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"Salvini è la vergogna d'Europa"

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli del Pais, Telegraph, Financial Times, Vanguardia e Time

Angela Merkel supplica il premier dell'Italia Giuseppe Conte di andare al vertice sull'immigrazione 

Londra, 22 giu (Agenzia Nova) - Il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, ha minacciato di non partecipare al mini-vertice informale dell'Ue sull'immigrazione, convocato per dopodomani domenica 24 giugno a Bruxelles con il chiaro intento di salvare il governo della Germania di Angela Merkel, ed è stato convinto a ripensarci solo grazie ad una serie di telefonate fattegli da una cancelliera tedesca assediata in patria per le sue politiche migratorie: di questo retroscena del vertice d'emergenza parlano diffusamente due quotidiani britannici, il foglio economico "The Financial Times" ed il giornale tradizionalista "The Times". I due lunghi articoli, sono firmati per il giornale della City di Londra dai corrispondenti a Bruxelles Michael Peel ed Alex Barker e dal corrispondente da Roma James Politi; quello del quotidiano londinese dal suo corrispondente per l'Italia, Tom Kington. Entrambi i testi ricordano come l'ira del governo di Roma sia stata provocata dalla bozza di documento che era stata messa a punto all'inizio della settimana dalla Merkel assieme al presidente francese Emmanue Macron: in base ad essa, l'Italia avrebbe dovuto riprendersi le migliaia di migranti illegali a cui fosse rifiutato il permesso di soggiorno in Germania; nelle intenzioni del duo franco-tedesco, il documento in questione sarebbe appunto dovuto essere adottato dal vertice di domenica. I giornali britannici sottolineano che lo scontro con Roma ha messo i evidenza le difficoltà in cui si trova la cancelliera tedesca: Angela Merkel infatti finora non è riuscita a trovare un compromesso con il Partito cristiano-sociale (Csu), che pretende severe misure per bloccare il flusso di immigrati in Germania. La Csu, partner del partito della Merkel (Cdu) nel governo di Berlino, le ha dato un ultimatum: due settimane di tempo per trovare una soluzione soddisfacente, oppure i duri dell'ala bavarese della coalizione Cdu-Csu toglieranno la spina all'esecutivo. 


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Turbolenze migratorie, il premier Conte parteciperà al minivertice di Bruxelles 

Madrid, 22 giu (Agenzia Nova) - Nuove turbolenze colpiscono il minivertice sull’immigrazione previsto per domenica prossima a Bruxelles e convocato dal cancelliere tedesco, Angela Merkel. Ad assestare il primo colpo, i Paesi di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) annunciando un boicottaggio dell’appuntamento. A seguire, scrive il quotidiano “La Vanguardia”, l’Italia che, attraverso un post su Facebook del ministro dell’Interno Matteo Salvini, aveva fatto sapere inizialmente che non avrebbe partecipato alla riunione. Il governo di Roma è poi tornato indietro sui suoi passi, dopo aver ricevuto una telefonata dalla Merkel. Secondo quanto riferito dal premier Giuseppe Conte, infatti, il cancelliere avrebbe garantito che la bozza della conferenza, filtrata su alcuni organi di stampa, era in realtà solo un “malinteso”. La Merkel avrebbe inoltre assicurato a Conte che domenica non verrà siglato alcun testo, ma si terrà solo un dibattito per anticipare le decisioni del summit formale di giovedì e venerdì a cui parteciperanno tutti i 28 Paesi membri dell’Unione europea. Nel corso della telefonata, Conte avrebbe avuto garanzie anche sul fatto che la proposta dell’Italia sull’immigrazione sarà al centro del tavolo.  

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Italia: "El Pais", Salvini è la vergogna d’Europa 

Madrid, 22 giu (Agenzia Nova) - “Il Governo italiano, da quando ha preso il potere Matteo Salvini (sebbene pare che il premier sia un certo Giuseppe Conte), sta diventando la principale minaccia ai valori che l’Europa rappresenta dalla Seconda guerra mondiale”: è quanto si legge oggi su un editoriale pubblicato da “El Pais” che punta il dito contro la decisione del Belpaese di respingere l’ennesimo barcone di “carne umana” proveniente dalla Libia. “Matteo Salvini – si legge – è diventato la vergogna d’Europa, come Donald Trump lo è di una America che si è forgiata grazie all’accoglienza e ai flussi di stranieri, fra cui c’è anche la moglie”, Melania Trump. Fra le misure più controverse prese dal leader della Lega, il quotidiano ricorda il rifiuto di sbarcare l’Aquarius; il respingimento della nave Ong Lifeline; la minaccia di ritirare la scorta allo scrittore Roberto Saviano, reo di aver criticato la sua xenofobia; il censimento dei rom che “cela un attacco etnico che ricorda Hitler e i Balcani”. “Quanto tarderebbe l’Europa – si chiede Berna Gonzalez Harbour, autrice dell’editoriale – a condannare un attacco simile se provenisse da uno Stato minore? Come reagirebbe Bruxelles se chi separa i bimbi dai genitori alla frontiera non fossero gli Stati Uniti ma l’Uzbekistan?”. “Bisogna alzare la voce – conclude l’articolo – in Europa non può esserci spazio per la vergogna”. Vogliamo “l’Italia di Erri De Luca e non quella di Mussolini”.  

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Nuovo allarme dall'Italia, gli apostoli della "Italexit" hanno preso il controllo del Parlamento 

Londra, 22 giu (Agenzia Nova) - Nuovo allarme dall'Italia: in tutte le posizioni-chiave nelle commissioni Bilancio e Finanze del Parlamento di Roma, alla metà di questa settimana sono stati eletti gli esponenti "più radicalmente euroscettici" dei partiti che hanno formato il nuovo governo italiano il 1° giugno scorso, l'anti-sistema Movimento 5 stelle (M5s) e la Lega di estrema destra il cui slogan è "Prima gli italiani"; ne parlano diffusamente oggi venerdì 22 giugno due quotidiani britannici, il giornale economico "The Financial Times" ed il foglio conservatore "The Telegraph". Nei rispettivi lunghi articoli di cronaca e di analisi, i due giornali sottolineano come questi "gli apostoli della "Italexit" hanno così conquistato un notevole potere di interdizione sulle decisioni in materia di politiche fiscali e finanziarie che il nuovo esecutivo italiano sarà chiamato a prendere nelle prossime settimane e mesi: sarà ad esempio pressoché impossibile per i ministri "tecnici" presenti nel governo di Roma adottare la draconiana direttiva europea sui fallimenti bancari, il cosiddetto "bail-in"; per converso, è altamente prevedibile che l'Italia e la Commissione europea si troveranno a breve in rotta di collisione sulle regole Ue in materia di spesa pubblica e bilancio dello Stato. La nuova ed in parte inaspettata situazione politica che si è venuta a creare ha scosso la recente breve calma registrata sui mercati italiani dei titoli di Stato e delle azioni: i rendimenti dei titoli pubblici italiani a 2 anni ieri giovedì 21 giugno sono schizzati in alto di 35 punti base allo 0,93 per cento, per poi ripiegare ed attestarsi allo 0,754 per cento; e lo spread con i corrispondenti titoli della Germania, che ne misura il rischio politico, è balzato a 240 punti. Anche la Borsa di Milano ne ha sofferto: l'indice Ftse Mib dei principali titoli azionari ha lasciato sul campo fino al 2 per cento del suo valore, penalizzando soprattutto le banche.  

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