Lo scetticismo dell'Europa per la posizione dell'Italia sul Venezuela
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese
L’Italia è l'unica potenza Ue a non aver riconosciuto Guaidó
Madrid, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - L'ampia maggioranza degli Stati membri dell'Unione europea ha riconosciuto l'autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidó, nelle ore immediatamente successive alla scadenza dell'ultimatum dato a Nicolas Maduro dal primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, per convocare nuove elezioni. Ad oggi, sei sono i Paesi che, per diversi motivi, non ritengono legittimato il leader dell'opposizione e dell'Assemblea nazionale a prendere il posto del successore di Hugo Chavez: Italia, Grecia, Irlanda, Romania, Slovacchia e Cipro. Di questi, scrive oggi il quotidiano "El Pais", l'Italia è il caso più eclatante, essendo l'unica potenza Ue e non essersi allineata. La strana alleanza di governo, formata dall'antisistema Movimento 5 stelle e dalla Lega di destra, non è riuscita, per il momento, a superare le divisioni interne sulla questione. L'impasse ha quindi impedito all'esecutivo gialloverde di adottare una posizione chiara. Diversi membri della maggioranza si sono affrettati a chiarire che ciò non significa che l'Italia appoggi Maduro. In particolare, da un lato, il M5s difende il tradizionale principio di non interferenza nella politica interna di un altro paese ed è quindi più riluttante a prendere una posizione, mentre dall'altra parte, la Lega è a favore della caduta del regime del "dittatore rosso" Maduro. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto lunedì, senza successo, di fare chiarezza sul caso e ha invitato il governo ad allinearsi con la posizione europea. Da parte sua, il ministro degli Esteri, il tecnico indipendente Enzo Moavero Milanesi, non si è ancora espresso, ma lo farà presto dal momento che ha annunciato la sua presenza alla riunione del gruppo di contatto in Uruguay che si terrà domani, 7 febbraio.
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La posizione su Guaidó allontana il sogno di Salvini di un'alleanza populista europea
Madrid, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - L'onnipresente ministro dell'Interno italiano, il leader della Lega Matteo Salvini, fino a poche settimane fa, stava cercando di costruire una potenziale alleanza nazional-populista in vista delle prossime elezioni di maggio. La crisi del Venezuela, però, ha allontanato, almeno per ora, questa possibilità. Lo scrive il quotidiano spagnolo "Abc", notando che se da una parte Salvini scrive tweet contro Nicolas Maduro, definendolo un "dittatore rosso", dall'altra il suo governo respinge il riconoscimento di Juan Guaidó come suo successore, mettendo a nudo le forti tensioni all'interno della maggioranza formata da Lega e Movimento 5 stelle, due partiti anti immigrati e anti Bruxelles, uno vicino agli Stati Uniti, l'altro alla Russia.
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Il governo nomina ministro Savona presidente Consob
Berlino, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - Il governo ha nominato ieri, 5 febbraio, il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob). L'interim degli Affari europei è stato assunto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Lo riferisce il quotidiano tedesco “Handelsblatt”, aggiungendo che la nomina di Savona a presidente della Consob dovrà essere confermata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Era stato lo stesso capo dello Stato a non approvare la nomina di Savona, noto per le sue posizioni critiche verso l'Ue, a ministro dell'Economia e delle Finanze durante le consultazioni che portarono alla formazione del governo di Lega e Movimento 5 Stelle (M5S), entrato in carica il primo giugno scorso. Ora, però, sostengono fonti vicine a Mattarella citate da “Handelsblatt”, il presidente della Repubblica dovrebbe confermare la nomina di Savona alla presidenza della Consob. L'incarico è vacante da settembre 2018, quando l'allora presidente della Consob, Mario Nava, si dimise a seguito delle pressioni subite da Lega e M5S, che lo accusavano di imparzialità per aver avuto un impiego presso la Commissione europea.
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Di Maio e Di Battista incontrano gilet gialli a Parigi
Amburgo, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - Una delegazione del Movimento 5 Stelle (M5S), guidata dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista, si è recata a Parigi nella giornata di ieri, 5 febbraio, per incontrare alcuni esponenti dei gilet gialli. Lo riferisce il settimanale tedesco “Der Spiegel”, aggiungendo che tra i gilet gialli incontrati dai Cinquestelle vi erano uno dei portavoce del movimento di protesta, Christophe Chalençon, e dei candidati alle elezioni europee di maggio prossimo. Saranno proprio i candidati dei gilet gialli alle europee a recarsi a Roma “nelle prossime settimane” per un nuovo incontro con il M5S, ha reso noto l'ufficio di Di Maio, aggiungendo che tra il movimento di protesta francese e il partito fondato dal comico genovese Beppe Grillo vi sono numerosi “punti in comune”, soprattutto in questioni come “le politiche sociali, la democrazia diretta e l'ambiente”. A sua volta, in un messaggio sul proprio profilo Twitter, Di Maio ha commentato l'incontro con i gilet gialli affermando che “il vento del cambiamento ha valicato le Alpi”.
