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Il fiasco del rilancio di Alitalia

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Bloomberg Business Week, Washington Post, Figaro, Pais...

La strategia di rilancio di Alitalia è un fiasco

New York, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Etihad Airways ha acquisito il controllo dell'ex compagnia di bandiera italiana Alitalia Spa per 400 milioni di euro nel 2014, inaugurando un piano strategico che avrebbe dovuto rimettere in sesto la compagnia e riportarla a produrre utili. Tre anni più tardi, scrive Manuel Mesco sul "Wall Street Journal", quel piano di rilancio si è rivelato un fiasco totale, e Alitalia si trova ora al punto di partenza: sull'orlo dell'insolvenza. Gli sforzi di miglioramento del servizio e l'espansione delle rotte internazionali non sono bastati a riguadagnare il terreno eroso dalla competizione delle compagnie low-cost. Giovedì scorso il consiglio di amministrazione di Alitalia ha esaminato un nuovo piano aziendale che include, tra le altre misure, drastiche riduzioni dei costi e un rimpasto della dirigenza. Il piano dovrebbe essere approvato questa settimana. I numeri dello scorso anno, sottolinea Mesco, sono impietosi, nonostante gli sforzi profusi da Etihad: nel 2016 hanno viaggiato con Alitalia 23 milioni di passeggeri, 270 mila in meno del 2014; nello stesso periodo, Ryanair Holdings Plc ha viso aumentare i propri passeggeri del 25 per cento a 32,6 milioni. Etihad sostiene che il piano di rilancio non sia ancora completato: uno dei principali handicap della compagnia sono i voli a lunga percorrenza: Alitalia ha aggiunto alla propria offerta soltanto sei rotte intercontinentali in due anni, a causa degli elevati costi iniziali che l'azienda non può permettersi. La conseguenza è che Alitalia resta perlopiù limitata alle rotte ormai dominate dai vettori a basso costo. I costi della compagnia, inoltre, restano troppo elevati, nonostante il taglio di 2 mila dipendenti nel 2014. L'analisi fornisce un esempio: in media, Alitalia spende il 15 per cento più delle compagnie rivali per il leasing degli aeroplani e il carburante, anche a causa dei limitati margini di contrattazione implicati dalle precarie condizioni di bilancio dell'azienda. Stando a Bruno Leoni, ad oggi Alitalia perde circa 1,5 milioni di euro al giorno.

Leggi l’articolo del Wall Street Journal

In Italia, l’irresistibile ascesa di un Ufo politico

Parigi, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Nonostante le critiche sulla natura poco democratica della sua direzione, in Italia il Movimento 5 stelle è dato come favorito alle prossime elezioni politiche previste per il febbraio del 2018; il quotidiano francese "Le Monde" torna sulla genesi di questo partito atipico creato nel 2009 dal comico Beppe Grillo, con una analisi del suo corrispondente da Roma Jerôme Gautheret.

Leggi l’articolo del Monde

Renzi riparte invocando la fine della politica della rabbia

Londra, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio italiano, riferisce il "Financial Times", ha lanciato la sua campagna per riconquistare la leadership del Partito democratico proponendosi come un baluardo contro il populismo e la politica della rabbia. "Non siamo rassegnati a tornare indietro. Dobbiamo rivendicare i futuro. Dobbiamo dire agli italiani che lo spazio per il cambiamento è qui e adesso", ha detto al Lingotto di Torino a conclusione di un evento durato tre giorni.

Leggi l’articolo del Financial Times

In Italia, il governo vuole una legge per proteggere le sue imprese

Parigi, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - "L'Italia non è un paese per razzie" aveva tuonato il ministro italiano dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel pieno della scalata del gruppo multimediale francese Vivendi al capitale del gruppo televisivo Mediaset della famiglia Berlusconi: fu proprio quella "scalata ostile" a spingere il governo italiano, ricorda sul quotidiano economico "Les Echos" il corrispondente da Roma Olivier Tosseri, a sentire il bisogno di difendere le imprese nazionali ed a mettere a punto uno strumento legislativo per arginare le scorribande finanziarie di investitori stranieri desiderosi di fare acquisti in Italia. Il decreto, battezzato "anti-raid", nelle intenzioni di Calenda dovrebbe essere presentato al Parlamento italiano entro il mese di marzo per essere adottato alla metà di aprile; ma non avrò effetto retroattivo e quindi non si applicherà alla battaglia Vivendi-Mediaset.

Leggi l’articolo dell’Echos

Italia, espulso tunisino sospettato di complicità con l'attentatore di Berlino

Washington, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Le autorità italiane hanno espulso un cittadino tunisino sospettato di legami con l'attentatore del mercato natalizio di Berlino, Anis Amri. Lo ha reso noto ieri il ministero dell'Interno italiano. Stando al comunicato ministeriale, l'uomo, di 37 anni, viveva a Latina, ed era parte di un gruppi di musulmani "radicali", sostenitori dello Stato islamico, che si opponevano all'imam moderato della moschea locale.

Leggi l’articolo del Washington Post

 

PANORAMA INTERNAZIONALE


 

"I migranti e l'Europa: il clima sta cambiando"

Parigi, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano francese "Le Figaro" sulla questione migratoria ospita l'intervento del vice redattore capo del giornale italiano "La Repubblica". Secondo l'analisi di Giancarlo De Feo, le parole utilizzate nei documenti ufficiali dell'Unione Europa e nel dibattito pubblico segnano una evoluzione del clima politico intorno alla questione: quelli che prima venivano chiamati semplicemente "migranti", ora sempre di più vengono definiti come "clandestini" o "irregolari".

Leggi l’articolo del Figaro

 

Migranti: l'attesa dopo il Mediterraneo

Madrid, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano spagnolo "El Pais" entra nel centro di prima accoglienza di Pozzallo per raccontare la vita, le prospettive e le paure dei migranti dopo la traversata del Mediterraneo. Ma anche per descrivere, attraverso cifre e testimonianze degli operatori, il funzionamento di una struttura e di una modalità che ad oggi riassumono in sé le risposte che l'Unione europea sa dare al problema dei migranti.

Leggi l’articolo del Pais

 

Gli investitori obbligazionari si rifugiano in Russia per sottrarsi al rischio politico europeo

New York, 13 mar 08:32 - (Agenzia Nova) - Le turbolenze politiche che attraversano l'Unione Europea hanno spinto gli investitori obbligazionari a guardare alla Russia come a un porto sicuro, nonostante le relazioni di quel paese con l'Occidente siano le peggiori dai tempi della Guerra fredda. Dallo scorso gennaio, sottolinea "Bloomberg", assicurare il debito sovrano russo da rischi di insolvenza costa meno che per quello italiano, anche grazie all'attrattiva offerta dal recente aumento dei prezzi del petrolio, fonte di entrate cruciale per lo Stato russo. Con rendimento dieci volte superiori alla media di quelli dell'eurozona, i titoli obbligazionari russi compensano gli investitori dal rischio molto più di quelli della Francia, dove in vista delle elezioni presidenziali incombe lo spauracchio della leader del Front national, Marine Le Pen. "E' un paradosso che un paese sotto sanzioni sia ritenuto un investimento non volatile e attrattivo da parte degli investitori", commenta Greg Saichin, responsabile degli investimenti per i mercati obbligazionari emergenti di Allianz Global Investors (Londra). "Bisogna levarsi il cappello di fronte alle modalità con cui hanno gestito la recessione", afferma l'investitore.

Leggi l’articolo del Bloomberg Business Week

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