Il ministro Pier Carlo Padoan (foot LaPresse)

L'Italia difende il bilancio 2018 dopo gli avvertimenti della Commissione Ue

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Guardian, Diario, New York Times, Spiegel, Rossijskaja Gazeta

Migrazioni: Libia, un viaggio senza speranza

 

Amburgo, 31 ott - (Agenzia Nova) - In Libia infuria un disastro umanitario, scrive lo "Spiegel". Il campo di prigionia di Abu Salim non è affatto la cosa peggiore che possa accadere a un rifugiato: è uno dei pochi nel Paese che i giornalisti possono visitare in sicurezza. Altri centri sono diventati sinonimi di lavoro forzato, risse, torture e stupro, mentre ad Abu Salim c’è un reparto ospedaliero, una cucina, camere da letto e materassi, nonché posti per pregare. Ciò che manca, scrive il settimanale tedesco, "è la speranza": nella struttura sono bloccati 150 migranti provenienti dal Mali, dal Niger, dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Burkina Faso, dal Gambia, dalla Guinea e dal Senegal. Il loro prossimo viaggio sarà verso casa. La Libia, dopo che la Ue ha intensificato i suoi sforzi quest’anno per arginare i flussi migratori, è diventata un collo di bottiglia. Molti dei trafficanti di esseri umani ora lavorano per le autorità. Nel campo i migranti rimangono per un periodo che varia dai 2 ai 3 mesi prima di essere rimpatriati. A volte questo avviene in ritardo, perché non ci sono rappresentanti diplomatici dei loro Paesi d’origine sul suolo libico. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) stima che in Libia ci siano circa 30 campi di detenzione controllati dal governo, oltre a un numero imprecisato di altre strutture controllate dai trafficanti e delle milizie. “In generale, le condizioni in questi campi di detenzione sono pessime”, afferma Roberto Mignone, capo dell’Unhcr in Libia. “Al meglio, più o meno lavorano, ma ci sono violazioni dei diritti umani e violenze sessuali”. Inoltre la precaria sicurezza rende il lavoro degli aiutanti locali troppo rischioso. Mignone e il suo personale si trovano nella vicina Tunisia, in Libia occupano solo poche persone del luogo. Dopo il numero record di sbarchi in Italia nel 2016 e un numero di morti senza precedenti nel Mediterraneo negli ultimi 2 anni, la Ue ha stretto accordi con la Libia. Il controllo non avviene solo nelle zone costiere, ma anche per 2.500 km nel deserto, a Sud, lungo il confine con l’Algeria, il Ciad, il Niger e il Sudan. “Vogliamo portare avanti il progetto con l’Italia, e rafforzare lo sviluppo e la crescita al Sud della Libia, lottando contro l’immigrazione clandestina”, afferma Ahmed Maetig, vice presidente del Consiglio della Presidenza libica. In primo luogo, saranno sorvegliati i confini con nuove tecnologie e più personale, poi ci saranno iniziative sociali e lo sviluppo di Università locali in coordinamento con quelle europee. Inoltre, ci sarà denaro per nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, oltre ad infrastrutture ed elettricità. Più a Nord continuano i controlli sulla costa, in parte attraverso la missione italiana a sostegno della Guardia costiera libica. In parte, invece, attraverso un accordo con le milizie che prima erano dedite al traffico di esseri umani. 

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Procuratore Roberti, i militanti dello Stato islamico possono trasferirsi in Europa attraverso le rotte migratorie

 

Mosca, 31 ott - (Agenzia Nova) - Dopo la sconfitta in Libia e in Siria, i militanti dello Stato islamico possono entrare in Europa utilizzando le rotte per i rifugiati. E’ il parere espresso dal procuratore nazionale italiano per la lotta alla mafia ed al terrorismo, Franco Roberti. “I militanti dello Stato islamico dispersi dopo la distruzione in Libia e Siria, possono usufruire dei flussi migratori, entrare in Europa. Attraverso i percorsi di trasporto per i rifugiati possono arrivare tutti, significa anche i terroristi, soprattutto dopo la recente caduta di Raqqa", ha dichiarato il procuratore. 

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L'Italia difende il bilancio 2018 dopo gli avvertimenti della Commissione Ue

 

New York, 31 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia ha difeso la legge di bilancio per il 2018 in una lettera inviata ieri alla Commissione europea, affermando che Bruxelles non riconosce gli sforzi di Roma sui conti perché utilizza metodi di calcolo differenti. La scorsa settimana l'Esecutivo Ue ha avvertito che l'aggiustamento strutturale dei conti previsto dal bilancio di previsione è inferiore ai requisiti. Il ministro delle Finanze italiano, Pier Carlo Padoan, ha contestato questo rilievo nella lettera inviata ieri. Per il 2028 il governo italiano prevede una riduzione del deficit strutturale dello 0,3 per cento del Pil; la Commissione sostiene che le misure fiscali presentate da Roma riducano il deficit soltanto dello 0,2 per cento del pil. 

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Italia: prenotazioni negli hotel registrano un massimo storico nel 2016

 

La Paz, 31 ott - (Agenzia Nova) - Il numero di prenotazioni nelle strutture alberghiere italiane ha registrato il suo record nel 2016 con quasi 403 milioni di pernottamenti, quasi il 2,6 per cento in più rispetto all’anno precedente. Lo ha riferito l’Istituto italiano di statistica (Istat) in un comunicato secondo il quale nel 2016 hanno pernottato in Italia quasi 117 milioni di persone, il 3,1 per cento in più rispetto al 2015. Di questi, stando a quanto pubblicato dal quotidiano spagnolo “El diario”, 203,5 milioni erano cittadini italiani, mentre i restanti 199,4 milioni erano stranieri. Roma è la città che ha attirato il maggior numero di turisti con il 6,3 per cento del totale; seguono Milano con il 2,7 per cento e Venezia con il 2,6 per cento.

 

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Boss mafioso accusato di aver ordinato l'omicidio della figlia perché innamorata di un carabiniere

 

Londra, 31 ott - (Agenzia Nova) - Un boss della mafia siciliana, Pino Scaduto, capo del mandamento di Bagheria, è stato arrestato con l'accusa di aver ordinato l'omicidio di sua figlia perché innamorata di un ufficiale dei Carabinieri: lo ha annunciato ieri lunedì 30 ottobre il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano; il boss aveva ordinato l'esecuzione a suo figlio primogenito, che però si era rifiutato. 

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