I pm e la campagna elettorale. Ma che sbadato questo Spataro!

Redazione

    Al direttore - Ora vi mando la letterina, tranquilli, ho la garanzia del Cinque stelle…
    Giuseppe De Filippi

     

    Al direttore - Agli attuali dirigenti politici di Forza Italia rammento una frase di Nietzsche: “Che non si commettano viltà verso le proprie azioni! Che non le si pianti poi in asso!”. Perciò chiedo la “adozione” del patto del Nazareno. Non occorre nessuna Cirinnà.
    Alberto Bianchi

     

    Al direttore - I giornali e le riviste (i media, in genere) dovrebbero sapere bene che non possono più offrirci informazioni forzate, se non addirittura fallaci, in quanto ogni cittadino ha la possibilità di verificare come stiano veramente i fatti. Fra avvenimenti ripresi in  tempo reale, interviste in diretta, strumenti e mezzi idonei a farci conoscere in modo autonomo il mondo e la vita intorno a noi è, infatti, sempre più difficile nascondere o travisare la verità, per lo meno nei confronti delle persone appena un po’ avvedute. Tuttavia la stampa non riesce a fare a meno di piegare la realtà ai propri interessi politici, ideologici, economici e di qualsiasi altro tipo deformando le informazione che ci offre, venendo meno al dovere dell’obiettività e mancando di rispetto alla buona fede dei lettori. Un esempio banale, ma significativo, è l’occhiello – da notare che le forzature o le menzogne si ritrovano di preferenza nei titoli in quanto molti lettori, si fa per dire, non vanno oltre –  nella prima pagina della Stampa di qualche giorno fa: “L’Inter crolla contro la Fiorentina”. Ora chiunque abbia seguito la partita sa bene che l’Inter ha perso, anche malamente; ma da qui a dire che è crollata ce ne corre, considerando che ha preso il gol fatale in pieno recupero, quando era ridotta in dieci per un’espulsione giudicata da tutti i commentatori ingiustificata e che a segnare quella rete è stato proprio il giocatore (su cui il pallone è rimpallato) entrato in campo appunto per l’inferiorità numerica degli avversari. A che pro dare una notizia in questo modo? Per soddisfare i tifosi juventini (ma ci pensa molto meglio la grande e compatta squadra), per vendere più copie, quindi, per sparare sulla croce rossa o alle spalle dell’avversario per spirito di partigianeria? E allora figuriamoci per fatti e situazioni più importanti di una partita di calcio! Come possiamo fidarci e prendere per buoni e attendibili le notizie e i commenti che ci propinano?
    Enrico Venturoli

     

    Gentile Venturoli. La Stampa non ha esagerato. Il dramma dell’Inter è che se non c’è un Guido Rossi alla presidenza della Figc Mancini difficilmente riuscirà a vincere qualcosa in più di una Coppa Italia (sabato sul Foglio, di Mancini, vi racconterà tutto il nostro Maurizio Crippa).

     

    Al direttore - Mirabile iniziativa quella della circolare sulle intercettazioni a opera del procuratore capo di Torino Armando Spataro. Nel testo si fa esplicito riferimento al divieto di trascrivere nei brogliacci “eventuali intercettazioni e dati inutilizzabili perché riguardano conversazioni dell’imputato con il suo difensore, perché attengono agli 007, perché ricadono in quelle proibite dal codice del Garante della privacy”. In sostanza, si vieta quel che è già vietato, repetita iuvant. Colpisce però il riferimento ai servizi segreti perché, se la memoria non mi inganna, il dottor Spataro rappresentava la pubblica accusa nel processo Abu Omar, quello che ha portato alla sbarra l’ex capo del Sismi Nicolò Pollari e decine di agenti italiani e statunitensi, unicum mondiale, con la spensierata pubblicazione di conversazioni e utenze telefoniche, secondo unicum mondiale, inserite fin dentro gli atti giudiziari senza omissis, a uso e consumo della stampa. Se la memoria non mi inganna, intervenne la Consulta che, tra le altre cose, ribadì l’obbligo di riservatezza circa gli interna corporis dei servizi segreti. Forse si rivolgeva agli avvocati della difesa.
    Annalisa Chirico

     

    Al direttore - Grande euforia e gioiosa attesa nel centrodestra milanese per la presentazione della campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco. Apertura alla grande con l’arresto del braccio destro del governatore della Lombardia. Segue cocktail.
    Valerio Gironi