La fogliata del sabato
IL CAMPIONE E' TORNATO
J. R. Moehringer
Piemme, 80 pp., 14 euro
I fan di J. R. Moehringer sentivano il bisogno di un nuovo libro dello scrittore e giornalista americano, e Piemme li accontenta rispolverando e traducendo questo lungo articolo pubblicato sul quotidiano per cui Moehringer lavora da oltre vent’anni, il Los Angeles Times, il 4 maggio del 1997. Chi ha letto i suoi tre romanzi li troverà in nuce in queste pagine, chi ancora non lo ha fatto avrà voglia di farlo. “Il campione è tornato” è innanzitutto un perfetto esempio di come bisognerebbe condurre un’inchiesta giornalistica. Messo sulle tracce di un ex pugile tra i più forti degli anni Quaranta e Cinquanta, Bob Satterfield, Moehringer si imbatte in un senzatetto che tutti chiamano Campione il quale sostiene di essere Satterfield: la somiglianza del viso, il fisico imponente, le mani enormi e i racconti precisi di tutti gli incontri vinti e persi in carriera fanno credere all’inviato del Los Angeles Times di avere tra le mani una storia pazzesca. “Vogliamo qualcosa di più”, gli dicono però i suoi capi. Moehringer indaga, spulcia archivi della polizia, giornali locali di trent’anni prima, telefona a tutti gli esperti di boxe che vivono negli Stati Uniti, parla con il grande Jake LaMotta (“A parte Bob Satterfield, le uniche persone che mi abbiano mai fatto male sono state le mie ex mogli”), si fa rodere dal tarlo del dubbio: e se quel senzatetto non fosse Bob Satterfield? LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
LA FUGA DI BENJAMIN LERNER
Israel J. Singer
Bollati Boringhieri, 244 pp., 16 euro
Varsavia, Prima guerra mondiale. Benjamin Lerner, “un soldato alto e ben piantato”, equipaggiato di tutto punto, corre per le vie della città. E’ diretto al ponte Praga: alle quattro in punto avrebbe dovuto presentarsi al Centro di deposito. Lì lo attendevano la paga mensile (quaranta copechi), una doppia razione di zucchero e la partenza per il fronte galiziano. Arriva al ponte ed è il caos: tram, camion, carri, automobili, una divisione di cavalleggeri che sfila lentamente e blocca il transito; un corteo funebre di ebrei da un lato e i lavori dei genieri intenti a piazzare mine e barili di esplosivo. Non si sa mai che, nel caso di una ritirata, bisognasse far saltare in aria il ponte. E’ la fine. Benjamin guarda l’orologio, sono le tre: non ce la farà mai. Ferma un droshky, offre tre rubli al conducente perché corra all’impazzata. Quello accetta il rischio, visto che era severamente proibito portare a bordo uomini in armi. Il cavallo corre troppo e viene fermato: due poliziotti militari gli chiedono le generalità e gli ordinano di presentarsi al suo comandante. Il nostro protagonista capisce l’antifona e decide di tornarsene indietro, girovagando nella Varsavia avvolta in una straordinaria cappa di afa. E’ un disertore, ormai. Si libera del fucile, sta attento a non farsi trovare da chi potrebbe riconoscerlo. Si rifugia dallo zio reb Baruch Joseph, profugo di guerra ma convinto di poter diventare milionario scavando la torba in quelle che erano le sue terre. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
ELISABETTA II REGINA
Francesco De Leo
Aracne, 192 pp., 15 euro
Pensi sempre di saper tutto della Regina Elisabetta II, che ha ottantanove anni, è sul trono del Regno Unito dal 1952 – oggi batte il record detenuto dalla Regina Vittoria, è la Regina più longeva della storia della Corona – ed è diventata un volto familiare anche nelle nostre case così lontane dal Commonwealth, con i suoi completi monocolore, l’occhio sveglio, i cagnolini e la leggenda che dissemina qui e là chicche sul suo senso of humour. Leggendo “Elisabetta II Regina” scopri che invece molte cose non le sapevi, ma soprattutto capisci che di questa Regina non ti stanchi mai, vorresti sapere tutto, anche quello che è già stato raccontato, con la consapevolezza che ci sono tantissimi aneddoti che nessuno storico, purtroppo, potrà mai raccontare. “La bambina sta molto bene, ora passa tutte le giornate a togliersi le scarpe e a mettersi in bocca le dita