La normalizzazione del M5s alla prova delle urne
Le elezioni municipali possono cambiare il quadro politico in Italia
Parigi, 3 giu - (Agenzia Nova) - I tradizionali appelli a non confondere gli scrutini locali ed il giudizio sulla politica del governo sono inutili: le elezioni municipali in Italia avranno indubbiamente un valore nazionale sia per la maggioranza governativa che per l'opinione pubblica. Un milione e 300 mila elettori sono convocati alle urne soprattutto in 25 grandi città tra cui Roma, Milano, Turino e Napoli dove la sinistra, che ne governa 19, ha più da perdere che guadagnare. Un rischio che riguarda soprattutto Matteo Renzi, che è sempre alla ricerca dell'unzione del suffragio universale che gli è mancato nel suo approdo a Palazzo Chigi, dove è arrivato grazie ad una manovra in Parlamento: egli sa che una disfatta del suo Partito democratico (Pd) sarebbe sfruttata dalla minoranza interna, che spera di prendersi una rivincita dopo aver subito le riforme economiche (liberalizzazione del mercato del lavoro) ed istituzionali (nuova legge elettorale) imposte da Renzi. Certo ogni grande città fa caso a sé, ma la maggior preoccupazione per Renzi è che i suoi candidati quasi ovunque dovranno affrontare dei rischiosi ballottaggi. Queste elezioni inoltre sono anche le prime nelle quali il Movimento 5 stelle (M5s) è realmente competitivo ed in grado di impadronirsi di città importanti tra cui addirittura la capitale. Infine lo scrutinio permetterà di capire la rotta che prenderà una destra esangue per ricostruirsi: avrà la scelta tra la tradizionale coalizione moderata voluta da Berlusconi a Milano ed una nuova destra più dura che si è imposta a Roma, che ha Marine Le Pen come modello e la Lega Nord come partito di riferimento. Su tutti questi interrogativi politici comunque aleggia la questione della partecipazioni degli elettori italiani: secondo i sondaggi, l'astensione dal voto potrebbe arrivare al 50 per cento in molte città.
Italia, le elezioni municipali di Roma una opportunità per i 5 Stelle
New York, 3 giu - (Agenzia Nova) - Il degrado di Roma è stato visivamente espresso questa settimana dallo sciopero di 24 ore degli operatori ecologici cittadini, che ha lasciato cittadini e turisti da tutto il mondo in balia di pile di rifiuti. La capitale italiana, scrive Giada Zampino sul "Wall Street Journal", è oppressa dalla corruzione, dal clientelismo e dall'inefficienza dei servizi pubblici. La frustrazione dei cittadini potrebbe premiare domenica la candidata sindaco del Movimento 5 stelle, la 37 enne Virginia Raggi: un'opportunità incredibile per il primo partito di opposizione italiano nato come movimento di protesta, ma anche, potenzialmente, "un calice avvelenato": Roma, sottolinea Zampino, affoga in un debito di 12 miliardi di euro, sconta un sistema dei trasporti e di mobilità tra i più vecchi e inadeguate d'Europa, e la sua rete di inestricabili interessi di categoria fanno di Roma un'apparente causa persa. Alla candidata sindaco dell'M5s dedica un articolo anche "Bloomberg", che sottolinea la progressiva evoluzione del Movimento in un partito politico "tradizionale" per struttura e approccio ai cittadini. L'obiettivo dei 5 Stelle, scrive "Bloomberg", è di giungere a governare il paese, e le elezioni municipali di Roma potrebbero costituire un trampolino ideale per le politiche del 2018.
Francia e Italia contro la spinta dell'Ue per regole bancarie più severe
Londra, 3 giu - (Agenzia Nova) - La Francia e l'Italia hanno unito le forze contro la spinta dell'Unione Europea per l'adozione di norme più severe sui bilanci bancari. Secondo i due paesi, riferisce il "Financial Times", Bruxelles, per prevenire un'altra crisi finanziaria, rischia di eccedere in cautela. In un documento congiunto, i ministri delle Finanze di Parigi e Roma chiedono un limite all'intervento dei regolatori bancari europei rispetto alle regole globali; in particolare, il timore è che si vada al di là dello standard internazionale noto come Tlac, Total-Loss Absorbing Capacity, concordato l'anno scorso dal G20, che prevede per le banche di importanza sistemica, entro il 2022, una capacità di assorbimento totale delle perdite pari al 18 per cento delle attività ponderate per il rischio o al 6,75 per cento delle passività.
