La stampa francese riprende lo scoop del Foglio sulla condanna di Facebook per plagio
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Figaro, Bloomberg, Monde, New York Times, Les Echos
Prosegue l'invecchiamento della popolazione: nel 2016 record negativo di nascite
New York, 7 mar 08:35 - (Agenzia Nova) - Il numero dei nuovi nati in Italia è calato nel 2015 di altre 12 mila unità, assestandosi su un nuovo record negativo: appena 474 mila nascite, un numero mai così basso dall'unificazione del paese, nel 1861. Le morti, stando ai dati dell'Istat, sono state invece 608 mila. L'età media in Italia è ulteriormente aumentata lo scorso anno a 44,9 anni, e il 22,3 per cento della popolazione della Penisola ha più di 65 anni, più che in qualunque altro paese europeo. La popolazione italiana complessiva è calata di circa 86 mila unità a circa 60,58 milioni di persone. L'Istat sottolinea come il tasso di fertilità sia assai più elevato nel Nord industrializzato rispetto al Sud. Il tasso di fertilità più elevato, 1,78, è a Bolzano, non lontano dal confine con l'Austria.
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Fca riporta la produzione della Panda in Polonia per far posto all'alta gamma in Italia
New York, 7 mar - (Agenzia Nova) - Fiat Chrysler Automobiles Nv intende riportare in Polonia la produzione della sua citycar Panda per far spazio in Italia alla produzione di veicoli di più alta gamma, Lo riferiscono fonti citate da "Bloomberg", che sottolinea come il rallentamento della crescita torni a spingere i costruttori europei verso un aumento della profittabilità. Nel 2017 le nuove immatricolazioni dovrebbero aumentare in Europa dell'1 per cento a 15,3 milioni di veicoli, per poi scemare gradualmente negli anni successivi: è quasi impossibile, secondo gli analisti di Ihs Markit, un ritorno al picco di vendite del 2007.
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Duello tra giganti per acquisire la più grande acciaieria d'Europa
Parigi, 7 mar - (Agenzia Nova) - Il futuro dell'acciaio italiano sarà comunque sotto bandiera indiana. Due consorzi infatti si stanno affrontando per acquisire l'Ilva di Taranto ed alla guida di entrambi c'è un manager indiano: Lakshmi Mittal, patron del primo gruppo siderurgico mondiale ArcelorMittal; e Sajjan Jindal, proprietario di Jindal South West (Jsw). I due consorzi hanno promesso di far di tutto per evitare la chiusura della più grande acciaieria europea e ieri lunedì 6 marzo hanno depositato le rispettive offerte chiuse di acquisto saranno esaminate entro la metà di aprile dal governo italiano, che ha posto l'Ilva sotto amministrazione straordinaria.
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Compromesso in vista per i cantieri di Saint Nazaire
Parigi, 7 mar - (Agenzia Nova) - Si starebbe profilando un compromesso per l'acquisizione dei cantieri navali Stx France di Saint Nazaire da parte di Fincantieri: secondo quanto scriveva ieri lunedì 6 marzo il quotidiano "Le Monde", il gruppo italiano avrebbe accettato l'idea proposta del governo francese di non disporre da solo della maggioranza azionaria, ma di essere affiancato da propri alleati; il governo francese manterrebbe il 33,3 per cento delle azioni mentre nel capitale entrerebbe con circa il 10 per cento l'altro grande gruppo cantieristico francese, la società statale Dcns. Tuttavia anche questa soluzione starebbe incontrando diverse opposizioni in Francia, perché in ogni caso darebbe agli italiani il controllo degli strategici cantieri di Saint Nazaire ad appena due mesi dalle elezioni in Francia da cui comunque emergerà un nuovo presidente ed un nuovo governo. Fincantieri è stata scelta come acquirente di Stx France dal tribunale di Seul, in Corea del Sud, che sta curando la liquidazione della sua casa-madre, il gruppo sudcoreano Stx in fallimento.
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Facebook condannata per plagio in Italia
Parigi, 7 mar - (Agenzia Nova) - E' la vittoria di Davide contro Golia: il gigante statunitense del web Facebook, con il suo volume di affari di circa 27,6 miliardi di dollari, ha perso una battaglia giudiziaria contro una piccola società italiana, Business Competence, fondata nel 2007; il tribunale di Milano ha condannato in prima istanza il colosso di Mark Zuckerberg per aver lanciato una applicazione praticamente identica a quella che gli era stata proposta dall'azienda italiana.