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PANORAMA INTERNAZIONALE
Difesa spagnola, "l'intolleranza italiana minaccia la missione Sophia"
Madrid, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - Il ministro della Difesa spagnolo, Margarita Robles, ha espresso forti perplessità sulla continuazione della missione Sophia per la lotta contro il traffico di immigrati nel Mediterraneo, a causa della posizione "molto dura" e "molto intollerante" del governo italiano e del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Lo scrive il quotidiano "El Pais", ricordando che l'operazione, lanciata dall'Ue nel 2015, ha concluso il mandato lo scorso dicembre ed è stata prorogata per tre mesi, fino al 1° aprile, nella speranza che i Paesi membri raggiungano un accordo. Il problema, spiega il giornale, risiede nel rifiuto del governo italiano di autorizzare lo sbarco dei migranti nei propri porti. Da quando è stata lanciata, Sophia ha salvato 44.916 vite, ma questa cifra è scesa drasticamente a 107 nella seconda metà dello scorso anno e a 0 negli ultimi mesi. Il quartier generale delle operazioni, con sede a Roma, sta infatti allontanando le navi europee dalle coste libiche, limitando così la loro efficacia e aumentando il rischio di naufragi. Robles ha sottolineato che la Spagna, la Francia e l'Alto rappresentante europeo per la Politica estera, Federica Mogherini, sostengono il progetto ma non ha nascosto la sua "preoccupazione" per la posizione dell'Italia che "mescola" l'operazione europea con le polemiche sull'immigrazione irregolare. Il ministro si è così espresso ieri, 5 febbraio, di fronte alla Commissione difesa del Congresso, riferendo sulle missioni delle Forze Armate all'estero, il cui costo totale dovrebbe salire quest'anno a 1,17 miliardi di euro, 76 in più (6,9 per cento) rispetto al 2018.
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Francia: candidato alle europee del Rassemblement National Bardella, l’Italia di Salvini è un modello
Parigi, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - L’Italia del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, “è un modello”. Lo ha detto Jordan Bardella, capolista per il Rassemblement National (ex Front National) alle prossime elezioni europee, in un’intervista al quotidiano di estrema destra “Présent” ripresa da “Le Figaro”. “I nostri deputati lavorano con lui (Salvini, ndr) al Parlamento europeo da diversi anni, e c’è una vera amicizia politica tra (la presidente del Rassemblement National, ndr) Marine le Pen e lui”, ha detto Bardella. La Lega, partito nata come formazione secessionista, ha preso spunto dall’estrema destra francese diventando in questi ultimi anni una formazione di stampo nazionalista. Salvini “dimostra anche che la corrente di idee che rappresentiamo in Francia da molto tempo in merito alla preferenza nazionale e alla difesa delle frontiere non è più isolata ma risponde a una vera richiesta dei popoli in Europa”, ha detto Bardella. “In pochi mesi Salvini ha fatto scendere del 65 per cento le richieste d’asilo in Italia spiegando chiaramente che le navi dei migranti saranno sistematicamente riaccompagnate al loro punto di partenza”, ha poi aggiunto il candidato del Rassemblement National.
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Francia: il progetto di referendum del presidente Macron ricorda la sconfitta di Renzi nel 2016
Parigi, 6 feb 08:23 - (Agenzia Nova) - L’idea del presidente francese Emmanuel Macron di organizzare un referendum in concomitanza con le prossime elezioni europee sui temi discussi durante il grande dibattito nazionale ricorda l’ex premier Matteo Renzi, che è stato costretto a dimettersi proprio a causa di un referendum perso sulla riforma costituzionale nel 2016. Dopo due anni al potere, ricorda “Le Figaro” in un editoriale, Renzi sembrava essere in grado di poter fare tutto quello che voleva, proprio come Macron dopo la sua elezione all’Eliseo. Sebbene sia improbabile che il presidente francese possa rinunciare alla sua carica visti i poteri di cui dispone, la crisi dei gilet gialli potrebbe mettere in difficoltà le istituzioni. Un referendum potrebbe avere degli effetti devastanti, visto che in Italia è servito a canalizzare la protesta dei partiti populisti. “Se Emmanuel Macron sceglie di organizzare un referendum lo stesso giorno delle elezioni europee correrà un rischio enorme”, scrive il quotidiano.
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