (da parte delle autorità egiziane), il governo è pronto a reagire adottando misure immediate e proporzionate", ha dichiarato Gentiloni in parlamento.

Leggi l’articolo del Vanguardia

 

Beppe Grillo prende le difese di Lula

Rio de Janeiro, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Il comico Beppe Grillo, leader del principale partito di opposizione in Italia, il Movimento 5 stelle (M5s), ieri ha preso le difese dell'ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, dichiarando che sono le "industrie" a decidere il futuro dei governi. Grillo lo ha dichiarato durante un'intervista al quotidiano "Il Corriere della Sera", ripresa da "Jornal do Brasil". Il comico ha criticato il governo italiano guidato dal premier di centro-sinistra Matteo Renzi, accusandolo di essere subordinato alla Confederazione generale dell'industria italiana (Confindustria) e alle banche, e ha usato il Brasile come esempio per spiegare il suo punto di vista. "All'industria mondiale non piace che un sindacalista sia il presidente del Brasile (come avvenuto con Lula, ndr), e non lo accetterà mai. Così come non accetta che in Bolivia un contadino sia presidente", ha sostenuto Grillo. Secondo il leader dell'M5s, sia in Italia che nel resto del mondo sono le industrie a decidere il destino dei governi. "Lo sviluppo della politica economia e mondiale si basa sulle grandi multinazionali che controllano i media, e i media portano la gente in piazza per rovesciare i governi democraticamente eletti dal popolo", ha aggiunto.

Leggi l’articolo del Jornal do Brasil

 

 

PANORAMA INTERNAZIONALE


 

Il presidente romeno richiama 14 ambasciatori

Washington, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha richiamato ieri 14 ambasciatori presso paesi quali Spagna, Moldova, Ucraina, Turchia, Paesi Bassi e Bulgaria. Tra i richiamati figura anche l'ambasciatrice romena in Italia Dana Manuela Constantinescu, nominata dall'ex presidente Traian Basescu nonostante il parere contrario espresso dal Parlamento, a causa dell'incapacità della diplomatica di citare i nomi dei ministri dell'Interno e degli Esteri italiani. L'ambasciatore romeno in Finlandia, a sua volta richiamato, era invece in vacanza durante la visita a Helsinki dell'ex premier romeno Victor Ponta, rivale politico di Basescu.

Leggi l’articolo del Washington Post

 

Kuwait, firmato il contratto di acquisto di 28 caccia "Typhoon"

Parigi, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Il Kuwait ha ufficialmente firmato martedì 5 aprile il contratto più volte annunciato e rinviato per l'acquisto di 28 aerei da caccia Eurofighter Typhoon, nel corso di una cerimonia con la ministra italiana della Difesa Roberta Pinotti. Il gruppo italiano Finmeccanica, che rappresenta gi interessi del consorzio Eurofighter in Kuwait, ha spiegato in un comunicato che si tratta del contratto più importante mai concluso: l'ammontare non è stato reso pubblico ma secondo la stampa italiana si aggirerebbe tra i 7 e gli 8 miliardi di euro. Oltre agli aerei, il contratto include la logistica, il sostegno operativo e la formazione dei membri degli equipaggi e del personale al suolo, che si farà in collaborazione con 'Aeronautica militare italiana. Secondo il quotidiano francese "Les Echos", il contratto con il Kuwit è una boccata d'aria fresca per il consorzio Eurofighter.

Leggi l’articolo del Figaro

 

 

ECONOMIA


 

Il Made in Italy alimentare è in pericolo

Parigi, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Un rapporto della Coldiretti lancia l'allarme: le campagne italiane stanno letteralmente sparendo. Negli ultimi 20 anni a causa dell'abbandono e della cementificazione sono diminuite del 15 per cento le terre coltivate, una perdita di 2,6 milioni di ettari: è come se ogni giorno fossero spariti 400 campi di calcio. Negli ultimi 15 anni anche i frutteti si sono ridotti di un terzo, con la sparizione di 140 mila ettari di aranceti, meleti e pereti; e nell'allevamento le stalle ospitano 2 milioni di animali in meno tra bovini, ovini e suini. Le conseguenze sono enormi, intere zone di campagna o di montagna si sono spopolate e si spegnono intere razze di animali: 38 razze di ovini, 24 di bovini, 22 di caprini, 19 di equini e 10 di suini. Un perdita di biodiversità che si traduce in una accresciuta dipendenza dalle importazioni dall'estero per la fabbricazione di prodotti agro-alimentari del Made in Italy: ormai il 40 per cento dei prodotti ha bisogno di importare latte o carni; proprio quando l'esigenza di un'alimentazione sana e di qualità non è mai stata così sentita dai consumatori, gli elementi che permettono di fornirla svaniscono. Gli agricoltori e gli allevatori italiani da un lato accusano le norme troppo restrittive dell'Unione Europea, che accoppiate alla caduta dei prezzi di mercato uccidono le stalle e le coltivazioni; ma dall'altro puntano il dito contro l'assenza di una vera politica europea che etichetti e protegga i prodotti di qualità, aprendo la strada ad un'invasione di contraffazioni: nei supermercati ormai pullulano falsi prosciutti di Parma, mozzarelle di bufala o olio extra vergine, che sottraggono 4 miliardi di euro all'anno ai produttori agroalimentari italiani. Si tratta di un settore essenziale per l’economia italiana, a cui contribuisce con il 13,4 pe cento del Pil nazionale per un valore di 208 miliardi di euro secondo i dati dell’Istat; il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne ha compreso l'importanza, rafforzata dal successo dell'Esposizione universale di Milano che nel 2015 è stata consacrata al tema dell'alimentazione. Ma l'obbiettivo di far superare alle esportazioni la barra simbolica dei 50 miliardi di euro entro il 2020 è assai difficile da raggiungere se l’agricoltura italiana sega il ramo su cui è seduta trascurando le sue stesse campagne.

