"Il terrorismo, sfida del nostro tempo". Renzi chiede un'Europa unita per sconfiggerlo
Dopo gli attentati di Bruxelles, il premier Matteo Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e con il presidente francese Francois Hollande. Poi, in conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha espresso solidarietà per le vittime del Belgio. "A nome dell'Italia porgo il cordoglio per il terribile attentato di questa mattina. Le lacrime di oggi ci rendono ancora più vicini" al popolo belga. "I terroristi hanno seguito un copione triste colpendo i luoghi della vita di tutti i giorni", ha detto Renzi. "Ci stringiamo alle famiglie delle vittime", mentre "le istituzioni italiane sono impegnate a verificare anche la situazione dei nostri connazionali".
Per Renzi "non sfugge il significato simbolico di questo attacco", gli attentati "si sono verificati a qualche centinaio di metri dalle istituzioni europee. E' arrivato il momento di dire senza giri di parole che la minaccia è globale ma i killer sono anche dentro le città. I killer - ha detto il premier - si nascondono nelle periferie, protetti da certe zone urbane. Occorre un progetto di sicurezza senza quartiere senza sosta"."Avverto la stessa inquietudine degli italiani, lo dico da premier ma anche da padre. Io dico che non la daremo vinta" ai terroristi. "Lo dobbiamo alle vittime di questo attacco, alla loro memoria, ma anche agli italiani", ha aggiunto Renzi.
"E' una sfida nuova, tipica del nostro tempo. Come l'Italia ha mostrato capacità di resistenza al terrorismo e alla mafia così l'Europa sconfiggerà il terrorismo", ha assicurato il premier. Che ha anche fatto appello all'unità europea per vincere la sfida lanciata dal terrorismo islamico: "L'Ue vada fino in fondo. Occorre investire in una struttura unitaria di sicurezza e difesa. L'Italia è disponibile a mettere a disposizione la propria esperienza al servizio delle istituzioni europee", ha concluso Renzi.