Il premier Matteo Renzi (foto LaPresse)

Urne vuote al referendum sulle trivelle. Emiliano accusa Renzi: "Manca di rispetto"

Redazione
Solo il 31 per cento degli aventi diritto si è recato a votare. Male anche la Puglia del governatore anti-premier: "Non consento a nessuno, neanche a lui, di trasformare una campagna di civiltà in una di ipocrisia". Renzi: "Soldi sprecati". E Salvini cita Gramsci: "Odio gli indifferenti".

Quorum mancato per il referendum sulle trivelle. Secondo il dati del ministero dell'Interno relativi a 9.372 seggi elettorali su 9.377 in Italia e all'estero, la percentuale dei votanti è stata pari al 31,18 per cento degli aventi diritto, quindi largamente al di sotto della soglia del 50 per cento più uno necessaria per la validità della consultazione popolare abrogativa. La regione con più bassa affluenza alle urne è stata il Trentino Alto Adige con il 25,19 per cento, mentre il maggior numero di votanti è stato registrato in Basilicata con il 50,16 per cento. Flop di partecipazione anche in Puglia, la regione guidata dal presidente Emiliano, capofila della contestazione alle scelte del governo, dove la partecipazione si è fermata al 41,65 per cento. Lo scrutinio accademico dei voti espressi segnala il "sì" al referendum all'85,85 per cento e il "no" al 14,15 per cento.

 

"Il governo non si annovera nella categoria dei vincitori ma crede che i vincitori siano gli operai e gli ingegneri che domani torneranno alle loro piattaforme sapendo di aver conservato il posto di lavoro", ha commentato il premier Matteo Renzi. "E' per loro che ho invitato all'astensione. Levo il calice con quelle oltre diecimila persone che hanno conservato il posto di lavoro". "E' stato inutile buttare via 300 milioni di euro per questo referendum", ha aggiunto Renzi, "quando la prima cosa che viene chiesta alle Regioni è di abbattere le code per la Sanità. Con quella cifra avremmo potuto acquistare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare".

 

Dura la replica del governatore della Puglia, Michele Emiliano, capofila del "sì": "Il presidente del Consiglio non se la può cavare parlando di ragioni personali. Io ho fatto mestieri anche di una certa complessità e non ho mai agito per ragioni personali, ma solo per ragioni istituzionali", ha detto replicando alle parole di Renzi. "Non consento a nessuno, neanche a lui - ha aggiunto Emiliano - di trasformare una battaglia di civiltà come quella che abbiamo condotto, in una vicenda ipocrita. E' inaccettabile. Renzi non è mai venuto a sostenermi neppure in campagna elettorale. Evidentemente aveva un lungo progetto su di me".

 

 

"Renzi esulta, Napolitano esulta, i petrolieri esultano. Vince l'arroganza", ha commentato invece il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che aggiunge: "Non esultano gli italiani a cui Renzi, non accorpando il referendum alle altre elezioni, ha fatto sprecare 300 milioni. Io ringrazio i milioni di cittadini che hanno partecipato, alla faccia del silenzio dei giornalisti e dell'arroganza di certi politici. 'Odio gli indifferenti' scriveva Gramsci nel 1917. Sono d'accordo con lui".