Per Goldman Sachs un governo con M5s e Lega sarebbe un problema per i conti dell'Italia
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Sueddeutsche Zeitung, Financial Times, Times, Telegraph...
Goldman Sachs avverte: mercati troppo "indulgenti" sulle elezioni in Italia
Londra, 25 gen 08:42 - (Agenzia Nova) - Goldman Sachs è proprio un guastafeste: gli ultimi ottimi dati diffusi ieri, mercoledì 24 gennaio, mostrano ancora una volta che l'Eurozona è in pieno boom economico, ma la banca d'investimento statunitense avverte che i mercati sono diventati troppo indulgenti nei confronti del rischio politico rappresentato dalle elezioni del 4 marzo prossimo in Italia, il cui esito è imprevedibile e potenzialmente caotico. Così sul quotidiano economico britannico "The Financial Times" il reporter finanziario Nicholas Megaw commenta il rapporto che Goldman Sachs ha distribuito agli investitori suoi clienti. Nell'analisi della banca statunitense, l'analista Silvia Ardagna ritiene che il risultato più probabile delle elezioni italiane sarà "un Parlamento senza una chiara maggioranza e poi una vasta coalizione di governo tra partiti di sinistra, di centro e di destra": ma "la strada verso un tale esito potrebbe essere assai accidentata". Quindi i mercati "sembrano essere troppo indulgenti" nei confronti del rischio che una coalizione anti-europea o di destra possa arrivare al governo in Italia e "disfare quanto di buono è stato fatto per migliorare le finanze pubbliche" della terza economica dell'Eurozona. Ricordando che l'anno scorso il voto per le presidenziali in Francia ebbe un maggior impatto sui mercati, ma soprattutto a ridosso del primo turno elettorale, l'analisi di Goldman Sachs suggerisce che "nel prossimo mese di febbraio sia probabile una riconsiderazione dei valori degli investimenti italiani". Finora però, nota il "Financial Times", nonostante l'incertezza politica le azioni italiane sono tra quelle che hanno ottenuto i maggiori rialzi: l'indice FTSE MIB della Borsa di Milano a gennaio è stato quello che ha registrato i risultati migliori in Europa. E neppure il mercato delle obbligazioni di Stato, che generalmente è più sensibile al rischio politico, è stato finora scosso dall'imminenza delle elezioni in Italia. Il rendimento chiesto dagli investitori per i titoli del governo italiano a dicembre è leggermente salito rispetto ai sicurissimi Bund tedeschi dopo l'annuncio della data del voto; ma poi c'è stata un'inversione di tendenza e questa settimana per esempio lo spread tra i titoli a 10 anni dell'Italia e quelli equivalenti della Germania è caduto al suo livello minimo dall'ottobre del 2016.
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Promesse promesse, ma il vincitore delle elezioni forse sta promettendo troppo
Londra, 25 gen 08:42 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano inglese "The Times" risponde indirettamente all'analisi della banca d'investimento statunitense Goldman Sachs che ha lanciato l'allarme sul rischio politico rappresentato per i mercati dalle imminenti elezioni italiane, con un commento del suo editorialista Simon Nixon: tutti gli occhi sono puntati sull'appuntamento elettorale del 4 marzo prossimo in Italia, scrive il commentatore del "Times", ma non tutti gli occhi vedono le stesse cose. I mercati finora sembrano non essere affatto preoccupati dall'incertezza del dopo-elezioni: le azioni alla Borsa di Milano salgono, gli interessi dei titoli dello Stato italiano scendono, il paese sembra proprio essersi definitivamente lasciato alle spalle il peggio della crisi bancaria e la ripresa economica si sta rafforzando. Molti osservatori, nota l'editorialista Simon Nixon, sono preoccupati dalle mirabolanti promesse che quasi tutti i partiti italiani stanno facendo in vista del voto: promesse che, se attuate, manderebbero in rovina i conti pubblici. I politologi italiani rispondono che si tratta solo di propaganda elettorale: l'esito quasi certo delle elezioni sarà un accordo di governo tra il risorto leader del centro-destra Silvio Berlusconi e il Partito democratico (Pd) di Matteo Renzi. I veti incrociati faranno sì che dovranno essere accantonato le promesse pre-elettorali più pericolose per la tenuta delle finanze dello Stato. In questo ragionamento però c'è un pericolo, secondo il commentatore del "Times": il Pd potrebbe uscire dalle urne troppo indebolito per stringere un patto con Berlusconi, la cui coalizione di centro-destra rischierebbe quindi di vincere "troppo" e trovarsi così a dover governare e a rispettare le promesse fatte in campagna elettorale. E' questo lo scenario da incubo che agita i sonni dei leader di tutta Europa.