Leggi l’articolo dell’Echos

 

 

L'economia dell'eurozona più debole di quanto indicato a marzo

New York, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - La crescita economica dell'eurozona è stata più debole nel mese di marzo rispetto a quanto indicato da un sondaggio preliminare dei direttori agli acquisti, mentre le vendite al dettaglio hanno segnato un incremento per il quarto mese consecutivo. L'indice preliminare dei direttori agli acquisti nei settori manifatturiero e dei servizi pubblicato il mese scorso indicava un'apparente incremento dell'attività economica al termine del primo trimestre 2016. L'indice composito definitivo pubblicato ieri da Markit, però, racconta una storia assai meno incoraggiante: l'attività economica nell'area dell'euro è infatti aumentata nei primi tre mesi dell'anno al tasso più basso dall'ultimo trimestre 2014. Il dato relativo all'Italia è particolarmente deludente: l'indicatore è calato al livello più basso da 12 mesi.

Leggi l’articolo del Wall Street Journal

 

L'Italia indagherà sui nomi presenti nel "Panama Papers"

Madrid, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Il viceministro dell'Economia italiano, Enrico Zanetti, ha annunciato che i contribuenti del paese citati come titolari di aziende o conti offshore nei cosiddetti "Panama Papers" saranno oggetto di indagine. "La presenza di contribuenti italiani in questi elenchi non significa che siano tutti evasori, ma sono dati oggettivamente interessanti sui quali la nostra amministrazione finanziaria indagherà, e sono certo che ne usciranno delle belle", ha dichiarato Zanetti al quotidiano "Il Corriere della Sera". Come pubblicato dal settimanale "L'Espresso", 800 italiani appaiono tra i milioni di documenti del dossier Panama, secondo cui lo studio legale Mossack e Fonseca sfruttava paradisi fiscali per gestire patrimoni in modo opaco. Tra le personalità di spicco emerse dai documento c'è Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari e attuale presidente della compagnia aerea Alitalia.

Leggi l’articolo del Bloomberg Business Week

 

La Bce vuole accelerare le cessioni di crediti a rischio

Parigi, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - Secondo due distinte "fonti bancarie" citate dall'agenzia di stampa internazionale "Reuters", ripresa da quotidiano economico francese "Les Echos", le banche italiane ritengono che la Banca centrale europea (Bce) prima o poi imporrà loro una data certa per disfarsi dei crediti a rischio. Altre fonti, ugualmente citate dalla "Reuters", hanno fatto sapere che il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ed i vertici della Cassa Depositi i Prestiti (Cdp) hanno tenuto una riunione su questa materia con gli amministratori delegati di UniCredit, Federico Ghizzoni, e di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: il governo e Bankitalia starebbero riflettendo sugli strumenti per aiutare le banche a vendere pacchetti di crediti, con il concorso della Cdp e di altri attori per limitare le ripercussioni sul loro capitale. Tre anni di recessione hanno fatto levitare la montagna di crediti a rischio nella pancia delle banche italiane fino a 360 miliardi di euro, cioè il 18 per cento del totale dei prestiti mentre la media della zona euro è intorno al 6 per cento.

Leggi l’articolo dell’Echos

 

 

SOCIETA’


 

Ex agente della Cia affronta l'estradizione e il tribunale per il programma "rendition"

Londra, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - La Corte suprema del Portogallo, riferisce il quotidiano britannico "The Telegraph", ha accolto la richiesta di estradizione per Sabrina de Sousa presentata dall'Italia: l'ex agente della Cia, attualmente detenuta a Lisbona, è stata condannata in contumacia dalla giustizia italiana, insieme ad altri 25 cittadini statunitensi, per il sequestro dell'imam egiziano Abu Omar, avvenuto a Milano nel 2003 nell'ambito del programma di "rendition" del governo Bush. Potrà ricorrere in appello contro la condanna, a quattro anni di detenzione.

Leggi l’articolo del Telegraph

 

Terrorismo: in un nuovo video l'Isis minaccia di far crollare la Torre Eiffel e invadere Roma

Rio de Janeiro, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - In un nuovo video pubblicato ieri dal "Daily Mail", i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) minacciano di abbattere la Torre Eiffel a Parigi e di invadere la "nazione della Croce", un chiaro riferimento all'Italia e alla città di Roma, che ospita il Vaticano. Nelle immagini, i jihadisti si rivolgono all'Italia e agli italiano affermando: "Convertiti all'Islam o ne pagherete il prezzo". Nei minuti finali del video un jihadista, che parla in inglese con un forte accento britannico, sostiene che i prossimi attacchi terroristici dell'Isis potrebbero colpire "Londra, Berlino o Roma".

Leggi l’articolo del Jornal do Brasil

 

Giappone, identificati i resti di un missionario italiano del 1.700

Tokyo, 6 apr 08:28 - (Agenzia Nova) - I ricercatori giapponesi ritengono di aver accertato l'identità dei resti umani rinvenuti a Bunkyo, nell'area di Tokyo, nel sottosuolo di un antico edificio noto come "la residenza cristiana". Si tratterebbe di Giovanni Battista Sidotti, un missionario gesuita entrato illegalmente in Giappone durante l'epoca dell'isolamento nazionale ("Sakoku") per diffondervi la Fede cristiana.

Leggi l’articolo dell’ Asahi Shimbun

 

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