Quello che c'è da sapere sulla visita di Erdogan a Roma
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Libération, Pais, New York Times, Guardian
Erdogan a Roma per incontrare il Papa e le istituzioni italiane
Parigi, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è atteso per oggi a Roma, dove incontrerà papa Francesco, il presidente Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni. Ne parla "Libération", ricordando che la visita avviene durante "i bombardamenti mortali in Siria contro i curdi". Secondo il quotidiano, il leader turco ringrazierà il Pontefice per aver contestato la scelta del presidente statunitense Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Il Papa ha già fatto sapere che ne corso del colloquio si parlerà anche dell'offensiva militare contro i curdi nell'enclave siriana di Afrine. Con Mattarella e Gentiloni, il presidente turco parlerà di immigrazione, industria della difesa ed Europa.
Leggi l’articolo di Libération
La violenza razzista esplode nella campagna elettorale italiana
Madrid, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - Un uomo di 28 anni, Luca Traini, ex candidato della Lega, ha sparato sabato mattina dal finestrino della sua Alfa Romeo 147 contro alcuni migranti che passeggiavano nel centro della città di Macerata, ferendo cinque uomini e una donna, tutti di origine africana. La notizia è stata ripresa dai principali quotidiani spagnoli che aggiungono come Traini sia successivamente sceso dalla macchina, si sia avvolto con il tricolore italiano e abbia gridato "viva l'Italia", oltre a esibire il saluto fascista. Quando la Polizia si è avvicinata per ammanettarlo, l'uomo non ha opposto resistenza. Secondo il quotidiano "El Pais", ad appena un mese dalle elezioni italiane, previste per il prossimo 4 marzo, Traini ha ricordato all'Italia quali possono essere gli effetti di una campagna elettorale che punta sull'intolleranza verso l'arrivo di migranti nel territorio italiano ed europeo. I 300.000 sbarchi negli ultimi due anni, il senso di abbandono da parte delle istituzioni dell'Unione europea nella gestione dei flussi migratori e la rabbia diffusa a causa della perdurante crisi economica e bancaria hanno alimentato un discorso politico populista, xenofobo e antieuropeo che ha preso pericolosamente vigore. Il primo ministro italiano Paolo Gentiloni ha avvertito che lo Stato sarà severo con chi continuerà ad alimentare l'odio durante la campagna elettorale. Intanto Silvio Berlusconi, leader della coalizione di centro destra che riunisce Forza Italia, Lega nord e Fratelli d'Italia, è apparso ieri sera in televisione per avvertire gli italiani che "gli immigrati sono una bomba sociale pronta a esplodere". "Oggi in Italia ci sono almeno 630.000 immigrati, di cui solo il 5 per cento ha il diritto di rimanere. Il resto è una bomba sociale. L'immigrazione è una questione molto urgente. Quando saremo al governo, investiremo molte risorse economiche nella sicurezza ", ha concluso Berlusconi.
Leggi l’articolo del Pais
Lega sotto pressione dopo la sparatoria razzista
New York, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - Politici italiani di sinistra hanno accusato la Lega di essere il mandante morale della sparatoria di stampo razzista nella cittadina di Macerata avvenuta sabato 3 febbraio contro migranti africani. Luca Traini, che lo scorso anno si era candidato senza alcun successo con la Lega in elezioni locali, ha ammesso, senza alcun rimorso, di aver esploso i colpi. La Polizia, riferisce il quotidiano “New York Times”, ha affermato che l’uomo ha un simbolo nazista tatuato sopra il sopracciglio. Il leader della Lega, Matteo Salvini, in coalizione elettorale con l’ex premier Berlusconi, ha preso le distanze dall’aggressione, ricordando però che la violenza è frutto dell’immigrazione di massa dei recenti anni. Al quotidiano “La Stampa”, Salvini ha dichiarato che “casomai la colpa è del governo che ha fatto entrare in maniera incontrollata nel paese centinaia di migliaia di immigrati irregolari”. I partiti di sinistra hanno accusato Salvini di far appello ai sentimenti peggiori in un paese che ancora deve fare i conti con l’eredità del dittatore fascista Benito Mussolini che ha governato l’Italia dal 1922 al 1943. Negli ultimi quattro anni, circa 120 mila persone hanno ottenuto in Italia una forma di asilo, mentre 200 mila migranti vivono in condizioni precarie in attesa dell’esito delle domande. Molti altri hanno lasciato l’Italia verso il Nord Europa.