Italia, a rischio la credibilità del piano di salvataggio bancario
New York, 3 giu - (Agenzia Nova) - La credibilità del piano di salvataggio messo in campo dall'Italia per il suo sistema bancario "è più sottile di un vermicello", e "la realtà, prima o poi, irromperà sulla scena". A scriverlo, in un editoriale su "Bloomberg View", è Lionel Laurent. Dall'inizio dell'anno, sottolinea l'economista con l'ausilio di un grafico, i titoli bancari italiani hanno performato peggio dei loro pari europei. Era chiaro sin dall'inizio che per il nuovo fondo di garanzia Atlante, finanziare gli aumenti di capitale degli istituti di credito e al contempo acquistare i loro crediti deteriorati sarebbe stato uno sforzo impari. La "potenza di fuoco" da 4,25 miliardi del fondo, scrive Laurent, "impallidisce di fronte ai monte dei crediti problematici che gravano sull'economia italiana, ben 360 miliardi di euro". Ad abbattere la credibilità del piano di riordino italiano, afferma l'economista, sono stati però soprattutto i due fallimentari ipo di Popolare di Vicenza e Veneto banca: Atlante si è già dovuto sobbarcare per intero l'emissione azionaria di pop Vicenza, ed è ormai certo che dovrà fare altrettanto con Veneto banca, per cui si prospetta un inoptato da centinaia di milioni di euro. Sotto un certo punto di vista, scrive Laurent, il problema "è il piano di salvataggio in sé", che cerca di soddisfare le richieste di incremento del capitale avanzate dai regolatori senza cadere nella fattispecie di un aiuto di Stato, e al contempo senza infliggere al sistema perdite che potrebbero risultargli esiziali. L'ulteriore problema è che "tutto questo non avviene nel vuoto": la domanda di credito all'interno dell'eurozona è ancora debole, i regolatori si accaniscono sui bilanci delle banche più deboli, e dunque "gli investitori fanno bene a temere che un aumento di capitale oggi sia solamente il preludio di un'ulteriore aumento domani". I più ottimisti, conclude l'economista, sostengono che Atlante sia sufficiente a far fronte ai problemi più immediati; tale visione, però, "appare progressivamente sempre più utopistica", e urge trovare altre vie, per quanto dolorose possano essere. Le banche incapaci di aumentare il capitale o trovare un compratore potrebbero essere lasciate fallire; Atlante potrebbe cercare di raccogliere più capitale dalle banche che lo sostengono, o si potrebbe ricorre al debito per dargli maggior potenza di fuoco. Ciò significherebbe però porre un onere progressivamente maggiore sulle principali banche italiane, UniCredit e Intesa Sanpaolo. Sono tute alternative rischiose, anche sul piano politico, ma "tirare a campare nella speranza di un lieto fine è sempre più pericoloso".
L'orgoglio dell'Italia per il cibo genuino rivela molto sulle sue difficoltà economiche
Londra, 3 giu - (Agenzia Nova) - La pizza è uno specchio gastronomico che riflette l'ansia dell'Italia sulla globalizzazione, osserva il settimanale britannico "The Economist" nella rubrica "Charlemagne", dedicata all'Europa. Gli italiani vanno giustamente fieri del loro cibo, ma sono sgomenti per la sua "bastardizzazione" nel resto del mondo. Per iniziativa statunitense, non italiana, tutto, dalla pizza al cappuccino, è stato trasformato in redditizi franchising, da Domino a Starbucks. Napoli rivendica la "vera" pizza e l'Italia si batte per il riconoscimento Unesco nel patrimonio immateriale dell'umanità. Il genio italiano, tuttavia, conclude il commento, sta nella capacità di inventare e di adattarsi, non in un'immaginaria tradizione canonizzata dallo Stato.
Panorama internazionale
La cancelliera tedesca Angela Merkel (foto LaPresse)
Genocidio armeni, la decisione del Bundestag fa infuriare la Turchia
Berlino, 3 giu - (Agenzia Nova) - Il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, nega alla Germania responsabile del genocidio degli ebrei il diritto di definire "genocidio" lo sterminio degli armeni del 1915. "Prima bruci gli ebrei nei forni, poi ti fai furbo e accusi il popolo turco di genocidio", ha dichiarato Bozdag secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa turca "Anadolu". Il riconoscimento del genocidio ameno da parte del parlamento tedesco costituirebbe secondo il ministro una "diffamazione" del popolo, dello Stato e della storia della Turchia. Anche il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha accusato la Germania di voler nascondere il capitolo più buio della sua storia screditando la storia di altri paesi: Cavusoglu ha definito la decisione del Bundestag "irresponsabile e infondata".
