Ecco perché è meglio andare ad elezioni in autunno. Dice Citi
Per gli analisti finanziari votare il 22 ottobre o il 12 novembre aiuterebbe ad evitare alcuni temi che potrebbero aiutare i partiti antisistema
Al voto, al voto! Sembrava un argomento accantonato, una discussione superata. Invece, negli ultimi giorni, il tema di possibili elezioni anticipate è tornato di stringente attualità. Il motivo è il confronto che Matteo Renzi e Silvio Berlusconi hanno avviato sulla legge elettorale. I due, dopo la fine rovinosa del patto del Nazareno, sono tornati a parlarsi e un'intesa su un sistema elettorale ispirato al modello tedesco, non sembra più così impossibile. Anzi.
Questa, però, passerebbe attraverso la garanzia (che Berlusconi avrebbe offerto a Renzi) di elezioni anticipate da celebrare in autunno. Uno scenario che convince anche gli analisti di Citi Research (una divisione di Citigroup Global Markets) che in un dossier dedicato alla politica italiana fissano una vera e propria road map per arrivare al voto tra pochi mesi.
Il documento parte proprio dal confronto tra Renzi e Berlusconi che dovrebbe portare ad un sistema elettorale con sbarramento al 5%. Una buona notizia per gli analisti che pur consapevoli del fatto che la nuova legge non esclude il rischio di un parlamento senza una chiara maggioranza o, peggio ancora, di un'alleanza post-elettorale di forze anti-sistema, restano convinti che una minore frammentazione possa dare dei benefici.
Il problema semmai, sottolineano, sono i tempi in cui si deve arrivare ad elezioni. Per Citi anticiparle al 2017 potrebbe aiutare a togliere dal dibattito alcuni temi che, in questo momento, sembrano in grado di spingere i populisti verso il successo. Il dossier ne elenca tre: le difficoltà di Alitalia, la ricapitalizzazione delle banche locali, eventuali misure di austerità che dovrebbero essere adottate nella manovra. Difficile, scrivono, che il partito che si troverà a gestire, come forza di governo, queste tre partite, “possa competere e sperare di vincere le elezioni dopo qualche mese”.
Da qui la soluzione: fissare la data del voto o il 22 ottobre o il 12 novembre. Infatti, mentre in molti parlano del 24 settembre, Citi ritiene questa ipotesi altamente improbabile perché significherebbe far partire la campagna elettorale nel pieno del periodo estivo.