I consigli di lettura di Luigi Roth
Gli italiani leggono sempre meno, i manager non lo fanno così spesso. Abbiamo trovato 20 eccezioni
Abbiamo chiesto a venti manager quali libri hanno portato con loro durante le vacanze natalizie o che consigliano ai nostri lettori (oppure ai loro colleghi). L’impressione è che in momenti di tranquillità la lettura non sia affatto sgradita e nemmeno completamente assorbita da saggi economico-finanziari. Romanzi e poesie non mancano. Eccoli.
Luigi Roth, presidente di Equita Sim e Alba Leasing. Tiene sul comodino la “Storia del Talmud” di Harry Freedman (Bollati Boringhieri). Perché i 37 volumi che compongono il Talmud, frutto di dispute serrate tra saggi rabbini praticamente su ogni cosa, dall’etica alla filosofia, dalle tradizioni ai costumi a molte altre materie, rappresentano il fondamento stesso dell’ebraismo, non solo in senso religioso.“La cosa straordinaria è che si tratta di testi continuamente aggiornati, rivisti, ripresi, emendati, e trasmette quindi un senso di dinamismo davvero unico, ma anche di contemporaneità, di assoluta attualità nella sua costante discesa nella storia. Non è la Bibbia, certo, che io considero comunque il Libro per eccellenza, ma certamente è un testo davvero straordinario, e la sua storia, che è un tutt’uno con la storia degli ebrei, è davvero affascinante: dalle origini mesopotamiche al rapporto con gli arabi, dall’incontro coi cristiani alle dispute medievali alla prima versione a stampa pubblicata a Venezia, passando attraverso i molti roghi che tentarono di arginarne l’insegnamento, le condanne papali, e poi l’Illuminismo, l’Ottocento, fino alla tragica Notte dei Cristalli. Insomma il Talmud – libro sconosciuto ai più, dice Roth– rappresenta uno dei più nascosti ma potenti punti di origine della modernità, nonostante sia stato a lungo temuto, bruciato, ostracizzato e ben poco studiato dai non ebrei. Eppure al Talmud, nelle diverse epoche, si sono ispirati in moltissimi, spesso senza saperlo”.