I consigli di lettura di Lorenzo Bini Smaghi
Gli italiani leggono sempre meno, i manager non lo fanno così spesso. Abbiamo trovato 20 eccezioni
Abbiamo chiesto a venti manager quali libri hanno portato con loro durante le vacanze natalizie o che consigliano ai nostri lettori (oppure ai loro colleghi). L’impressione è che in momenti di tranquillità la lettura non sia affatto sgradita e nemmeno completamente assorbita da saggi economico-finanziari. Romanzi e poesie non mancano. Eccoli.
Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Générale. “The Limits of the Markets” di Paul de Grauwe (Oxford University Press, 2017). Il docente alla London School of Economics si interroga sul ruolo dello stato nella regolamentazione dei mercati, in particolare quelli finanziari. Il sottotitolo “The pendulum between Government and Market” suggerisce che l’equilibrio tende a cambiare nel tempo, soprattutto dopo una crisi finanziaria come quella che abbiamo attraversato in questi anni. “Des Hommes d’Etat” di Bruno Le Maire, attuale ministro delle Finanze in Francia. Il libro uscito nel 2007, descrive il sistema di potere francese alla fine della presidenza Chirac, alla metà degli anni 2000. Una prospettiva interessante per un italiano che vive e lavora in terra di Francia. “The Wisdom of Finance, Discovering Humanity in the World of Risk and Return” di Mihir A. Desai (Houghton Mifflin, 2017) il professore di Harvard si pone come obiettivo di “ridare umanità alla finanza” tracciando paralleli stimolanti con la letteratura, l’arte e la filosofia nel corso della storia. “Un soffio di speranza per chi lavora in questo mondo”, dice Bini Smaghi.