In Germania continuano a dare per buona l'uscita dell'Italia dall'Euro
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Pais, Les Echos, New York Times, Financial Times...
"Exitaly": uno scenario credibile per il presidente dell'Ifo
Parigi, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - Dopo la Brexit, lo spettro di una "Exitaly" si riaffaccia regolarmente sulla prima pagina dei giornali europei: lo scrive il quotidiano economico francese "Les Echos", ricordando i recenti commenti dopo la caduta di Matteo Renzi ed il salvataggio da parte dello Stato italiano del Monte dei Paschi di Siena e citando oggi l'affermazione del presidente dell'Istituto economico tedesco (Ifo), Clemens Fuest. Secondo il quale, "il livello di vita in Italia non è migliorato dall'anno 2000 e se le cose non cambiano gli italiani finiranno per dire d non volerne più sapere della zona euro". Nel suo commento a dir la verità Clemens di preoccupa soprattutto di raccomandare al Parlamento tedesco di non dare la propria approvazione ad un eventuale "piano europeo di aiuti finanziari all'Italia", semmai il caso si presentasse: e per il momento Roma, benché scossa dalla crisi del suo settore bancario, non sta affatto chiedendo il soccorso dell'Europa, come aveva fatto Atene. Ma è pur vero che aldilà delle Alpi l'idea di un'uscita dall'euro, sostenuta in particolare dal movimento populista 5 Stelle di Beppe Grillo, guadagna ogni giorno adepti man mano che la debole economia intacca il reddito delle famiglie. Da un punto di vista macro-economico, lo scenario di una "Exitaly" poggia su una serie di dati che inducono alla stessa conclusione: in seno alla zona euro, l'economia italiana sconta un persistente problema di competitività, un handicap cronico che si aggiunge alla disoccupazione dei giovani ed alla crisi della natalità, due altri mali di cui il paese soffre da molto tempo. Non sorprende quindi, conclude su "Les Echos" l'analisi firmata da Jean-Michel Gradt, che secondo l'ultima pubblicazione dell'Eurobarometro ben il 42 per cento degli italiani (contro ad esempio solo il 27 per cento dei francesi) ritenga che il loro paese sarebbe meglio attrezzato ad affrontare il futuro se uscisse non soltanto dall'eurozona ma addirittura dall'Unione Europea.
Leggi l’articolo dell’Echos
Mps: l'Italia e le banche, tutta un'altra storia
Madrid, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - Le crisi degli istituti bancari che si sono registrate nel corso degli anni in "una dozzina di paesi europei", hanno portato a importanti riforme del settore e delle banche stesse. E hanno spinto l'Unione a varare una direttiva che scarica la responsabilità sugli investitori, mettendo al riparo il contribuente. Il caso del Monte dei Paschi di Siena - si legge in un commento di "El Pais" - mostra che l'Italia continua "ad agire in solitario". L'articolo ripercorre brevemente la storia recente della banca più antica del mondo, "da almeno quindici anni" preda di turbolenze e con la sonora bocciatura degli stress test fatti in estate dalla Banca centrale europea. Nel tentativo, considerato "imprescindibile", di dare stabilità all'istituto si è tentato senza successo un ennesimo rilancio, lanciando un nuovo piano strategico e una nuova ricapitalizzazione. Quindi il governo italiano ha deciso di intervenire con venti miliardi di euro che potrebbero tornare utili anche ad altri istituti. "L'Italia, paese in cui diverse banche vivono difficoltà, sceglie ancora di agire in solitario, senza ricorrere al denaro europeo, cercando soluzioni puntuali per i suoi istituti deboli". Così facendo riduce la necessità di liquido a quantità reperibili nel "mercato di capitali, grazie agli acquisti della Bce". Da qui in avanti inizia un dialogo con le istituzioni europee con un solo requisito che nell'articolo si vuole "indispensabile": che, come vuole la direttiva europea, prima dell'intervento pubblico gli azionisti assumano i costi della crisi per evitare che a pagare sia il il contribuente.
Leggi l’articolo del Pais
Stretta italiana sui rimpatri dei migranti dopo gli arrivi di massa
Londra, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - L'Italia intensificherà i rimpatri dei migranti che non hanno diritto di rimanere nel paese, riferisce il "Financial Times". Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha inviato una circolare alle questure per chiedere "un'azione straordinaria" di controllo, in un "contesto internazionale segnato da instabilità e minacce". Saranno aperti, inoltre, centri per l'identificazione e l'espulsione. Secondo i dati del ministero dell'Interno, nel 2016 sono arrivati 180 mila migranti, contro i 153 mila del 2015 e i 170 mila del 2014.
Leggi l’articolo del Financial Times
Italia: 5 stelle accusati di ipocrisia per il nuovo codice etico
New York, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - Il Movimento 5 stelle ha annunciato ieri di essersi dotato di un nuovo codice etico che non obbligherà i suoi esponenti politici alle dimissioni immediate in caso di indagini a loro carico da parte delle magistratura. Il "Codice di condotta" di sei punti pubblicato sul blog del co-fondatore del Movimento, Beppe Grillo, è stato accolto dalle critiche degli esponenti di altri partiti, che sostengono il movimento sia garantista soltanto con i suoi membri.
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Guida di Pozzuoli, la città minacciata dal supervulcano più distruttivo d'Europa
Madrid, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano "Abc" dedica un lungo articolo alla storia passata e recente di Pozzuoli. Lo spunto è dato dalla ricerca di alcuni geologi che assegnano a una delle bocche del Vesuvio un grado inedito di pericolosità, minacciando buona parte degli agglomerati circostanti.
Leggi l’articolo dell’Abc
PANORAMA INTERNAZIONALE
Gli investitori scommettono sulla ripresa dell'area dell'euro
Londra, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - I principali indici azionari europei, riferiscono i quotidiani britannici "The Guardian" e "The Times", hanno iniziato l'anno con un segno positivo. L'indice italiano Ftse Mib ha chiuso il primo giorno di trading con un rialzo dell'1,7 per cento, salendo al livello più alto da gennaio 2016. Il tedesco Dax, con un incremento dell'uno per cento, ha raggiunto il punto più alto da 17 mesi. Il francese Cac ha guadagnato lo 0,4 per cento, con un picco nella giornata al livello più alto da tredici mesi.
Leggi l’articolo del Guardian
L'Iran preseleziona 29 compagnie petrolifere, tra cui Total
Parigi, 3 gen 08:32 - (Agenzia Nova) - L'Iran ha preselezionato 29 compagnie, tra cui la francese Total, per partecipare a dei progetti petroliferi e gassiferi attraverso i nuovi contratti Ipc varati dopo la levata delle sanzioni internazionali: lo ha riferito ieri lunedì2 gennaio l'agenzia "Shana" del ministero iraniano del Petrolio; nella lista figurano anche il gruppo anglo-olandese Shell, l'italiana Eni, la malese Petronas e la russa Gazprom.
Leggi l’articolo del Figaro