Quanto vale il partito di Renzi
Un sondaggio dell'Istituto Piepoli dice che un soggetto politico nuovo, guidato dal premier, raccoglierebbe più consensi del Pd. E che i cosiddetti "vincitori del referendum" hanno perso terreno (tranne il Cav.)
L'ipotesi di un nuovo partito guidato dal premier Matteo Renzi e disgiunto dal Pd, pur essendo un'ipotesi molto remota, comincia a farsi largo nello scenario politico. Secondo un recente sondaggio dell'Istituto Piepoli, un terzo degli intervistati (il 33 per cento) si è detto disposto a votare un soggetto politico plasmato dal premier. Un dato sorprendete perché supera il numero complessivo di quanti, nelle intenzioni di voto, si dicono più propensi a votare per il Pd (32, 5 per cento).
Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella decide in queste ore sul futuro del governo, il sondaggio dice anche che il Pd resta stabile. Nel dettaglio, la gran parte degli italiani (il 59 per cento) gradisce il passo indietro del premier all'indomani della sconfitta al referendum. Un "dato sorprendente", come l'ha definito sulla Stampa Nicola Piepoli, soprattutto se confrontato con quelli che riguardano i reali vincitori della consultazione referendaria: tra Grillo, Salvini e Berlusconi, tutti sostenitori del No, l'unico a recuperare terreno è proprio il Cav. che guadagna due punti. Di Maio e Grillo perdono invece rispettivamente uno e tre punti in popolarità.
Anche tra le indicazioni di voto, dopo la vittoria del No, emergono delle sorprese: il Pd resta stabile in termini di consensi, il M5s perde un punto e la Lega mezzo punto. L'unico partito che guadagna terreno è Forza Italia.