Matteo Renzi (foto LaPresse)

Renzi studia il discorso di domenica e si prepara alla scissione

Redazione

"Le mediazioni sono finite, prendere o lasciare". La strategia dell'ex premier è cercare di mostrare il "bluff" dei tre tenori con l'idea che alla fine la rottura nel partito non sarà quel cataclisma che in molti immaginano

Il discorso di rottura dei tre tenori della sinistra del Pd è chiaro: o Renzi fa un passo indietro, magari facendosi da parte dalla guida del Pd, o la scissione sarà inevitabile. L'attesa a questo punto è tutta per il discorso che farà domani il segretario dimissionario del Pd. Aprirà o non aprirà? I pontieri del Pd cercheranno fino all'ultimo di trovare una mediazione ulteriore cercando di allungare i tempi del congresso.

 

Ma l'intenzione di Renzi, confermata al Foglio da fonti vicine all'ex premier, è non cercare più mediazioni, basta: prendere o lasciare. La strategia di Renzi, a questo punto della partita, è cercare di mostrare il "bluff" dei tre tenori con l'idea che alla fine la scissione del Pd non sarà quel cataclisma che in molti immaginano oggi. Nessuna mediazione, dunque. E se scissione sarà, lo sapremo domani pomeriggio, subito dopo il discorso di Renzi. E l'impressione è che il Pd di oggi non somiglierà più al Pd che vedremo domani.

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