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Panorama internazionale
Ue in crisi: Francia, Germania, Italia e Spagna si mettono sulla corsia preferenziale
Madrid, 7 mar - (Agenzia Nova) - I quattro paesi massimi cercano di non affondare. A Versailles i capi di Stato e di governo di Francia, Germania, Italia e Spagna lanciano la strategia per rilanciare l'Unione europea scottata dalle fiamme della crisi su cui soffiano populismi e nuove forme di protezionismo. L'idea è quella di lanciare forme di aprire una corsia per i paesi che vogliono andare più spediti senza che agli altri rimangano fuori o possano impedirlo. È la cosiddetta Europa a "due velocità", quella cui la Gran Bretagna si è sempre opposta. Ora però Londra è a un passo dall'uscita e la stessa Commissione europea vede questa strada come una delle quattro possibili per salvaguardare il futuro dell'Unione. Sulla corsia preferenziale, in concreto, potrebbero trovarsi temi come la politica di difesa comune, sicurezza e lotta antiterrorista, politiche migratorie e le politiche economiche. I numeri sono dalla parte del gruppo di Versailles, riassume il quotidiano "Expansion": "i quattro rappresentano 256 milioni di cittadini, esattamente il 50 per cento dei 510 milioni che vivono attualmente nell'Ue, il 57 per cento una volta che i 65 milioni di britannici abbandoneranno il club. In termini economici il loro peso è ancora maggiore": da loro viene il 54 per cento del Prodotto interno lordo dell'Ue, il 65 per cento se non si conta la Gran Bretagna. E inoltre, anche se molti diplomatici fanno fatica ad ammetterlo, c'è il peso storico del gruppo riunito a Versailles:l'asse franco-tedesco, motore dell'integrazione europea; l'Italia paese fondatore e la Spagna, una delle storie più nitide di successo del progetto". L'idea è destinata a causare "orticaria" nei leader di paesi come Ungheria, Polonia, Repubblica ceca o Slovacchia, timoroso che tutto questo possa creare europei di prima, seconda o anche terza e quarta categoria". Ma il messaggio "tra le linee" è chiaro, sottolinea "Expansion"; "se ad alcuni paesi dell'Europa dell'est non gli va bene dovranno sopportare". Ad ogni buon conto, fa notare "El Pais" non saranno i leader di Versailles a governare questa strategia. "Il paradosso è che dei quattro partecipanti al conclave, tre vivono in modo provvisorio": Hollande potrebbe lasciare il posto a una eurofobica, Merkel affronta elezioni difficili e "ampi settori della politica spingono per elezioni anticipate in Italia". Il quarto socio, la Spagna, è quello che spinge più forte sull'acceleratore dell'integrazione, segnala "Abc". Mariano Rajoy vuole "più Europa" e una "Europa migliore": "su questa strada ritiene necessario approfondire il coordinamento delle politiche economiche per avere maggiore competitività", anche a costo di riforme strutturali, "per dure che possano essere".
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Hollande, Merkel, Rajoy e Gentiloni per una Europa "à la carte"
Parigi, 7 mar - (Agenzia Nova) - I leader di Francia, Germania, Spagna ed Italia hanno auspicato un'Europa a velocità variabili nel corso di un mini-vertice tenutosi a Parigi ieri lunedì 6 marzo. "L'unità non deve essere per forza uniformità" ha sottolineato il presidente francese François Hollande, che alla reggia di Versailles ha accolto la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ed il presidente del consiglio italiano Paolo Gentiloni. Il premier italiano al termine dell'incontro si è detto a favore di "una Unione Europea più integrata" ma al tempo stesso con "differenti livelli di integrazione". I leader dei quattro paesi più popolati dell'Ue dopodomani giovedì 9 marzo si ritroveranno con tutti gli altri partner europei a Bruxelles, nuova tappa verso il rilancio dell'Unione nel vertice del 25 marzo nella capitale italiana in occasione del 60esimo anniversario del trattato di Roma.
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Un centro di comando militare per l'Ue
Amburgo, 7 mar - (Agenzia Nova) - Il ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen (Cdu), ha confermato che la Ue intende inaugurare un quartier generale congiunto per le operazioni militari. I ministri della Difesa e degli Esteri dell’Unione hanno raggiunto un accordo a Bruxelles Fra pochi mesi il centro dovrebbe già essere operativo e gestire la pianificazione, la formazione e la gestione delle forze armate in Africa centrale, Somalia e Mali. All'inizio il personale della struttura sarà di 35 uomini. L’Ue evita di chiamarlo “quartier generale”, per le resistenze del Regno Unito e di altre capitali europee. Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel (Spd), ha definito la decisione il primo grande passo verso una più forte politica comune europea di difesa e sicurezza. Il ministro von der Layen ha annunciato che la Germania potrebbe fornire personale per il centro di comando ed ha auspicato operazioni congiunte con paesi extra Ue, come accadrà presto il Regno Unito o la Norvegia.
