L'incidente in laguna a Venezia inchioda il M5s sul tema grandi navi
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese
Fico difende migranti, rom e sinti, Salvini reagisce con indignazione
Berlino, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - A margine della tradizionale sfilata militare tenuta ieri su via dei Fori imperiali a Roma per la Festa della Repubblica, il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico del Movimento 5 Stelle (M5S), ha dichiarato che il 2 giugno è “una festa per gli italiani così come per i migranti e le minoranze, quali rom e sinti”. Per la terza carica dello Stato, “chiunque si trovi in Italia ha gli stessi diritti”, riferisce l'emittente radiofonica tedesca “Deutschlandfunk”, secondo cui il vicepresidente del Consiglio, ministro dell'Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, ha reagito “con indignazione” alle affermazioni di Fico. In particolare, per il titolare del Viminale, le parole pronunciate dal presidente della Camera a margine della parata del 2 giungo sono “un'offesa nei confronti delle Forze armate”.
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Spagna-Italia: Vox esclude alleanza con la Lega al Parlamento europeo
Madrid, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - I tre neoeletti di Vox al Parlamento europeo non si siederanno accanto ai colleghi della Lega di Matteo Salvini o del Rassemblement national di Marine Le Pen. Lo scrive il quotidiano "El Pais", spiegando che il vice segretario delle relazioni internazionali del partito di estrema destra spagnolo, Ivan Espinosa de los Monteros, ha fatto sapere che "è improbabile" che i suoi eurodeputati aderiscano alla grande alleanza che vuole costruire e presiedere il potente ministro dell'Interno italiano. "Ci sono molte cose che ci separano", ha ammesso Espinosa de los Monteros. L'intenzione di Vox di non aderire al progetto sovranista - fa notare "El Pais" - era stata anticipata dalla decisione di non partecipare al grande evento del 18 maggio a Milano, in cui Salvini è stato acclamato come leader dell'estrema destra europea. Secondo quanto si apprende, gli spagnoli potrebbero ora convergere nel gruppo dei Conservatori e Riformisti europei.
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Italia-Ue: Tria, bozza lettera trapelata danneggia negoziati con la Commissione
New York, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - Il ministro delle Finanze italiano, Giovanni Tria, ha dichiarato che la divulgazione della bozza della sua lettera alla Commissione europea, dopo le riserve espresse da Bruxelles in merito allo stato dei conti pubblici italiani, costituisce un danno per i negoziati tra Roma e l'Ue. "Non c'è dubbio che (la divulgazione della missiva) danneggia i negoziati con la Commissione europea", ha detto Tria in una intervista al "Corriere della Sera" rilanciata da "Bloomberg". "Quel testo non era definitivo, era una bozza incompleta contenente diverse opzioni aperte. Non era inteso per la pubblicazione, e non sarebbe dovuto usciere" dalle stanze del ministero, ha spiegato Tria. La bozza cui fa riferimento il ministro, circolata nei giorni scorsi, fa riferimento a una riduzione della spesa per il welfare, che è stata rimossa nella versione finale pubblicata venerdì scorso, dopo le proteste del Movimento 5 stelle, principale azionista politico dell'attuale maggioranza di governo.
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Italia: il ritorno dei mini-bot
Parigi, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - Il possibile ritorno dei mini-bot in Italia preoccupa i mercati. Lo scrive il quotidiano francese “Les Echos”, spiegando che il rischio è quello di aggravare il debito del paese. Lo scrive il quotidiano francese “Les Echos”, dopo che il Parlamento ha votato all’unanimità a favore dell’emissione di questi buoni del Tesoro. “Il principio dei mini-bot promosso dalla Lega è quello di titolizzare i crediti fiscali in piccoli tagli” spiega Eric Dor, professore alla scuola di commercio di Parigi e di Lille (Ieseg). Questo dossier torna a far parlare di sé proprio nel momento in cui Roma si prepara ad ingaggiare un nuovo braccio di ferro con Bruxelles. La prossima settimana la Commissione europea presenterà le sue raccomandazioni all’Italia e l’emissione di questo tipo di buoni del Tesoro rappresenterebbe una “dichiarazione di guerra”.
