La vittoria di Trump ha convinto i comitati del No che il referendum è quasi vinto

Redazione
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Abc, Telegraph, Financial Times, New York Times...
    Dopo il voto Usa i critici di Renzi sentono odore di vittoria nella battaglia per le riforme

    Londra, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Gli oppositori del presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, sentono odore di vittoria dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Lo riferisce il "Financial Times", ma il tema delle possibili conseguenze dell'ascesa delle forze populiste in Europa, dove sono in programma nei prossimi mesi importanti appuntamenti elettorali, ha ampio risalto anche su altri quotidiani britannici. Renzi aveva promesso di dimettersi in caso di sconfitta nel referendum sulla riforma costituzionale. I sondaggi davano il "sì" in difficoltà già prima delle presidenziali Usa; il "no" resta in lieve vantaggio, anche se ci sono molti indecisi. Renzi, tuttavia, ha dichiarato che si tratta di voti e paesi molto diversi. Sull'accostamento fra Trump e Silvio Berlusconi, fatto da molti commentatori, si è espresso l'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, che ha dichiarato che ci sono "ovvie somiglianze", ma che le loro storie di imprenditori sono differenti.

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    Agnese, l'arma segreta di Renzi contro il populismo

    Madrid, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - "Elegante, discreta, sempre un passo indietro rispetto al marito, Agnese Landini sta vincendo la sua timidezza per mettersi in prima linea". E il contributo che la moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi potrà dare alle sorti politiche del governo italiano, assicura "Abc", può essere determinante. "Renzi, gran comunicatore, è accusato di essere arrogante e autoritario" e di non aver risollevato l'Italia nonostante le promesse. Per contrastare l'immagine appare ora la moglie "donna giovane, normale, semplice e per nulla arrogante": potrebbe essere chiave per recuperare il voto femminile. Una scesa in campo che avrebbe propiziato Barack Obama in persona. E il cambio di passo, scrive la testata, si sarebbe celebrato proprio il 18 ottobre, nel corso della cena di Stato che il presidente degli Usa ha offerto a Renzi e signora.

    Leggi l’articolo dell’Abc

     

    Per Gentiloni l’Ue dovrebbe risolvere i propri problemi anziché preoccuparsi di Trump

    Mosca, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - L’Unione Europea dovrebbe concentrarsi sulla soluzione dei problemi interni più pressanti, anziché preoccuparsi dell'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Lo ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, dopo la cena informale dei ministri degli esteri dell'Ue domenica sera a Bruxelles. "L'Europa ha bisogno di concentrarsi sulla soluzione dei propri problemi e rispondere alle domande aperte riguardanti sia la sua situazione interna che le relazioni tra i cittadini. Dobbiamo risolvere i problemi della crescita economica, dell'immigrazione, della sicurezza. Un'Europa forte, che dia una risposta a questi problemi, sarebbe certamente in grado di migliorare la cooperazione con gli Stati Uniti", ha dichiarato Gentiloni, aggiungendo che "l'Europa non dovrebbe essere preoccupato per Donald Trump".

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    Berlusconi su Trump, Putin e il tramonto del politicamente corretto

    Washington, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - La stampa internazionale dà notizia dell'intervista concessa dall'ex premier italiano Silvio Berlusconi al "Corriere della Sera", in cui il leader politico italiano definisce "ovvi" i paragoni tra la sua personalità e l'esordio della sua parabola politica e quelli del miliardario eletto alla presidenza degli Stati Uniti, al netto delle diverse visioni politiche. Negli Usa, ha detto l'ex premier, "la politica ha fatto lo stesso errore tipico delle sinistre di tutto il mondo: pensare che essere 'politicamente corretti' sia il modo giusto di stare vicini ai bisogni della gente, senza comprendere che i veri deboli sono i cittadini oppressi dallo Stato, dalle tasse, dalla burocrazia dall'immigrazione incontrollata, dalla disoccupazione e dal pericolo terrorista".

