L'Assemblea capitolina approva il "no" alle Olimpiadi
L'Assemblea Capitolina ha approvato con 30 voti la mozione che ritira la candidatura della città ai Giochi olimpici del 2024. La discussione in Aula è stata animata, complice la decisione comunicata dal presidente Marcello De Vito di non accettare interventi esterni, in primis quello di Diana Bianchedi, del comitato promotore per Roma 2024 che ha allora improvvisato una conferenza con i cronisti in sala stampa. L'atleta ha ribadito che "non è corretto imputare 1 miliardo di debiti ai giochi del 1960" e che "i consiglieri avrebbero dovuto leggere il dossier". "Oggi io mi sarei rivolta ai consiglieri, perché la sindaca ha espresso già la sua opinione. Gli si chiede di mettere la firma su un progetto che non conoscono". E il consigliere Giachetti, ha sottolineato che "i rappresentanti del Coni vengono umiliati per la seconda volta", alludendo al mancato incontro prima della conferenza con cui Raggi ha annunciato il "no" ufficiale alla candidatura di Roma.
La seduta è stata interrotta a causa di un blitz dei consiglieri di Fratelli d'Italia che hanno esibito cartelli con su scritto: "Prima grillini, adesso coniglietti", agitando carote. Mentre Stefano Fassina, ha ribadito che "i giochi non sono una priorità ma un referendum sarebbe stato utile". L'Aula, soprattutto l'ala occupata dai pentastellati, ha a lungo applaudito l'intervento del consigliere Sara Seccia di M5s in sostegno del no alla candidatura di Roma. E il consigliere grillino Angelo Sturni, ha ribadito che "il no, lo abbiamo detto in campagna elettorale, al Parlamento e confermato con una mozione che stiamo per approvare. Abbiamo solo subito attacchi strumentali".
A margine dell'assemblea, M5s chiede un 'patto' per Roma e sollecita il sindaco Virginia Raggi a intervenire presso il governo affinché non vadano persi 18 miliardi di euro già stanziati a favore della Capitale. La posizione è stata espressa dal capogruppo capitolino M5s, Paolo Ferrara. "C'è una mozione depositata che chiede un patto per Roma - ha affermato Ferrara - non dobbiamo strumentalizzare e non diciamo che i soldi non ci sono più, perché una parte importante di quei soldi sono ancora a disposizione e possono essere usati, se c'è buon senso, anche da parte del governo".
Il vicesindaco di Roma e assessore allo Sport, Daniele Frongia, è intervenuto in Assemblea per parlare del ritiro del Coni dalla gestione dei lavori per i campi spoertivi previsti in città: "Sono sorpreso quando alcuni consiglieri. Oggi ci parlano dei 100 play ground del Coni che ora non vedranno mai la luce, perché quelli sono progetti già discussi, già in fase di discussione dei Municipi, possono essere realtà già domani e dovranno esserlo, per riqualificare le periferie a prescindere da Roma 2024. Allora io sono convinto che sia un'assoluta coincidenza il fatto che delle federazioni sportive che noi stimiamo profondamente prima della conferenza stampa ci abbiano dato disponibilità per gestire alcuni impianti sportivi e il giorno dopo l'abbiano misteriosamente ritirata. Certamente una coincidenza".