Malagò ufficializza il ritiro della candidatura di Roma 2024 ma la Città metropolitana non ci sta
In queste ore si sta facendo strada l'ipotesi di rilancio di Roma 2024. La mancata maggioranza assoluta del M5s nel nuovo consiglio della Città metropolitana di Roma potrebbe portare a un'inedita alleanza a favore dei Giochi fra i consiglieri di centrosinistra e quelli di centrodestra: 15 in tutto contro i 9 pentastellati. Svetlana Celli, consigliera della Città metropolitana del centrosinistra, è esplicita: "Una mozione a favore dei giochi la firmerei già domani mattina". La consigliera spiega che il punto è stabilire se ci sono ancora i tempi per sostenere la candidatura: "Stiamo verificando se la tempistica ci consente ancora di rilanciare il progetto. Se sarà così, credo che arriveremo a presentare una mozione cercando l'appoggio dei consiglieri di centrodestra". Il progetto, spiega Celli, "prevederà a quel punto il coinvolgimento non solo di Roma ma dell'intera area metropolitana, comprendendo così tutti i comuni dell'hinterland".
In base a quanto previsto dalla carta olimpica, i margini per proseguire la corsa ci sono: l'Host city contract prevede la firma dei rappresentanti eletti nella città senza far riferimento ai sindaci e ai consigli comunali che sono organi esistenti solo in Italia, mantenendo la completa discrezionalità sulla valutazione degli enti firmatari. Inoltre, si fa espressamente richiamo alla dimensione metropolitana della città, estendendo l'accordo all'intero territorio circostante. Celli insiste, fra l'altro, sull'assenza di una lettera formale di rinuncia da parte della giunta Raggi. "La mozione M5s approvata dall'assemblea capitolina - dice Celli - è a mio parere opinabile e non sufficiente per rinunciare definitivamente alla candidatura. Serve una vera e propria delibera e di delibere non se ne vede l'ombra".
Ma intanto il presidente del Coni Giovanni Malagò durante la conferenza al salone d'onore, al Foro Italico, ha dichiarato di aver scritto questa mattina “al Cio la lettera con la quale interrompiamo il discorso della candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024". “Forse non tutti sanno che il Cio riconosce come interlocutore istituzionale solo i comitati olimpici. Chiunque può scrivergli, ma l'unica lettera che conta è quella del Comitato olimpico nazionale", ha aggiunto il numero uno dello sport italiano, che rivela inoltre di aver candidato “Milano per ospitare la sessione del Cio del 2019. È la prima data utile visto che nel 2017 la sessione si terrà a Lima e nel 2018, anno olimpico, sarà a Pyeongchang. Credo che sia il nostro primo passo per riavvicinare l’Italia dopo questa inaccettabile interruzione di Roma 2024. Ne ho parlato col governatore Maroni e col sindaco Sala che si sono detti entusiasti. Ora dobbiamo rimarginare le ferite portate dall'ideologia e dalla demagogia".