Le aziende pubbliche italiane, fabbriche di lavori inutili

Redazione
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Echos, Economist, Ria Novosti, Bloomberg.

    Presidente Mattarella, "l'Italia sopporta da sola il peso dell'immigrazione"

    Rio de Janeiro, 14 ott - (Agenzia Nova) - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ritiene che il suo paese stia sostenendo da solo il peso della crisi migratoria nel Mediterraneo. Nel corso di una cerimonia presso la Scuola di Difesa della Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (Nato) a Roma, il capo dello Stato ha affermato che "coerenza e responsabilità" sono necessarie per affrontare le molte tensioni nella regione. Come esempio, Mattarella ha citato i conflitti in Iraq, Siria, Libia e nel Sahel. "Il terrorismo e le emergenze migratorie e umanitarie sono fenomeni che emergono da queste crisi. E l'Italia sostiene praticamente da sola il peso della rotta dei migranti del Mediterraneo", ha dichiarato. Dall'inizio dell'anno, più di 144 mila immigrati clandestini sono giunti in Italia attraverso il Mediterraneo, secondo i dati del progetto "Missing Migrants". 3.100 migranti sono morti cercando di raggiungere le coste italiane.


    Il ministro degli Esteri in Italia non è convinto dalle ipotesi di un'ulteriore stretta sanzionatoria alla Russia

    Mosca, 14 ott - (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, non riscontra le basi per l'imposizione di ulteriori sanzioni da parte dell'Unione Europea (Ue) contro la Russia. "Non siamo convinti", ha detto il ministro degli Esteri italiano, aggiungendo che a suo parere, l'Ue non dovrebbe essere il "rubinetto delle sanzioni" le quali, come l'esperienza dimostra, non risolvono "tutti i problemi". Gentiloni ha anche sottolineato che la proposta di introdurre nuove sanzioni contro la Russia in relazione alla crisi siriana ha generato gravi divergenze d'opinioni nell'Ue. Roma, ha aggiunto il ministro, è sempre partita dal presupposto che Mosca potrebbe svolgere un ruolo positivo nella soluzione della crisi siriana. Tuttavia, il ministro ritiene ancheche sia difficile ripristinare la cooperazione diplomatica Ue-Russia sulla questione siriana "se proseguirà il bombardamento di ospedali, mercati, civili" ad est di Aleppo; ed ha aggiunto; "La responsabilità principale di quanto sta accadendo ad Aleppo è del regime siriano".


    Renzi punta tutto sul referendum, ma l'economia lo tormenta

    New York, 14 ott - (Agenzia Nova) - Gli Italiani avranno modo di esprimersi in merito al presidente del Consiglio Mattero Renzi al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, e il giudizio - scrive "Bloomberg" rischia purtroppo di essere viziato dall'economia. Piaccia o no - scrive l'agenzia Usa - molti dei cittadini che si recheranno alle urne tra un paio di mesi lo faranno per esprimere la loro frustrazione per l'anima ripresa economica seguita alla peggior recessione dal dopoguerra. Il referendum, insomma, rischia di trasformarsi in un voto di fiducia sul governo, ed è precisamente questo il timore dei mercati, che guardano all'Italia come a un preoccupante fattore di instabilità politica potenziale nel contesto europeo.


    In Italia le aziende pubbliche sono una fabbrica di posti di lavoro inutili

    Parigi, 14 ott - (Agenzia Nova) - Il quotidiano economico francese "Les Echos" pubblica oggi un editoriale di Jacques Hubert-Rodier a commento dell'ultimo rapporto redatto in Italia dalla Corte dei Conti italiana sulle aziende pubbliche locali, sulla scorta dei dati riportati dal giornale italiano "La Repubblica". Nella Penisola sono 7.181 le aziende di proprietà dei Comuni, delle Province e delle Regioni: ma solo 35 per cento si occupano della distribuzione di gas, elettricità ed acqua, o dei trasporti pubblici o ancora di assistenza ad anziani ed handicappati, mentre per il 25 per cento è "difficile determinare cosa facciano esattamente"; e un terzo di queste società contano più membri del consiglio di amministrazione che impiegati. In generale, "la Corte dei Conti descrive una situazione di anarchia totale che permette di realizzare soprattutto la creazione di posti di lavoro inutili e di favore". Ci sarebbe dunque molto da fare per la riforma dell'amministrazione pubblica italiana, considerata come una delle meno capaci d'Europa; tanto più che da almeno venticinque anni l'Italia ha tentato una serie di riforme che però non hanno avuto grandi risultati: ed anche l'ultima, varata dalla ministra dell'Amministrazione pubblica e della Semplificazione Marianna Madia, secondo l'editorialista di "Les Echos" ha poche probabilità di avere successo.