Leggi l’articolo del New York Times
Ecco perché Torino si è rivoltata contro il sindaco del Movimento 5 Stelle
Londra, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - Il quotidiano britannico "The Guardian", di tendenza laborista, ieri domenica 4 febbraio ha pubblicato un articolo a firma della sua inviata Angela Giuffrida sulla crescente disaffezione dei cittadini della città di Torino nei confronti della sindaca Chiara Appendino, eletta nelle liste del Movimento 5 stelle (M5s) nelle elezioni comunali del 2016 sull'onda di un sentimenti di protesta che però ora sembra rifluire a causa della delusione per le promesse mancate. L'amministrazione torinese, così come quella della sindaca Virginia Raggi a Roma, sarebbero dovute essere per il M5s il trampolino di lancio verso una vittoria a livello nazionale nelle elezioni politiche del 4 marzo prossimo: invece, scrive i "Guardian", entrambe si stanno rivelando per il movimento populista sempre più una palla al piede; i sondaggi a favore dei Cinquestelle non sono calati, ma il movimento non sembra aver effettuato nell'elettorato quello sfondamento che gli permetterebbe di prendere il potere.
Leggi l’articolo del Guardian
PANORAMA INTERNAZIONALE
Israele e Libano di contendono le riserve di gas offshore
Berlino, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - Israele e il Libano si contendono le riserve di gas naturale al largo delle loro coste, nelle acque del Mediterraneo, e la contesa si è intensificata negli ultimi giorni, dopo che Beirut ha assegnato alcuni blocchi a compagnie petrolifere internazionali. Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Liberman ha avvertito queste ultime di un “grave errore” nel partecipare alle operazioni. Il Libano ha annunciato che le operazioni inizieranno il 9 febbraio. Liberman ha definito l’annuncio da parte libanese un “atto provocatorio” che “contraddice tutte le regole”. I politici libanesi hanno reagito indignati a tali dichiarazioni. Il primo ministro Saad al Hariri ha accusato Israele di mettere in pericolo la stabilità regionale. L’anno scorso il Libano ha assegnato i diritti su due dei suoi dieci blocchi, i n. 4 e 9, alla società italiana Eni, a quella francese Total e alla Novatek della Russia. Tuttavia Israele rivendica il blocco n. 9 e altri due. Dal 2009 sono stati identificati e suddivisi diversi blocchi al largo delle coste dei due Stati in cui si troverebbero giacimenti di petrolio e gas. L’area controversa si estende per un totale di 776 chilometri quadrati nel Mediterraneo orientale, e a nulla è valso finora il tentativo da parte degli Stati Uniti di risolvere la disputa. Il Libano si è rivolto alle Nazioni Unite per la mediazione. Il presidente Michel Aoun ha parlato di “minaccia diretta al Libano”. Le relazioni tra i due paesi sono già tese giacché Israele teme che l’Iran, attraverso l’appoggio del governo di Hariri agli Hezbollah, guadagni influenza sul libano. Israele ambisce inoltre a diventare il più grande produttore di gas della zona. Un gasdotto lungo 2.100 chilometri dai giacimenti di Tamar e Leviathan dovrebbero trasportare il combustibile fino alla Grecia e all’Italia, passando per Cipro. A tal proposito alla fine dello scorso anno è stata firmata una lettera d’intenti tra i ministri dell’Energia dei paesi coinvolti. Se i piani saranno rispettati entro il 2025, quello israeliano diventerà il gasdotto sottomarino più lungo del mondo e avrà un costo totale di cinque miliardi di euro.
Leggi l’articolo del Sueddeutsche Zeitung
L'Unione europea darà il via libera all'Opa di Acs per Abertis
Madrid, 5 feb 08:45 - (Agenzia Nova) - La compagnia Acs riceverà domani, martedì 6 febbraio, l'autorizzazione da parte della Direzione della concorrenza dell'Unione europea per l'offerta pubblica di acquisto (Opa) che la controllata Hochtief ha lanciato per Abertis, un'operazione dal valore di 18 miliardi di euro che si pone in aperta competizione con l'Opa effettuata dalla compagnia italiana Atlantia dal valore di 16 miliardi di euro. Lo riferisce il quotidiano economico spagnolo "Expansion", che aggiunge come la società italiana abbia già reso nota l'intenzione di apportare modifiche alla propria proposta per renderla più competitiva e abbia convocato un'assemblea degli azionisti per il prossimo 21 febbraio.
Leggi l’articolo del Expansion