Regno Unito: Merkel rompe il silenzio sulla Brexit per mettere in guardia dal rischio di isolamento
Londra, 3 giu - (Agenzia Nova) - Angela Merkel, cancelliera della Germania, è intervenuta per la prima volta nel dibattito sull'appartenenza del Regno Unito all'Unione Europea, auspicando che la Gran Bretagna resti nell'Ue e dichiarando che, in caso di uscita, non potrebbe godere degli stessi benefici del mercato unico senza condividerne i costi. La leader tedesca, riferiscono i quotidiani britannici "The Guardian", "The Times" e "The Independent", ha sottolineato che Londra ha avuto voce in capitolo nel dibattito sulle regole comunitarie, che il suo contributo è apprezzato e che si può esercitare una maggiore influenza quando si siede al tavolo dei negoziati.
Regno Unito: Cameron sull'Ue, non giochiamo a dadi col futuro dei nostri figli
Londra, 3 giu - (Agenzia Nova) - Il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, riferisce la stampa britannica, ha rivolto un appello diretto ai suoi connazionali affinché non commettano un atto di "autolesionismo economico" votando per lasciare l'Unione Europea, nel referendum del 23 giugno, nel tentativo di frenare l'immigrazione. In un'apparizione televisiva, su Sky News, il premier, incalzato dalle domande di un pubblico piuttosto ostile, ha detto che la Brexit metterebbe a rischio il futuro di figli e nipoti e che la Gran Bretagna non sarebbe più prospera fuori dal mercato unico. Il capo del governo, inoltre, si è difeso sul mancato conseguimento dell'obiettivo di riduzione del saldo migratorio, sostenendo che la crescita e il rafforzamento del mercato del lavoro hanno attirato più immigrati del previsto.
Presidenziali Usa, Clinton e Trump si scambiano insulti
Washington, 3 giu - (Agenzia Nova) - La democratica Hillary Clinton ha sferrato un durissimo attacco contro il suo avversario repubblicano, Donald Trump, nel corso di un attesissimo discorso di politica estera a san Diego, che di fatto ha dato il via alla sua campagna in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Clinton ha rinunciato a qualunque esposizione programmatica per dedicarsi invece alla demolizione della figura del suo avversario: "Le idee di Trump - ha detto - non sono soltanto diverse, sono pericolosamente incoerenti. Non sono neanche davvero idee. Sono solo una serie di invettive bizzarre, faide personali e vere e proprie menzogne". Se Trump fosse eletto presidente, ha accusato la Democratica, metterebbe a rischio la sicurezza del paese con la sua ignoranza della politica estera e la sua instabilità temperamentale: "E' una persona che non dovrebbe mai avere a disposizione i codici di lancio nucleari, perché non è difficile immaginare che ci conduca in guerra soltanto perché qualcuno gli sta antipatico". Durante il suo comizio di 35 minuti, Clinton ha disegnato uno scenario apocalittico: una presidenza Trump produrrebbe, a suo dire, un tracollo economico mondiale e una diffusione a macchia d'olio del terrorismo, mentre il debito pubblico statunitense aumenterebbe di "30 mila miliardi di dollari". La candidata democratica ha anche accusato Trump di elogiare i dittatori e al contempo allontanare gli alleati storici degli Usa: "Lascerò agli psichiatri il compito di spiegare il suo affetto per i tiranni", ha dichiarato. L'outsider repubblicano, da parte sua, ha risposto per le rime, definendo il suo discorso "uno spettacolo falso e patetico". "E' stato un comizio politico, non ha avuto nulla a che fare con la politica estera", ha detto Trump, che poi ha ricordato i guai giudiziari dell'ex segretaria di Stato.
Libertà di parola sotto attacco
Londra, 3 giu - (Agenzia Nova) - È dedicata alle minacce contro la libertà di espressione la copertina dell'ultimo numero del settimanale britannico "The Economist". Per certi aspetti, con le nuove tecnologie e i social network, quella attuale potrebbe sembrare un'età dell'oro per la libertà di parola; tuttavia, secondo diversi osservatori, parlare è diventato più pericoloso. Gli attacchi provengono da tre fronti: la repressione dei governi, che è aumentata; la censura mediante omicidio da parte di un numero preoccupante di attori non statali; la diffusione del concetto del diritto a non essere offesi: un'idea apparentemente innocua che implica, tuttavia, la possibilità di una sorveglianza su ciò che si dice.
Il Foglio sportivo - in corpore sano