    La scelta improbabile di Apple potrebbe aiutare il sud d'Italia

    Londra, 14 ott - (Agenzia Nova) - Apple ha inaugurato la sua prima accademia europea per lo sviluppo di applicazioni nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, in collaborazione con l'Università Federico II, riferisce il settimanale britannico "The Economist". Il colosso informatico statunitense spiega di voler essere presente dove il suo impatto può essere più forte; un'iniziativa simile esiste anche a Rio de Janeiro. Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, ha spinto molto per questo progetto, secondo alcuni anche con la leva di un accordo fiscale.


    Panorama internazionale

     

    Il presidente dell'Ue, Donald Tusk (foto LaPresse)


     

    Migrazioni: l'Ue vuole aumentare i rimpatri per frenare la crisi

    Madrid, 14 ott - (Agenzia Nova) - Rimpatriare i migranti senza diritto di asilo è diventata la priorità dei governi europei. I ministri dell'Interno dell'Unione Europea (Ue), riferisce il quotidiano “El Pais”, hanno discusso ieri di come velocizzare le espulsioni, e il ministro tedesco, Thomas de Maiziere, ha riesumato l'idea di creare un centro in Nordafrica per ospitare i richiedenti asilo mentre le loro pratiche vengono elaborate in Europa: una idea che secondo il quotidiano, potrebbe incontrare non pochi ostacoli burocratici e legali. La diplomazia europea inverte, quindi, gran parte dei suoi sforzi cercando di negoziare accordi con i paesi di origine e di transito dei migranti, con due obiettivi chiari. Il primo: evitare per quanto possibile l'arrivo dei migranti in Europa. Il secondo: respingere nei paesi d’origine coloro che sono già arrivati in Ue e non hanno diritto di asilo, perché non sono vittime dirette di guerra o persecuzione.


    Terrorismo, il controllo assoluto è un’illusione

    Berlino, 14 ott - (Agenzia Nova) - Secondo Joachim Krause, professore emerito di politica internazionale e direttore dell’Istituto per la politica di sicurezza presso l’Università di Kiel, in un’intervista rilasciata all’“Handelsblatt”, ci sono 100 persone sospettate di essere terroristi fra i rifugiati in Germania. Tuttavia, secondo l’esperto, non è possibile un controllo assoluto. Diventa perciò necessaria, secondo l'esperto, la collaborazione dei rifugiati stessi: altre vie, afferma sarebbero soltanto un'illusione. I risultati ottenuti finora nella lotta all'estremismo, ha aggiunto Krause, sono dovuti alla collaborazione tra polizia e Servizi, anche se questa è talvolta ostacolata dalle norme a tutela della privacy.


    Germania, polemiche dopo il suicidio in carcere del terrorista Albakr

    Berlino, 14 ott - (Agenzia Nova) - Quando la giovane donna addetta al controllo ha aperto la porta della sua cella alle 20.00 di mercoledì, il sospetto terrorista di Lipsia, Jabir Albakr, era già morto. Si era impiccato con una camicia. Appena un quarto d'ora prima era stato controllato, e tutto appariva in ordine. Il procuratore generale ha dichiarato che “quanto è successo non sarebbe mai dovuto accadere, ma è successo”. Secondo l’ufficio di statistica della Sassonia i suicidi nelle carceri tedesche sono in aumento: due nel 2013 e 2014, tre nel 2015 e sei fin’ora quest’anno. Il giudice lunedì scorso aveva avvertito che sussisteva il pericolo di un suicidio del detenuto 22 enne, che però non era stato sottoposto a vigilanza continua. Secondo quanto ha riferito alla “Sueddeutsche Zeitung” il suo avvocato, martedì mattina Albakr parlava, ma non si sentiva bene. Successivamente aveva rotto una lampada ed “il suo comportamento poteva far chiaramente presagire le sue intenzioni” ha detto l’avvocato. Tuttavia, fino a mercoledì mattina, nessuno tra le autorità carcerarie ha ravvisato motivi validi per sospettare una volontà suicida. Secondo il direttore del carcere Rolf Jacob, tutto è avvenuto secondo le regole. In molti ora chiedono le dimissioni del ministro della Giustizia della Sassonia, Sebastian Gemkow (Cdu). In Sassonia il pericolo di attentati è considerato elevato, e nonostante questo Albakr è potuto entrare nel Paese ed ottenere l'asilo. Sembrava “normale”, inviava foto sorridenti ai familiari. Aveva detto che voleva iniziare una nuova vita in Germania. La sua abitazione, però, era piena d'esplosivo.


