Grillo l'illusionista (per gonzi)
Attenzione, attenzione. A me gli occhi. Sim-sala-bim! Dice Beppe Grillo: “Io ci ho messo la faccia, il nome e anche il cuore, ma oggi che il MoVimento 5 stelle è diventato adulto e si appresta a governare l’Italia credo che sia corretto non associarlo più a un nome, ma a tutte le persone che ne fanno parte”. E così da ieri la scritta www.beppegrillo.it è sparita dal simbolo del Movimento cinque stelle con un colpo di bacchetta (o di bianchetto). Ed ecco dunque gli applausi dei militanti su Facebook, Twitter e social vari, ecco anche qualche articolo di giornale sul passo “indietro” o “di lato” di Grillo, ecco qualche editoriale pensoso e aperturista (tipo: “La svolta democratica”), ecco pure l’effluvio dei servizi televisivi sulla “rivoluzione” in corso, addirittura sulla spadronalizzazione del Movimento. Ma è poi vero? No. E’ una prestidigitazione per gonzi.
Come nei migliori spettacoli d’illusionismo scompare qualcosa, ma in realtà non cambia nulla. Dunque il nome di Grillo sparisce dal simbolo assieme all’indirizzo web del blog totemico, eppure il Movimento cinque stelle è – e rimane – proprietà personale del “sig. Grillo Giuseppe residente a Genova” come attestano, ancora adesso, i documenti di registrazione del marchio a Cinque stelle depositati presso il ministero dello Sviluppo. Ti vuoi candidare nei Cinque stelle? Devi chiedere a Grillo, padrone del simbolo (un marchio, come la Coca-Cola) quell’oggetto magico capace di trasformare una zuppa eterogenea di semi-disoccupati in una lista elettorale del 30 per cento. Ma non c’è più un nome sopra. Sim-sala-bim!