Berlusconi vince alla grande nelle città. Ma il centrodestra unito esiste solo lì
Il Cavaliere e i suoi alleati trionfano nei ballottaggi alle elezioni amministrative e conquistano Genova e Verona. Pizzarotti si conferma a Parma. Il Pd crolla. Ma per governare l'Italia non basta la matematica
Ora armatevi di pazienza. Perché il dibattito politico delle prossime settimane, forse addirittura dei prossimi mesi, è inevitabilmente segnato. I risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative sembrano indicare una direzione precisa: il volto vincente, stasera, è quello di Silvio Berlusconi, non certo quello di Matteo Renzi.
Il centrodestra conquista Genova, La Spezia, Verona, Asti, Alessandria, L'Aquila, Piacenza e Pistoia. L'affluenza non supera il 50%, ma è indubbio che, se la notizia del primo turno era la debacle del Movimento 5 Stelle, quella di questo ballottaggio è la vittoria, piuttosto netta, del centrodestra. Ed ecco allora che già ci si chiede se Matteo Renzi non sia arrivato al capolinea, se Silvio Berlusconi non sia destinato all'ennesima e inaspettata resurrezione ma, soprattutto, se le alleanze che hanno vinto le comunali 2017 siano quelle che possono puntare a vincere le prossime elezioni politiche.
Città chiave per centrodestra: Genova. Il centrodestra unito è forte, ma ciò che vale a livello locale può valere anche a livello nazionale?
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 25 giugno 2017
Tradotto per i non addetti ai lavori: il centrodestra che vince è quello ampio che tiene insieme Salvini a Berlusconi? E il centrosinistra? L'impressione è che pur vincenti nelle città, le coalizioni “unite e forti” non siano replicabili a livello nazionale. Soprattutto a destra dove è difficile immaginare una piattaforma programmatica altrettanto unitaria (basterebbe ricordare che a Genova anche Alleanza Popolare è schierata con il candidato di centrodestra, mentre a livello nazionale Angelino Alfano ha già detto di non voler avere niente a che fare con la Lega). Ancora più impietoso il giudizio a sinistra dove il modello dell'Ulivo “allargato” non funziona (vedi Genova) ma anche il modello del “renzismo” che non scende a patti con gli scissionisti (vedi L'Aquila) non sembra avere successo.
Illusioni da evitare: centrodestra unito funziona se si parla di città. Se si parla d'Italia o Europa quel centrodestra non esiste, non c'è
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 25 giugno 2017
Insomma, al di là della vittoria del centrodestra (che col passare del tempo sta diventando incontestabile). Al di là di Federico Pizzarrotti che si conferma a Parma assestando un altro colpo alle certezze grilline. Al di là dei successi storici come Genova e Sesto San Giovanni (baluardi del centrosinistra destinati a passare di mano), la vera sintesi delle serata sembra essere una sola: la matematica (centrodestra unito a tutti i costi) può bastare per conquistare le città, ma per governare c'è bisogno d'altro.