    Francia, secondo i telespettatori Juppé ha vinto il dibattito per le primarie del centro-destra

    Parigi, 14 ott - (Agenzia Nova) - Il 36 per cento dei telespettatori considerano l'ex primo ministro Alain Juppé, attuale sindaco di Bordeaux, il vincitore del primo dibattito in vista delle primarie che il centro-destra francese terrà il 20 ed il 27 novembre prossimi per scegliere il proprio candidato alle elezioni presidenziali del 2017: è quanto afferma un sondaggio realizzato dalla società di rilevazioni Kantar Sofres prima e dopo la trasmissione organizzata dal quotidiano conservatore "Le Figaro" andata in onda nel "prime time" di ieri giovedì 13 ottobre sulle reti "Tf1" e "Rtl". Secondo il sondaggio pubblicato dal "Figaro" l'ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, attualmente leader del principale partito di opposizione di destra de I Repubblicani (LR, ex Ump), ha raccolto solo il 22 per cento dei consensi. Al terzo posto si piazzano ex-equo l'altro ex primo ministro in lizza, François Fillon, ed il deputato LR Bruno Le Maire, con l'11 per cento ciascuno. Molto indietro sono i restanti tre candidati alle primarie, la centrista Nathalie Kosciusko-Morizet (3 per cento), il sovranista democristiano Jean-Frédéric Poisson (2 per cento) ed il deputato LR Jean-François Copé (1 per cento). Il primo dibattito in tv dunque "non ha cambiato i grandi equilibri" spiega il direttore di Kantar, Guillaume Caline: "Juppé resta il favorito". Juppé è considerato dai telespettatori anche come quello, tra i possibili candidati di centro-destra, che ha più probabilità (61 per cento) di vincere le elezioni presidenziali della prossima primavera; ed il 50 per cento ritiene che sarebbe un buon presidente della Repubblica. Quanto alla credibilità, che poi era il principale test di questo primo dibattito in tv tra i sette candidati alle primarie del centro-destra, secondo il sondaggio Juppé è in teste sui temi economici (crescita, riduzione del deficit statale, disoccupazione); mentre Nicolas Sarkozy gli strappa il primo posto sulle questioni sociali come l'immigrazione, la pubblica sicurezza e l'identità della Francia. A ben vedere, scrive il "Figaro", i sette contendenti non si sono scambiati veri e propri fendenti polemici, impegnandosi reciprocamente in semplici scaramucce. L'unica polemica vista in tv ha visto Sarkozy attaccato dagli altri sugli scandali che lo coinvolgono; l'ex presidente ha replicato duramente, affermando che nessuno dei suoi avversari ha i titoli morali per criticarlo su questi temi. Tutti sono stati d'accordo, com'era del resto prevedibile, nell'attaccare il quinquennato dell'attuale presidente socialista Francois Hollande e nel definire come "spregiudicato" il suo uso del ruolo presidenziale a fini di parte.


    Regno Unito: Tusk, "Brexit dura o nessuna Brexit"

    Londra, 14 ott - (Agenzia Nova) - In evidenza sulla stampa britannica il discorso tenuto in occasione di una conferenza a Bruxelles dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che ha dichiarato: "A mio parere l'unica vera alternativa a una Brexit dura è nessuna Brexit". Il politico polacco ha ricordato che il mantra della campagna referendaria è stato "allentare radicalmente le relazioni con l'Ue, cosa che si può definire Brexit dura" e ha avvertito il Regno Unito che l'unica altra possibilità rispetto al taglio netto è rimanere un paese membro a pieno titolo. Le sue parole smorzano le speranze di coloro che pensano di poter restare nel mercato unico o di negoziare una forma speciale di associazione. Il segretario agli Esteri, Boris Johnson, ha minimizzato le preoccupazioni sul futuro degli scambi commerciali, affermando che "l'espressione 'mercato unico' è sempre più inutile". "Otterremo un accordo che sarà di grande valore, forse più grande", ha detto, aggiungendo che ci vorrà del tempo prima che i vantaggi della Brexit siano del tutto chiari ma che i profeti di sventura saranno smentiti.