La situazione politica in Italia è un regalo alla Spagna
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Expansion, Pais, Sueddeutsche Zeitung, Times...
L’instabilità dell’Italia restituisce alla Spagna il ruolo di protagonista
Madrid, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La Spagna continua ad avere un posto privilegiato nel cuore degli investitori internazionali in quanto alternativa più immediata all’Italia, travolta dall’instabilità in seguito alle elezioni del 4 marzo. Lo riferisce il quotidiano economico spagnolo “Expansion” che aggiunge come secondo l’agenzia di rating Moody’s e Scope, "l'economia italiana presenta debolezze strutturali legate alla bassa crescita, all’alto debito pubblico e i risultati delle elezioni mettono in discussione l'impegno e la capacità del prossimo governo di risolvere queste sfide”. Questo scenario non piace agli investitori internazionali che vedono invece nella Spagna la nazione sulla quale puntare per la rinascita dell’Europa meridionale.
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Elezioni italiane, una sveglia per l'Europa
Berlino, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - Le elezioni politiche in Italia con la vittoria dei populisti sono uno shock per l’Europa, ma potrebbero anche rivelarsi un colpo di fortuna, scrive la "Sueddeutsche Zeitung". Nel bel mezzo della discussione su un’ambiziosa euro-riforma e sui nuovi strumenti di stabilizzazione del bilancio e di finanziamento, l'esito del voto italiano è un campanello d’allarme: la zona euro richiede regole e istituzioni che continuino a funzionare se uno Stato membro sospende la cooperazione e fa perno su una politica irresponsabile. Il dibattito sulla riforma dell’unione monetaria europea ha negligentemente ignorato questa possibilità. Finora, la preoccupazione principale è stata quella che la zona euro potesse essere colpita da shock esterni. Un esempio è stata la Brexit. Un altro scenario sono gli attacchi di panico sui mercati dei titoli di Stato innescati da eventi globali, che portano a un circolo vizioso di tassi di interesse in aumento e banche in difficoltà. Per tutti questi casi devono essere costruiti nuovi strumenti di difesa. Nuovi strumenti di finanziamento, come le “obbligazioni sicure” favorite dalla Commissione europea, dovrebbero fornire maggiore sicurezza sui mercati obbligazionari. E un sistema europeo di assicurazione dei depositi è inteso a proteggere i sistemi bancari nazionali dagli shock di una crisi del debito sovrano nazionale. Tutte queste idee, scrive il quotidiano tedesco, possono avere senso partendo dal presupposto che gli Stati della zona euro siano guidati da governi responsabili che non provocano essi stessi uno shock asimmetrico. Il risultato delle elezioni italiane mette in dubbio questo presupposto. Il programma del Movimento a cinque stelle, primo partito italiano, include promesse che vanno dal reddito di cittadinanza, alle pensioni minime e ai tagli alle tasse oltre ad investimenti statali di grandi dimensioni. Se attuato in modo anche parziale, scrive la "Sueddeutsche Zeitung", tale programma minaccia di scuotere la fiducia degli investitori nel futuro economico del paese. Se ci fosse già un Fondo monetario europeo o un sistema europeo di assicurazione dei depositi, tutti questi strumenti sarebbero attivati per prevenire una nuova capitolazione in Italia. In questo modo, le conseguenze negative delle decisioni elettorali irresponsabili sarebbero socializzate in larga misura e i risparmiatori europei diverrebbero garanti delle banche italiane. L’Italia ha un debito pubblico di 2.300 miliardi di euro, che è sette volte il debito pubblico greco. Il paese è chiaramente “troppo grande per fallire”. Una bancarotta disordinata causerebbe una nuova crisi finanziaria internazionale. L’Europa dovrebbe evitare un crollo finanziario di questa economia a quasi tutti i costi. Anche le regole come il Patto di stabilità e crescita non offrono alcuna via d’uscita. Il patto di stabilità non ha funzionato per i governi italiani favorevoli all’Europa. Nessuno crede seriamente che il patto possa essere utile per un governo a Cinque stelle con il suo rifiuto programmatico della presunta “dittatura di Bruxelles”. Pertanto il quadro dell’euro deve essere sufficientemente solido per funzionare anche con i governi non cooperativi. I nuovi strumenti, conclude il quotidiano tedesco, devono essere progettati in modo tale che la loro attivazione sia credibilmente esclusa per i paesi irresponsabili. Solo in questo modo la zona euro può essere immunizzata contro i tentativi di ricatto di elettori e politici. Inoltre le banche della zona euro dovrebbero in futuro detenere solo un numero limitato di titoli di Stato. Questo limite garantirebbe che una bancarotta sovrana di un paese della zona euro non affligga anche gli altri. L’Europa ha bisogno di un’istituzione veramente indipendente e non politica che dia credibilità a condizioni e regole. La Commissione europea, secondo la "Sueddeutsche Zeitung", non è adatta a questo compito a causa del suo ruolo di moderatore e attore politico, dimostrato di nuovo ogni anno dalla sua gestione del Patto di stabilità.
