Inchiesta sulla Tav a Firenze, prosciolto Ercole Incalza

Redazione
Gli ex dirigenti del ministero delle infrastrutture Ercole Incalza e Giuseppe Mele sono stati prosciolti dal gup di Firenze Alessandro Moneti nell'ambito della maxi inchiesta sui lavori Tav a Firenze, per cui invece è stata rinviata a giudizio, ma alleggerita di molte accuse, la ex presidente della Regione Umbria e di Italferr Maria Rita Lorenzetti insieme ad altre 20 persone, delle 33 inizialmente indagate e sei società

Gli ex dirigenti del ministero delle infrastrutture Ercole Incalza e Giuseppe Mele sono stati prosciolti dal gup di Firenze Alessandro Moneti nell'ambito della maxi inchiesta sui lavori Tav a Firenze, per cui invece è stata rinviata a giudizio, ma alleggerita di molte accuse, la ex presidente della Regione Umbria e di Italferr Maria Rita Lorenzetti insieme ad altre 20 persone, delle 33 inizialmente indagate e sei società.

 

“Sono stato prosciolto o archiviato in 14 inchieste ma i giornali si bevono qualsiasi cosa gli viene detta dalle procure”, raccontava Ercole Incalza al Foglio la scorsa estate. [Leggi qui tutta l'intervista di Annalisa Chirico]

 

Nell’ambito dell’inchiesta, relativa ai lavori di sotto-attraversamento, in tunnel, di Firenze della linea ferroviaria Tav, per Incalza e Mele il gup Moneti ha emesso sentenza di non luogo a procedere "per non aver commesso il fatto" riguardo all’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso di ufficio nell’esecuzione dell’appalto.

 

Incalza mi ispira fiducia. Pistaroli e lobby pettegole meno, scriveva un anno fa Giuliano Ferrara parlando della corruzione “quasi inevitabile” dei burocrati (giudicata da un treno in corsa ad alta velocità).