Anche Tutino si ritira dalla corsa alla carica di assessore al Bilancio di Roma
Il consigliere della Corte dei conti è stato accusato dai grillini di essere esponente della cosiddetta "casta". "Contro di me beghe e falsità, ritiro la mia disponibilità"
Il consigliere della Corte dei conti Salvatore Tutino si fa da parte nella corsa a ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio del comune di Roma. L'accusa di far parte della cosiddetta "casta", avanzata negli ultimi giorni da alcuni esponenti grillini a cominciare da Roberto Fico, ha raffreddato la disponibilità di Tutino.
"Non posso accettare - spiega all'Adnkronos - accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità. Avevo dato la mia disponibilità consapevole delle difficoltà e dei rischi che l'impegno avrebbe comportato. Ma pensavo a difficoltà legate all'impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come assessore al bilancio della Capitale".
"Invece da diversi giorni - continua Tutino - sono sulla graticola sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno. Gli attacchi, del tutto ingiustificati, da parte di esponenti della forza politica che dovrà sostenere le scelte della giunta, minano alla base ogni possibilità di un proficuo lavoro. Perciò, nel ringraziare la sindaca per la considerazione, ritiro la mia disponibilità a fare l'assessore al Bilancio. Continuerò, con serenità e rinnovato impegno, a dare il mio contributo alla Corte dei conti".