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Renault-Fca, Parigi non vuole farsi imporre le condizioni dagli Agnelli
Parigi, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - Nel progetto di fusione paritaria tra Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e Renault il governo francese non vuole farsi imporre i termini dell’accordo dalla famiglia Agnelli, che detiene la maggioranza del capitale del costruttore italo-americano. Lo scrive il quotidiano francese “Le Monde”, spiegando che Parigi teme una presa di controllo da parte di Fca sul futuro gruppo. Lo Stato francese detiene attualmente il 15 per cento del capitale di Renault. Il 31 maggio scorso il ministro dell’Economia, Bruno le Maire, ha dichiarato che il progetto è “una vera opportunità per Renault e per l’industria automobilistica francese”. Le Maire ha però sottolineato quattro condizioni: “il rispetto dell’alleanza Renault Nissan, la conservazione dei posti di lavoro e degli stabilimenti industriali, una gestione equilibrata e la partecipazione del futuro gruppo al progetto europeo della batteria elettrica”. Secondo “Le Monde”, il governo francese ha trovato un accordo con le parti che prevede il presidente di Fca, John Elkann, alla guida del gruppo, mentre la direzione generale dovrebbe essere affidata al presidente di Renault, Jean-Dominique Senard. © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
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La fragilità degli stabilimenti della Fiat
Parigi, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - Le fabbriche del gruppo Fiat in Italia sono più fragili di quelle della Renault in Francia. Lo scrive il quotidiano francese “Les Echos”, spiegando che nel progetto di fusione paritaria uno dei punti cruciali riguarda il mantenimento dei posti di lavoro. Roma e Parigi daranno il via libera all’operazione solamente se avranno le necessarie garanzie su questo aspetto. La Renault ha 48.600 dipendenti in Francia in 12 diversi siti industriali tra cui 6 stabilimenti di assemblaggio. Fca, invece, nella Penisola ha 60mila impiegati su 27 siti, tra cui 6 di assemblaggio. Ma Fiat Chrysler Automobiles (Fca) sembra essere in una posizione più delicata, visto che la produzione nel paese è calata del 10 per cento. Renault in Francia registrerà un rallentamento nella produzione delle fabbriche di Douai e Flins, che però sarà solamente passeggero.
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L’incidente della Msc Opera riapre il dibattito sulle navi da crociera a Venezia
Parigi, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - A causa di un’avaria al motore, la “Opera”, nave da crociera di Msc, si è scontrata contro la banchina e un altro battello a Venezia. Ne parlano i quotidiani francesi, spiegando che l’incidente ha riaperto il dibattito sulla circolazione delle navi da crociera nella città lagunare. Associazioni e militanti ambientalisti accusano questi colossi del mare di contribuire all’erosione delle fondamenta della città e di avere un impatto negativo sull’ecosistema. “Quello che è successo nel porto di Venezia è la conferma di quello che diciamo da tempo”, ha scritto sul suo conto Twitter il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sottolineando che “le navi da crociera non devono passare alla Giudecca”. Alcuni membri del collettivo “No Grandi Navi” si sono recati sul luogo dell’incidente per protestare. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha accusato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli e Costa di aver ostacolato il suo progetto che prevedeva la realizzazione di un nuovo terminal a Porto Marghera.
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Italia: riesplode polemica su navi da crociera a Venezia
Londra, 3 giu 08:30 - (Agenzia Nova) - In Italia si è riaccesa la disputa sull'opportunità di concedere alle grandi navi da crociera il permesso di entrare nel bacino di San Marco a Venezia, dopo l'incidente nel quale ieri, 2 giungo, la "MSC Opera" ha urtato un piccolo battello e poi ha sbattuto contro un molo, provocando quattro feriti e scene di panico tra le migliaia di turisti che affollavano le calli veneziane. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico "The Times".
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