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Grecia ed Italia chiedono all'Ue di accogliere più immigrati ed un "piano Marshall" per l'Africa
Londra, 25 gen 08:42 - (Agenzia Nova) - I paesi dell'Unione Europea devono accogliere la loro parte di immigrati e profughi e non lasciare i paesi mediterranei ad affrontare da soli il flusso migratorio: lo hanno dichiarato il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni ed il suo collega greco Alexis Tsipras in occasione del Forum economico mondiale di Davos, in Svizzera; secondo i leader di Italia e Grecia, inoltre, le nazioni ricche dovrebbero affrontare le cause che stanno alla radice della crisi migratoria, impegnandosi alla realizzazione di un programma di aiuti in stile "piano Marshall" per l'Africa.
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Gentiloni a Davos: “Più forti come Europa”
Berlino, 25 gen 08:42 - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, è intervenuto al World Economic Forum di Davos, evidenziando la ripresa economica del suo paese a fronte però di crescenti diseguaglianze economiche e sociali. L’Italia ha riformato il mercato del lavoro e il sistema sociale negli ultimi anni, ma resta ancora molto da fare. Il numero di dipendenti ha raggiunto il livello più alto in 40 anni, ma il debito pubblico deve diminuire in modo sostenibile. Gentiloni spera che beneficerà della ripresa economica in particolare la classe medio-bassa. Quaranta giorni prima delle elezioni parlamentari il premier italiano si è detto fiducioso che le politiche di riforma possano essere portate avanti: “Abbiamo una certa esperienza nel trattare in modo flessibile l’instabilità politica”. Gentiloni si è anche espresso contro “il populismo politico radicale” che “dà le risposte sbagliate alle domande giuste”. Il presidente del Consiglio ha chiesto un approfondimento della cooperazione politica in Europa. “Chiunque abbia insistito sul crollo della Ue si è sbagliato e dovrebbe ammetterlo”, ha detto il capo del governo, "ma dobbiamo rinnovare l’Unione europea”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato l'impegno umanitario dell'Italia nel Mediterraneo. Per quanto riguarda gli investimenti in Nord Africa, l’Italia è il paese più importante in Europa. Gentiloni si è espresso con convinzione contro il protezionismo: è comprensibile che un politico voglia rappresentare gli interessi della gente nel proprio paese, ha detto Gentiloni, riferendosi al presidente Usa Donald Trump. Non deve essere il compito degli europei di mettere in prescrizione il presidente degli Stati Uniti. L'Europa dovrebbe invece riflettere sui propri punti di forza e prendere coscienza del proprio ruolo politico: “Dobbiamo diventare più forti come Europa”.
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Beppe Grillo si libera dei Cinque Stelle
Berlino, 25 gen 08:42 - (Agenzia Nova) - Liberazione. Così si potrebbe riassumere il distacco del comico italiano Beppe Grillo dal partito di protesta Cinque Stelle, sua creatura, che in un video dice debba camminare con le proprie gambe. Dopo 11 anni troppe sono le responsabilità che si sono accumulate sulle spalle del comico livornese. Inoltre governare è molto meno divertente che opporsi, come mostrano Roma e Torino, due città amministrate dai Cinque Stelle. Il movimento potrebbe ottenere circa il 27 per cento dei consensi alle prossime elezioni del 4 marzo. Il fatto che Grillo si sia sganciato a così poco tempo dall’appuntamento elettorale è sorprendente, secondo la "Sueddeutsche Zeitung". Grillo ora recupera tutti i diritti di marketing dei suoi spettacoli, di cui aveva ceduto una parte alla Casaleggio Associati. La rottura è quindi anche per la gestione aziendale. Lo spirito rivoluzionario degli inizi è svanito da tempo. Sono finiti i giorni in cui Grillo auspicava, nel cosiddetto Vaffa-Day, che tutti i potenti andassero all’inferno. Ora i Cinque Stelle guidati da Luigi Di Maio si stanno trasformando in un partito ordinario.
Leggi l’articolo della Sueddeutsche Zeitung