    Leggi l’articolo del Washington Post

     

    Le settimane cruciali per Monte dei Paschi di Siena

    Londra, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Monte dei Paschi di Siena, la banca più in difficoltà in Europa, farà un passo importante oggi per garantirsi un aumento di capitale di cinque miliardi di euro. Il consiglio di amministrazione, riferisce il "Financial Times", dovrà decidere le condizioni dello scambio volontario di obbligazioni subordinate per azioni da parte di investitori retail e istituzionali, tra i quali Assicurazioni Generali e fondi di rischio statunitensi. Poi l'amministratore delegato, Marco Morelli, e i consulenti JPMorgan e Mediobanca avranno solo tre settimane per mettere a punto il piano di salvataggio prima del referendum costituzionale e delle sue ripercussioni sui mercati.

    Leggi l’articolo del Financial Times

     

     

     

    PANORAMA INTERNAZIONALE


     

    I ministri degli Esteri Ue si incontrano per fare i conti con l'esito delle presidenziali Usa

    New York, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - I ministri degli Esteri dell'Unione Europea si sono incontrati ieri per discutere le conseguenze dell'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. I ministri hanno tenuto un colloquio informale a porte chiuse a Bruxelles: è palese la preoccupazione dell'Ue per le posizioni isolazionistiche e protezionistiche espresse dal repubblicano Trump alla vigilia delle elezioni, che potrebbero preludere a un abbandono del trattato di libero scambio trans-atlantico (Ttip) e a un disimpegno militare degli Usa in Europa Orientale. Prima dell'incontro dei ministri degli Esteri europei, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha rivolto un nuovo appello all'unità militare trans-atlantica, e ha avvertito che l'isolamento non è una via percorribile né per l'Europa, né per gli Stati Uniti. L'Ue e la Nato non hanno idea di come il neoeletto presidente Usa intenda trattare con il suo omologo russo Vladimir Putin, nei cui confronti è parso esprimere una volontà di apertura. Quanto agli scambi commerciali, l'Unione è quasi certa che il Ttip dovrà essere del tutto rinegoziato, a patto la nuova amministrazione presidenziale Usa sia ancora interessata a tenere in vita il progetto

    Leggi l’articolo del New York Times

     

    Energia: Brasile, Enel Rio promette maggiore efficienza

    Rio de Janeiro, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - Enel Distribucao Rio, la società controllata dal gruppo italiano dell'elettricità che opera in Brasile, si impegna a migliorare le prestazioni a Niteroi, città della micro regione di Rio de Janeiro. I frequenti cali nella distribuzione della corrente sono oggetto di una commissione parlamentare cittadina. Il presidente della compagnia in Brasile Carlo Zorzoli riconosce i problemi ma assicura che il piano strategico messo in campo per la società che fino alla scorsa settimana si chiamava "Ampla", dovrebbe già nel 2017 sforbiciare la durata delle interruzioni.

    Leggi l’articolo di O Globo

     

    Spagna, l'invasione "tranquilla" delle mafie italiane

    Madrid, 14 nov 08:28 - (Agenzia Nova) - "La Spagna è una delle principali succursali delle mafie italiane nel mondo, però in incognito". Il quotidiano "El Pais" dedica un lungo approfondimento alla criminalità organizzata nostrana che ha passato i Pirenei, "un problema assolutamente sottovalutato", spiegano i vertici della Guardia Civil, dotata di una unità speciale per la ricerca e la cattura di latitanti italiani con condanne per mafia. Se ne parla poco perché "a differenza degli episodi violenti e allarmanti che hanno per protagonisti gruppi di altri paesi - russi, latini, irlandesi - i clan italiani sanno che la cosa migliore per gli affari è la tranquillità". Ma il ministero dell'Interno italiano conferma: in Spagna operano tutte e quattro le principali organizzazioni criminali italiane, e i numeri non lasciano spazio a equivoci: "dal 1999 al 2009 quasi un terzo dei mafiosi detenuti fuori dall'Italia sono stati arrestati in Spagna. "Interessante e preoccupante" poi, il modo in cui gli italiani coinvolgono gli spagnoli nel malaffare: a suon di soldi, tanti, e buone maniere. Si inizia solo facendo cose appena un po' più in là del lecito, il tempo per stabilire una relazione. Poi, "finisce l'ambiguità".

    Leggi l’articolo del Pais