dei piedi. Sembra che possa diventare molto monella e molto arguta”, scriveva la sua mamma, che si chiamava Elisabetta ed era la duchessa di York, quando la futura regina aveva pochi mesi, e pare quasi di riconoscere ancora adesso quell’istinto furbo e vivace. La chiamavano “Lilibeth” , portava una piccola collana che le aveva regalato il nonno, Giorgio V, che ogni anno le donava due perle – le perle sono uno dei suoi simboli più riconoscibili, le bambine inglesi ancora oggi si mettono le perle “come la regina” –, studiava in casa, aiutata anche dalla nonna che teneva grandemente alla sua istruzione, e giocava con la sorella Margaret. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
TAGLIAGOLE. JIHAD CORPORATION – di Francesco Borgonovo, Bompiani, 680 pp., 15 euro – Lo Stato Islamico non viene dal Medioevo. Ma, come dimostra l’autore, utilizza tutti gli strumenti della contemporaneità per conquistare l’occidente. L’Is è figlio del Ventunesimo secolo: i giovani estremisti di credo islamico sono immersi nella cultura pop e la sanno utilizzare al meglio, imbastendo con i loro messaggi e le uccisioni minuziosamente studiate una sorta di serie televisiva, una fiction. Un “Jihad cool”, quindi. Del resto, già nel 2001, il crollo delle Torri Gemelli era stato qualcosa di “inimmaginabile”, troppo improbabile persino per uno scrittore, aveva osservato il romanziere specializzato in spy story Tom Clancy. Ed è, questa, una fiction di successo, visto che i terroristi – così devoti a una causa così netta – sembrano, come dice lo scrittore Don DeLillo, dei supereroi (del male forse, ma sempre superiori agli occidentali). LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
L'UOMO CHE FECE IL GIRO DEL MONDO A PIEDI – di Dave Kunst, Edizione dei cammini, 286 pp., 17,50 euro – Dave Kunst ha appena compiuto trent’anni ma è ormai stufo di ripetere ogni giorno lo stesso tragitto per tornare a casa. Di fronte a lui i suoi amici stringono boccali di birra seduti al bar del paese da quando lui ha memoria e sono contenti così. Lui no, una moglie e due figli possono non bastare. “Mai nessuno ha fatto il giro del mondo a piedi” gli dice un giorno un suo amico scherzando. Dave lo prende sul serio; sogna un posto nel Guinness dei primati e soprattutto vuole andarsene da quel posto. Ci mette poco a preparare le valigie, non si porta dietro quasi niente. Comincia così la sua nuova vita, raccontata per la prima volta in questo diario di viaggio autobiografico pubblicato quest’anno. E’ il 30 giugno del 1970 quando Dave al fianco di suo fratello John e di Willie, una mula da soma portoghese, parte da Waseca per cominciare il suo cammino per il mondo. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
SETTE DONNE – di Angiolo Bandinelli, Emiliano degli Orfini, 136 pp., 10 euro – Saremmo mai noi stati capaci di questa virtù: dell’attendere, del sapere che nell’attesa è il nostro destino, che di là non c’è proprio niente, che non vi sarà niente dietro il quotidiano del vivere, con i suoi problemi: cosicché la stagione più bella della nostra vita dovesse essere solo quella racchiusa nei pochi anni dall’adolescenza alla maturità, anni fatti di poche ore sfogliate e perse, di trasalimenti, di vampate insoddisfatte”. Con una lente che riconduce idealmente, quando non anagraficamente, a quell’età, e che resta perennemente ondivaga su quella linea d’ombra, Angiolo Bandinelli guarda le sue donne, le donne di questa silloge di racconti. Anche l’attrice, non più giovanissima, “sempre in bilico tra passato e presente”, anche la figlia, ormai adulta, che attende ancora dal padre un parere, una rassicurazione sull’uomo che ha sposato, anche la trentatreenne, “calice traboccante di esperienza”. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
IL VERO VOLTO DI DON CAMILLO, di Fulvio Fulvi, Edizioni Ares, 200 pp., 13,50 euro
I RAGAZZI SELVAGGI, di William Burroughs, Adelphi, 195 pp., 17 euro
TERRA NERA, di Timothy Snyder, Rizzoli, 553 pp., 26 euro
LA BARCA DEI FOLLI, di Stefano Dionisi, Mondadori, 130 pp., 18 euro
Universalismo individualistico