Obiettivo raggiunto. Il processo di Virginia Raggi slitta a dopo le elezioni
Come previsto, il tribunale di Roma ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentato dal sindaco: salta l'udienza del 9 gennaio e si rimanda tutto a giugno
Obiettivo raggiunto. O Raggi(unto) se preferite. L'udienza per il processo al sindaco di Roma Virginia Raggi, che deve rispondere sulla nomina di Renato Marra, è stata fissata per il prossimo 21 giugno. Un salto a piè pari fino a dopo le elezioni, che permetterà ai grillini di affrontare la campagna elettorale con un fardello in meno. La decisione è stata presa questa mattina dal tribunale di Roma, accogliendo la richiesta di giudizio immediato avanzata dai legali di Raggi il 3 gennaio scorso, annullando di fatto l'udienza preliminare davanti al Gup che doveva tenersi il prossimo 9 gennaio.
Ho chiesto al Tribunale di Roma il giudizio immediato nel procedimento aperto nei miei confronti dalla procura capitolina. Certa della mia innocenza non voglio sottrarmi ad alcun giudizio. Ho piena fiducia nella giustizia. Per noi la trasparenza è uno dei valori più importanti
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 3 gennaio 2018
Il processo si riferisce al caso della nomina di Renato Marra, fratello dell'ex braccio destro di Raggi Raffaele Marra, all'incarico di capo dipartimento per il turismo, su cui la procura aveva rinviato il sindaco a giudizio con l'accusa di falso lo scorso settembre. Secondo l'accusa Virginia Raggi avrebbe mentito all'Anticorruzione del Comune sulla nomina. Ora il Gup Raffaella De Pasquale ha accolto l'istanza di giudizio immediato della sindaca rinviando il procedimento a un giudice monocratico.