Senza Speranza
Più che un progetto politico Mdp è diventato una telenovela surreale
Sono pronto a incontrare Renzi. Lo sfido, noi siamo disponibili già lunedì mattina. E’ l’ultima occasione per capire se è possibile riaprire una discussione”. L’ultima iniziativa politica di Roberto Speranza dimostra che ormai Mdp più che un progetto politico è una telenovela, di quelle piene di colpi di scena in ogni puntata ma dove in realtà non succede mai nulla di significativo e con una trama che a un certo punto non ha più alcun senso. Facciamo un breve riepilogo delle puntate precedenti: Bersani, D’Alema, Speranza e altri lasciano il Pd per fare la guerra a Renzi, che si è impadronito del partito. Con questo obiettivo bene in mente decidono di allearsi con Fratoianni, Fassina, Civati, Montanari e altri che già facevano guerra a Renzi da un pezzo. Solo che formare una coalizione unita e compatta è complicato, visto che quelli sono all’opposizione mentre Mdp sostiene Gentiloni in alleanza con Renzi, anche se non condivide nessuno dei provvedimenti del governo.
A questo punto, per trovare una soluzione che unisca una sinistra già divisa e frammentata, i leader di Mdp – Bersani e D’Alema – indicano come federatore del progetto antirenziano Giuliano Pisapia, l’unico del gruppo che dice apertamente di volersi alleare con il Pd di Renzi. Questa divergenza è causa di continui litigi, Mdp rimprovera le aperture di Pisapia a Renzi e gli abbracci alla Boschi, l’intesa si spezza e Pisapia si fa da parte. Ma a questo punto, fatto fuori Pisapia perché filorenziano, è Speranza che vuole riaprire il dialogo con Renzi. I giornali seguono e commentano con grande attenzione ogni nuova puntata, ma la sensazione è che gli elettori siano un po’ annoiati. Non è un buon segnale in vista delle elezioni politiche in primavera, quando si sapranno i dati dello share.