Gentiloni ottiene la fiducia: 368 Sì, 105 No
Il discorso di replica del neo-premier alla Camera: "Basta con la violenza verbale". Poi la frecciata al M5s e al suo Aventino
Il governo di Paolo Gentiloni ha ricevuto la fiducia del Parlamento con 368 Sì e 105 No. Nel discorso di replica dopo il dibattito sulla fiducia alla Camera, Paolo Gentiloni si è focalizzato sull'importanza del voto, non senza un contorno polemico nei confronti dell'opposizione: “Tutti sappiamo che occorre intervenire sulle regole per portare il paese al voto - ha detto il neo-premier - Per questo abbiamo chiesto un concorso generale per svolgere il compito ma non c'è stata la disponibilità delle altre forze, dunque la maggioranza se n'è assunta la responsabilità. Certamente è un rischio politico, ma rientra nel rispetto dei doveri costituzionali”.
Gentiloni ha poi commentato l'Aventino scelto dal M5s: “Se c'è stata una cosa davvero bella di questi mesi di campagna referendaria, che a me non sono piaciuti moltissimo, è stata una discussione pubblica sulla costituzione. Ora non si può fare che la discussione svanisca nel nulla e la costituzione venga dimenticata. Abbiamo i super paladini della centralità del parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono. Un 'vogliamo talmente bene al Parlamento che non ci andiamo' vi sembra logico?". Il primo ministro tiene molto all'abbassamento generale dei toni: “Bisogna farla finita con l'apparentemente inarrestabile escalation di violenza verbale nel nostro dibattito politico. Il parlamento non è un social network: contribuiamo a rasserenare il clima nelle famiglie del nostro paese".
Stamani il discorso programmatico si era focalizzato su aree terremotate, Unione europea e migranti, banche e meridione. Adesso le dichiarazioni di voto con appello nominale, mentre domani sarà la giornata del voto di fiducia al Senato.