Il porto di Lampedusa. Foto LaPresse

L'Ong italiana che sfida Salvini ha salvato 49 migranti

Redazione

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di El Pais, Guardian, New York Times, Telegraph e Financial Times

Nave Ong italiana salva 49 naufraghi a largo della Libia

Madrid, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - L'unica nave di una ong battente bandiera italiana, la Mare Jonio, ha salvato ieri, 18 marzo, 49 migranti a bordo di un barcone in avaria, a circa 49 miglia dalle coste della Libia. Lo riferisce la stampa spagnola, aggiungendo che la nave si sta ora dirigendo verso Lampedusa, dopo aver chiesto alle autorità italiane l'autorizzazione allo sbarco in un porto sicuro. Per la Mare Jonio si tratta del primo salvataggio in mare per cui sarà anche la prima volta che il ministero dell'Interno, diretto da Matteo Salvini, si troverà a gestire una situazione di questo tipo. Secondo quanto si apprende, la nave italiana è intervenuta dopo essere stata allertata da un velivolo da ricognizione dell'ong Sea Watch, che ha riferito di un gommone alla deriva in acque internazionali. La Mare Jonio, dopo aver informato la sede operativa della Guardia Costiera italiana, si è quindi recata nel luogo indicato e ha svolto le operazioni di soccorso ottemperando alle regole del diritto internazionale. Tra i soccorsi, ci sono anche 12 minori. Le persone a bordo erano in mare da quasi due giorni. 
 
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Ong italiana soccorre 49 migranti al largo della Libia

Londra, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La nave Mare Jonio dell'organizzazione non governativa italiana Mediterranea Saving Humans ha soccorso 49 migranti dal naufragio del loro barcone al largo delle coste della Libia. L'operazione di salvataggio, avvenuta nella giornata di ieri 18 marzo, ha provocato la reazione del governo, che ha avvertito di essere pronto a "fermare una volta per tutte" le navi delle ong intenzionate a far sbarcare i migranti in Italia. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico "The Guardian", ricordando come il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, abbia ripetutamente dichiarato che le acque territoriali dell'Italia sono chiuse alle unità delle ong che salvano i migranti nel Mediterraneo. Non è chiaro, scrive il "Guardian", se la Mare Jonio abbia contravvenuto a un ordine del comando delle operazioni navali di Roma, che avrebbe detto di lasciare le operazioni di soccorso dei migranti alla Guardi costiera libica. Quel che è certo è che la Mare Jonio sta facendo rotta verso l'Italia e, se il governo dovesse negare il permesso di attraccare in porto del paese, vi sarebbe il primo confronto tra l'esecutivo di Roma e la nave di un'ong che batte bandiera italiana. 
 
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La Scala di Milano vota contro l'investimento dell'Arabia Saudita

New York, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - Il Teatro alla Scala di Milano ha deciso lunedì di restituire oltre tre milioni di euro in finanziamenti all'Arabia Saudita, in risposta alle crescenti critiche sul fatto che il principale tempio della musica classica e del teatro in Italia non dovesse accettare denaro da un paese che viola i diritti umani. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto che il consiglio di amministrazione del Teatro ha deliberato sulla questione e "ha deciso all'unanimità di restituire i soldi". Sono state così bloccate diverse iniziative che erano state discusse, incluso l'assegnazione di una rappresentanza al ministro della Cultura dell'Arabia Saudita in cambio dei cospicui investimenti. Sala e altri funzionari italiani hanno detto lunedì che la decisione non deve essere intesa come ostile nei confronti di Riad. Si basava invece, hanno detto, su altre considerazioni, tra cui le implicazioni legali dell'adesione straniera al consiglio di teatro.

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EasyJet abbandona il salvataggio di Alitalia

Londra, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La compagnia aerea low cost britannica EasyJet ha annunciato ieri, 18 marzo, di ritirarsi dai colloqui con Ferrovie dello Stato e il vettore statunitense Delta Airlines per l'istituzione di un consorzio volto a salvare Alitalia. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico "Financial Times", ricordando che nel 2017 Alitalia è fallita per la terza volta in un decennio anche se i suoi aerei continuano a volare grazie ad un aiuto di 900 milioni di euro ricevuto dal governo italiano. Nel comunicare il suo ritiro dai colloqui con Ferrovie dello Stato e Delta Airlines, EasyJet ha dichiarato di voler "restare impegnata in Italia, mercato strategico in cui la compagnia trasporta 18,5 milioni di passeggeri all'anno e dà lavoro a 1.400 persone". 
 
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Presidente Sorveglianza bancaria Bce Enria critica fusioni tra "campioni nazionali"

Londra, 19 mar 08:34 - (Agenzia Nova) - La massima autorità dell'Eurozona in materia di controlli finanziari, l'italiano Andrea Enria, che dal novembre 2018 presiede il Consiglio di sorveglianza della Banca centrale europea (Bce), ha criticato l'idea di creare mega-banche, che siano campioni nazionali dei singoli paesi Ue o campioni europei, allo scopo di competere con i grandi istituti di credito globali: lo riporta il quotidiano economico britannico "Financial Times"; secondo il quale le dichiarazioni di Enria potenzialmente potrebbero porre la Bce in rotta di collisione con gli forzi del governo della Germania di proteggere il settore tedesco del credito attraverso la fusione di due delle più grandi banche del paese, Deutsche Bank e Commerzbank. Nella sua prima intervista rilasciata da quando ha assunto la carica di presidente del Single Supervisory Mechanism (SSM, il meccanismo unico di supervisione bancaria della Bce; ndr), Enria ha dichiarato: "Non mi piace particolarmente l'idea dei campioni nazionali o dei campioni europei; specialmente se uno è il supervisore delle banche, non dovrebbe promuovere alcun particolare esito dei processi strutturali". Deutsche Bank e Commerzbank, ricorda il giornale della City di Londra, hanno avviato formali trattative per una possibile fusione dopo che il governo di Berlino ha detto che appoggerà tutte le ristrutturazioni necessarie perché il loro matrimonio abbia successo. Enria ha preferito non esprimere alcun giudizio specifico sul progetto delle due grandi banche tedesche, in linea con la regola del SSM di non fare commenti su singoli istituti di credito; e non ha voluto anticipare nulla dell'atteggiamento che la sorveglianza della Bce potrebbe avere nei confronti della loro fusione, anche perché la sua intervista è avvenuta prima che Deutsche Bank e Commerzbank confermassero le trattative in corso. Tuttavia, scrive il "Financial Times", il presidente della sorveglianza bancaria ha messo ben in chiaro come, in ogni caso, nell'esprimere il suo giudizio il SSM ignorerà volutamente qualsiasi motivazione politica a favore della proposta fusione. 


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