L'ex ministro Calogero Mannino in una foto d'archivio (LaPresse)

Il processo sulla Trattativa inizia con l'assoluzione dell'ex ministro Mannino

Redazione
Il gup del Tribunale di Palermo Marina Petruzzella ha assolto l'ex ministro Calogero Mannino "per non avere commesso il fatto". La Procura aveva chiesto per Mannino, accusato di minaccia a corpo politico dello stato, la condanna a nove anni di carcere. Questa è la prima sentenza, con il rito abbreviato, del processo sulla Trattativa Stato-mafia.

Il gup del Tribunale di Palermo Marina Petruzzella ha assolto l'ex ministro Calogero Mannino "per non avere commesso il fatto". La Procura aveva chiesto per Mannino, accusato di minaccia a corpo politico dello stato, la condanna a nove anni di carcere. Questa è la prima sentenza, con il rito abbreviato, del processo sulla trattativa Stato-mafia. Il troncone principale è quello che si celebra davanti alla Corte d'assise di Palermo con dieci imputati, tra cui il generale Mario Mori e l'ex Presidente del Senato Nicola Mancino.

 

Nel processo si erano costituiti parte civile il Comune di Palermo, il Comune di Firenze, la Presidenza della Regione siciliana, il Centro Pio La Torre, Agende Rosse, il sindacato Coisp, Cittadinanza per la Magistratura, Associazione vittime di mafia, Associazione via Georgofili, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Rifondazione comunista. L'assoluzione è stata decisa per "non avere commesso il fatto".

 

Per l'ex ministro Dc, l'accusa - rappresentata dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai sostituti Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia - aveva chiesto nove anni di carcere. Si tratta della prima sentenza riguardo alla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia. A marzo di due anni fa, infatti, il collegio difensivo (Grazia Volo, Nino Caleca, Carlo Federico Grosso e Marcello Montalbano) optò per il rito abbreviato.

 

[**Video_box_2**]"Sono talmente stanco che non provo piu' emozioni e non riesco neppure a parlare". "Io sono ancora qua, vivo, nonostante tutto". Lo ha detto all'AGI l'ex ministro Dc Calogero Mannino, particolarmente provato, dopo la sentenza di assoluzione nel processo con rito abbreviato Stato-mafia. Mannino non era presente in aula, ma ha atteso a casa la sentenza che gli è stata comunicata dai legali che ha ringraziato "per la fine di un incubo".