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Francia, Fillon impone sua candidatura alla destra
Parigi, 7 mar - (Agenzia Nova) - E' forse la svolta definitiva per la campagna elettorale della destra "classica" francese: lo scrive il quotidiano conservatore "Le Figaro" all'indomani di una giornata politica che avrebbe dovuto vedere la sostituzione in corsa del candidato e che invece si è conclusa con la conferma di Francois Fillon. I momenti-chiave sono stati la solenne dichiarazione con cui ieri mattina Alain Juppè ha detto che non sarà candidato alle presidenziali; e la riunione ieri sera dell'ufficio politico del principale partito di destra, I Repubblicani (Lr, ex Ump), che non ha potuto far altro che constatare l'indisponibilità di Juppé e confermare la candidatura di Fillon. A loro volta sono stati i due principali eventi politici di domenica scorsa a far girare il vento in una destra che sembrava invece decisa a cambiare cavallo: la grande manifestazione nel pomeriggio al Trocadero di Parigi a sostegno di Fillon e la convincente lunga intervista che lui ha poi rilasciato al telegiornale delle 20 della rete pubblica "France 2". Certo tutti riconoscono che a questo punto sarà difficile per il candidato Fillon risalire la china dei sondaggi in vista del primo turno delle elezioni presidenziali, il 23 aprile prossimo; e soprattutto dopo la defezione del principale partito di centro, l'Unione democratica indipendente (Udi), che negli scorsi giorni ha deciso di non appoggiare più il candidato. E' opinione comune che ora tocchi a Fillon lavorare per ricucire gli strappi nel centro-destra francese e ritrovare quell'unità necessaria a superare lo scandalo "Penelope-gate" e riuscire ad approdare dal secondo turno di ballottaggio il 9 maggio prossimo. Un aiuto potrebbe arrivargli dall'incontro a tre che gli ha proposto Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica ed attuale leader de I Repubblicani: il terzo sarebbe proprio Juppé, ex primo ministro ed attuale sindaco di Bordeaux che peraltro nella sua dichiarazione non aveva lesinato critiche a Fillon; l'incontro chiarificatore potrebbe avvenire stasera o al massimo domani mercoledì 8 marzo.
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Regno Unito: i Lord chiedono vincoli sull'abrogazione del diritto comunitario
Londra, 7 mar - (Agenzia Nova) - La Camera dei Lord del Regno Unito pubblicherà oggi una nuova relazione sulla Brexit, in particolare sull'abrogazione dell'European Communities Act, la legge con la quale il diritto comunitario è stato incorporato nell'ordinamento nazionale: secondo i Pari, anticipa la stampa britannica, il parlamento dovrebbe limitare il potere del governo di cambiare la legislazione durante il processo di uscita dall'Ue scegliendo quali norme mantenere e quali no. La premier, Theresa May, a sua volta, attraverso un suo portavoce, si è espressa contro la possibilità che i parlamentari abbiano un potere di veto sulle condizioni di uscita dall'Ue perché ciò, a suo parere, incoraggerebbe gli interlocutori negoziali a offrire un cattivo accordo. Secondo un sondaggio di Bmg Research per il quotidiano "The Independent" la maggior parte dei cittadini respinge l'idea di uscire dall'Ue senza un accordo nel caso in cui il parlamento bocciasse i termini concordati tra Londra e Bruxelles; preferirebbe, invece, che Downing Street negoziasse un altro accordo oppure restare nell'Ue. Sullo stesso giornale un articolo di Carwyn Jones, primo ministro del Galles, che descrive le difficoltà incontrate negli Stati Uniti durante una visita volta a promuovere scambi per le imprese gallesi in vista della Brexit. In un articolo su "The Telegraph", invece, l'esponente conservatore William Hague esorta la maggioranza ad abolire il Fixed-Term Parliaments Act, la legge che stabilisce la durata della legislatura, per andare al voto anticipato e avere mano libera col piano per la Brexit. Infine, in un'intervista al "Financial Times", Patricia Scotland, segretaria generale del Commonwealth, in occasione di un vertice dei ministri dei paesi membri in programma questa settimana a Londra, esorta la Gran Bretagna a mettere più energia nello sviluppo delle relazioni commerciali all'interno dell'organizzazione.