Tutte le fake news sulla Casa delle Donne
La presidente Koch "Noi viviamo di volontariato, nessuna di noi percepisce una lira per il lavoro che facciamo. Le periferie vengono alla Casa e la Casa sta nelle periferie. Non siamo donne privilegiate che occupano questo posto"
La Casa Internazionale delle Donne è al centro di un contenzioso con la giunta Raggi per il debito accumulato negli anni sull'affitto dei locali a via della Lungara. Francesca Koch, presidente del Direttivo della casa, ribadisce che circolano troppe fake news sulla istituzione, sulle sue finalità e sul direttivo: "Tra le tante notizie false che circolano c'è quella per cui noi saremmo donne privilegiate che occupano questo posto e se lo godono da sole. Questa narrazione nega la realtà stessa della casa che è affollata di donne a tutte le ore, che ha avuto circa 30mila presenze l'anno; ed è negata anche dalla testimonianza di tante donne che riconoscono di aver trovato nella Casa un punto di accoglienza, di ascolto e anche soluzione dei problemi. Siamo un centro culturale, la nostra biblioteca è frequentata da moltissime studenti e neghiamo totalmente il fatto che ci arricchiamo sulle spese della cittadinanza come è stato detto dall'assessore; direi che sarebbe più facile dire che è la cittadinanza che usufruisce di servizi sulle nostre spalle. Noi viviamo di volontariato, nessuna di noi percepisce una lira per il lavoro che facciamo, e quindi rifiutiamo questa rappresentazione come rifiutiamo l'alternativa che ci viene proposta di lavorare piuttosto 'per le periferie'. Le periferie vengono alla Casa e la Casa sta nelle periferie; le periferie hanno i loro soggetti che lavorano sul territorio. Questa forzatura simbolica è pretestuosa, come è pretestuoso volerci contrapporre ad altri soggetti che si occupano di bambini autistici, di sla, con cui non siamo assolutamente in concorrenza ma non si vede che c'entri questo paragone".
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