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I Cinquestelle hanno stravinto in Sicilia, ma restano i dubbi sulle loro credenziali democratiche
Londra, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - Per meglio capire la vittoria elettorale del Movimento 5 stelle (M5s), il corrispondente dall'Italia del quotidiano britannico "The Times", Tom Kington, è andato a Palermo a parlare con gli elettori e con i candidati M5s: il risultato è un reportage pubblicato oggi lunedì 19 marzo da cui emergono luci ed ombre del successo dei Cinquestelle. Il giornalista inglese scrive che il M5s è animato da un tipo di populismo molto "sui generis", non assimilabile alla tendenza che ad esempio ha dato la vittoria alla Brexit: nel corso della campagna elettorale ha abbandonato il suo euroscetticismo ed ha ammorbidito i toni del suo messaggio anti-migranti, dando così sostanza alla rivendicazione del suo fondatore Beppe Grillo secondo cui il M5s ha assorbito la rabbia degli elettori evitando che andasse ad alimentare i peggiori istinti populistici dei gruppi di estrema destra. D'altro canto però, obbietta il "Times", i Cinquestelle continuano a corrispondere per molti aspetti al cliché dei partiti populisti, a cominciare da quella diffidenza nei confronti dei giornalisti che i vertici del movimento hanno raccomandato di usare ai nuovi eletti nella prima riunione tenuta dopo il voto in un albergo di Roma. E poi c'è Rousseau, la piattaforma online che è lo strumento con cui vengono testate le opinioni dei membri del partito e viene messa in pratica la democrazia diretta: un preludio del sogno populistico di Grillo di un futuro in cui gli italiani voterebbero per dei referendum settimanali svuotando il compito del Parlamento. Ebbene, scrive Tom Kington, Rousseau è gestita dall'elusivo e poco sorridente esperto informatico Davide Casaleggio, il quale afferma di non avere alcun ruolo politico ma che in realtà è universalmente ritenuto come l'umo che tira le fila del partito assieme al suo candidato premier Luigi Di Maio; il problema con i Cinquestelle è proprio questo, ne conclude l'inviato del "Times": dicono che vogliono realizzare la volontà del popolo, ma alla fine le vere decisioni vengono prese a porte chiuse da un ristretto gruppo dirigente.
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Elliot critica la gestione di Telecom Italia da parte di Vivendi
Parigi, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - Il fondo statunitense Elliot "attacca frontalmente Vivendi" chiedendo agli azionisti di Telecom Italia un consiglio di amministrazione "veramente indipendente". Lo scrive "Les Echos", aggiungendo che il gruppo francese, principale azionista dell'operatore italiano, "si dice aperto alla discussione" anche se non è "convinto dal progetto di Elliot". Il fondo ha inviato venerdì mattina una lunga lettera agli azionisti contestando la gestione di Vivendi. Nel 2017 il volume d'affari di Tim è salita ma il suo Ebitda è calato. Elliot chiede la sostituzione di sei dei quindici membri attuali del consiglio di amministrazione. Per evitare eventuali conflitti di interessi, il gruppo di Vincent Bolloré si è mostrato disponibile a sostituire Arnaud de Puyfontaine, attuale presidente esecutivo di Tim.
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Indagine contro ong spagnola Proactiva Open Arms
Madrid, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La procura di Catania ha aperto ieri un’indagine contro l’organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms e ha ordinato il fermo dell’imbarcazione impiegata dalla Ong per soccorrere i migranti nel Mediterraneo. Lo riferiscono oggi i quotidiani spagnoli “El Pais” ed “Expansion” che aggiungono come la nave sia stata confiscata in maniera preventiva, dopo l’operazione di salvataggio di 216 migranti a circa 70 miglia dalla costa libica in contrasto con la Guardia costiera del paese nordafricano, con l’accusa di “favorire l’immigrazione clandestina e associazione a delinquere”. Proactiva Open Arms è l' unica ong spagnola dedita al salvataggio di migranti nel Mediterraneo. Secondo il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, la nave spagnola avrebbe mostrato la "volontà di portare gli immigrati in Italia" e avrebbe "violato la legge e gli accordi internazionali non consegnandoli alle autorità libiche". La Polizia italiana ha perquisito la nave domenica mattina e ha chiesto la documentazione al capitano Marc Reig e al capo missione della ong, Anabel Montes.
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PANORAMA INTERNAZIONALE
Slovacchia: attacco al giornalismo
Madrid, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La libertà di stampa ha subito un duro colpo nell’Unione europea. Esordisce così l’articolo pubblicato dal quotidiano spagnolo “El Pais” sull’uccisione della giornalista maltese, Daphne Caruana Galizia, lo scorso ottobre, e sull’omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak. In entrambi i casi i giornalisti stavano svolgendo indagini su casi di corruzione all’interno delle istituzioni. L’indignazione provata da gran parte della popolazione slovacca ha portato migliaia di manifestanti a riunirsi venerdì scorso e a manifestare la propria rabbia, rivendicando "decenza" politica nonostante le dimissioni del primo ministro Robert Fico. Kuciak stava indagando infatti sui presunti legami della mafia calabrese con persone vicine al primo ministro. “El Pais” ammonisce che qualsiasi attacco alla libertà di stampa è un'aggressione intollerabile contro la democrazia e i valori europei e l’Unione europea deve contribuire a proteggere il giornalismo investigativo, poiché "senza media impegnati nella difesa della verità non esiste una società libera".
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