B-day, il giorno della bufala dei vitalizi
L’accanimento contro il Parlamento nutre l’insaziabile mostro anti casta
Sostenere che il Parlamento arriverà (forse) alla naturale scadenza soltanto per assicurare l’odiata pensione (adesso si chiama così) ai deputati e ai senatori è un’affermazione stupida al pari di quella che, mesi fa, raccomandava di andare alle elezioni comunque prima che passassero i famigerati quattro anni sei mesi e un giorno utili per intascare il malloppo. Eppure, resisi conto che la legge Richetti è destinata a finire nell’immondezzaio della cronaca politica, i media del malaffare si sono accontentati, alla stregua delle iene, di spolpare questa “non notizia’’. “Il V-day - Costi di Casta”, titola il Fatto in memoria dei giorni del Vaffanculo pentastellato. Il Giornale si specchia: “Ce l’hanno fatta: si tengono il vitalizio”. Non c’è nessun V-day. E’ un B-day, il giorno della Bufala. Dimostrano una volta ancora di subordinare gli interessi del paese (il proseguimento della legislatura non è stato inutile) alla voglia di gogna che ha ormai delegittimato le istituzioni. Ciò premesso, restiamo dell’opinione che il disegno di legge Richetti sia un volgare atto di accattonaggio politico per almeno due ordini di ragioni: tenta di rubacchiare, in casa loro, qualche spicciolo di consenso ai “grillincasaleggesi’’ e si è condannato da solo – se mai fosse stato approvato – a essere suscettibile di un giudizio di incostituzionalità. Per effettuare il colpo di mano retroattivo contro gli ex vitalizi, sarebbe bastata una delibera ad hoc degli uffici di presidenza delle due Camere. E la Corte costituzionale non sarebbe potuta intervenire. Sono arzigogoli per i ragazzotti, nuovi tribuni della plebe. C’è, infine, un altro aspetto da sottolineare. Dalla pubblicazione del libro di Stella e Rizzo “La Casta” sui grandi quotidiani e testate nazionali gli italiani hanno potuto leggere 3.823 titoli dedicati alla casta, ai vitalizi, alle pensioni d’oro. Più di un articolo al giorno per dieci anni. Nello stesso arco temporale, alla disoccupazione giovanile, al lavoro precario è stata dedicata molta meno attenzione. Solo la mafia, forse, batte “la casta”. Se si considerano ore di talk-show a senso unico sul tema dei vitalizi non è azzardato concludere che si sia trattato di accanimento contro gli appartenenti alle assemblee elettive.