L'assurda e pericolosa proposta Grasso
Invocare il diritto di asilo per tutti è un’oscenità non solo giuridica
Parlando a Lampedusa, durante la commemorazione dei migranti morti in mare, Pietro Grasso ha sostenuto che, per applicare l’articolo 10 della Costituzione bisognerebbe estendere il diritto di asilo a tutti i migranti: “Non solo chi fugge dalla guerra, ma anche chi scappa dalla povertà, dalla fame, dalla violenza ha diritto d’asilo”. In realtà la Costituzione parla solo dello “straniero al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche”, e stabilisce il diritto d’asilo “secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Inoltre nello stesso articolo si dice che “la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”.
Insomma: non esiste nessun diritto automatico di asilo per i migranti economici, come ci ha ricordato recentemente pure il presidente francese Emmanuel Macron. Se si accettasse l’estensione indebita a cui si appella Grasso, si abolirebbero di fatto i confini e si rinuncerebbe a mettere in atto i rimpatri, che sono invece previsti dalla normativa europea. Una normativa approvata ovviamente anche dall’Italia, che si troverebbe così in condizione di non poter richiedere la solidarietà di Bruxelles, che dipende dal rispetto delle regole comunitarie.
E’ facile esibirsi in appelli umanitari universalistici, ma poi un responsabile politico ha il dovere di misurare le conseguenze di quel che propone. La seconda carica dello stato, poi, dovrebbe sentire questa responsabilità in modo particolarmente cogente. Ma forse Grasso, ormai, si è avvitato nella logica della propaganda elettorale.
Equilibri istituzionali