"Carlo Conti non è dov'è per merito mio". La versione di Renzi sulla Rai
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha accettato mercoledì di dialogare con il direttore Claudio Cerasa a proposito dei temi più importanti legati all'attualità politica e agli scenari futuri che caratterizzeranno l'agenda di governo da qui alla fine del 2016.
In un anno al governo, il suo esecutivo ha approvato la legge elettorale, alla Camera; ha incardinato il Jobs Act; ha messo in cantiere gli ottanta euro. In un anno di nuova Rai, a un anno dalla nomina del nuovo direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, crede che sia percepibile una forma di cambiamento vero?
“Sulla Rai leggo alcune cose che mi lasciano pensare di essere alle comiche. Le faccio un esempio su tutti. Quando ho letto che Carlo Conti – dico, Carlo Conti, ovvero un uomo che ha fatto i Sanremo più visti degli ultimi anni e che negli ultimi vent’anni ha fatto alcuni tra i prime time più visti della storia, uno che quando io ero liceale andavo a vedere i suoi spettacoli – sarebbe lì per merito mio dico che c’è gente che si è bevuta il cervello. Noi abbiamo fatto una legge che dà i poteri all’amministratore delegato di quell’azienda. Abbiamo lasciato libertà di azione totale. Non abbiamo mai messo bocca su nulla. E più noi siamo distanti più ci dicono di fare qualsiasi cosa. Non facciamo bilanci sulla Rai oggi. I bilanci si fanno quando scade il mandato di un capo azienda. Ne riparliamo nel 2018”.