La politica estera, questa sconosciuta
Un sondaggio e le contraddizioni dell’Italia che guarda (e racconta) il mondo
Davvero il presidente cinese Xi Jinping “influenza la politica estera” soltanto per il 3 per cento degli italiani? Davvero la crisi dei migranti in Europa è “meno preoccupante” dei test nucleari (nucleari, non missilistici) nordcoreani? Il sondaggio realizzato da Ipsos per Ispi e Rainews si presta a numerose interpretazioni, che valgono non soltanto per i lettori ma anche per i giornalisti, e per capire se i giornali sanno comunicare e spiegare certe notizie. Il caso nordcoreano è emblematico, e anche piuttosto contraddittorio: secondo il 67 per cento degli italiani i test nucleari in Corea del nord sarebbero la notizia più preoccupante del 2017, ma in generale la minaccia più rilevante a livello globale è il terrorismo islamico per il 23 per cento degli italiani. Solo il 16 per cento è preoccupato in generale della questione nordcoreana. Nel 2017 Pyongyang ha effettuato ben più di venti test missilistici, alcuni di missili intercontinentali, ma ha testato un solo ordigno atomico. Le reazioni dei giornali italiani, all’inizio di settembre, erano tutte sulla “bomba che è dieci volte più forte di quella sganciata su Hiroshima”, e a stento si trovavano spiegazioni sul perché la Corea del nord difficilmente sgancerà quella bomba, ammesso che sia davvero così potente. Però il terrorismo islamico nel 2017 ha compiuto almeno otto attentati che hanno provocato ciascuno più di cento morti e tredici attentati sul suolo europeo. E allora, alla difficoltà dei giornali di spiegare gli esteri, basta aggiungere la risposta a un’altra domanda del sondaggio: lei, personalmente, è interessato alle notizie di politica internazionale? Il 66 per cento del campione ha risposto di no. Invertire questa tendenza dovrebbe essere la vera sfida.